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Ruotate, incidenti e podi inattesi: ecco la storia del GP d’Azerbaijan

Dal terzo posto di Perez nella prima edizione al duello Vettel-Hamilton, la rimonta di Bottas e il podio di Stroll: ecco le istantanee che hanno fatto la storia della gara di Baku.
A cura di Matteo Vana
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Il podio di Baku 2017 - Getty images
Il podio di Baku 2017 – Getty images

Un Gran Premio per cuori forti quello di Baku, arrivato alla terza edizione ma già capace di ritagliarsi uno spazio importante nella storia della Formula 1 grazie soprattutto alla ruotata di Vettel ad Hamilton nel 2017: nella seppure breve vita del circuito disegnato da Tilke, però, i colpi di scena non sono mai mancati così come i duelli, le sportellate, le rimonte e le sorprese. Il mix ideale, insomma, per tenere incolati gli spettatori allo schermo e raccogliere consensi, proprio quello che i nuovi proprietari di Liberty Media vorrebbero accadesse su ogni pista. Un sogno irrealizzabile, ma, almeno a Baku, nulla sembra impossibile.

Vince Rosberg, ma la grande sorpresa è la Force India di Perez

Il 2016 è il primo anno in cui la capitale azera si affaccia nel mondo della Formula 1 e il Gran Premio prende la denominazione di GP d'Europa suscitando polemiche ancora prima della partenza. La gara viene monopolizzata da Nico Rosberg, capace di andare in fuga già dal via e realizzando giri veloci su giri veloci che non mettono mai in discussione la sua leadership. Alle sue spalle, però, succede di tutto; Vettel salta Ricciardo nelle prime fasi, Perez con la Force India decide di prendersi la scena mentre Hamilton rimane bloccato nel traffico dopo una qualifica non certo entusiasmante che lo aveva visto scattare dalla decima casella. Durante la gara le rimonte di Bottas e dell'inglese catturano l'attenzione, ma è Perez a prendersi le luci della ribalta superando Raikkonen nel finale e salendo sul podio insieme alla coppia tedesca formata da Rosberg e Vettel.

Il podio di Baku 2016 - Getty images
Il podio di Baku 2016 – Getty images

La ruotata di Vettel e la rimonta di Bottas

Se il primo GP in terra azera aveva lasciato un po' di amaro in bocca per ciò che poteva essere e alla fine non era stato, ci pensa il 2017 a rimettere le cose in paro dal punto di vista dei colpi di scena. Caos, detriti, safety car, bandiera rossa e litigate, sono questi gli ingredienti che condiscono una gara che rappresenta tutto e il contrario di tutto: al via Raikkonen e Bottas vengono a contatto ma a rimetterci, oltre ai due finlandesi, sono gli sfidanti per il mondiale Vettel e Hamilton. La safety car fa il suo ingresso in pista per rimuovere la vettura di Kvyat, poi esce e ritorna a causa dei detriti rimasti; è qui che arriva il primo colpo di scena. Hamilton guida il gruppo ma frena troppo, Vettel lo tampona e non contento lo affianca dandogli una ruotata; 10 secondi di penalità per il tedesco. Ocon e Perez si toccano, ancora detriti poi il leader Hamilton rientra ai box per il cambio gomme ma esce con la protezione per la testa fissata male e deve rientrare perdendo la leadership. Sono fasi concitate, ad approfittarne alla fine è Ricciardo con la Red Bull che sfrutta il caos per tagliare il traguardo davanti a tutti; alle sue spalle ci sono Bottas, capace di rimontare dall'ultima posizione, e Stroll con il canadese superato proprio al fotofinish ma ugualmente felice per aver agguantato un traguardo dal sapore storico diventando così secondo pilota più giovane nella storia del mondiale a riuscirci.

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