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Scandalo Volkswagen, 1300 veicoli Euro 5 sospesi in Italia

L’amministratore delegato di Volkswagen Group Italia ha riferito in Senato sullo scandalo e ha parlato di 1300 veicoli sospesi. Secondo il Der Spiegel lo scandalo dei motori diesel non coinvolgerebbe solo un piccolo numero di manager, come finora aveva sostenuto dall’azienda di Wolfsburg, ma potrebbe allargarsi notevolmente. Domani Mueller parlerà a Dresda.
A cura di Vito Lamorte
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Continua ad espandersi a macchia d'olio lo scandalo emissioni in cui è piombata la Volkswagen. In audizione sul ‘Dieselgate' in commissione Industria al Senato, l'amministratore delegato di Volkswagen Group Italia, Massimo Nordio, ha affermato: "Attualmente presso i nostri concessionari c'è una presenza bassissima di veicoli euro 5 e una stragrande maggioranza di auto euro 6. I veicoli interessati dalla sospensione cautelativa disposta lo scorso 26 settembre sono solo 1.300". L'amministratore delegato per il colosso di Wolfsburg in Italia ha concluso il suo intervento parlando dell'impatto mediatico della vicenda: "L'effetto sulle vendite ha un impatto modesto. Non stiamo riscontrando cali da definire preoccupanti. Il marchio Volkswagen è quello che sta avendo più impatto. Trovarci in questo tipo di problematica in Italia è stato una sorta di choc".

Cresce il numero di manager coinvolti?

Da Wolsfurg in mattinata sono arrivate le decisioni del Consiglio di amministrazione ma lo scandalo dei motori diesel manipolati potrebbe avere un nuovo risvolto: il caso non coinvolgerebbe solo un piccolo numero di manager ma si allargherebbe ad un gruppo molto più alto. Sarebbero almeno 30 dirigenti che rischiano di essere messi a riposo e il Der Spiegel ha riportato indiscrezioni raccolte all'interno di Volkswagen che fanno riferimento alle indagini avviate dalla stessa azienda e dallo studio legale Jones Day.

Secondo un manager Vw citato sempre dal Der Spiegel, il fatto che lo stesso motore potesse continuare a essere a norma senza i costosi adeguamenti necessari, avrebbe dovuto far venire i dubbi a ogni sviluppatore. Domani il nuovo CEO del colosso tedesco, Matthias Mueller, riferirà ai top manager dell’azienda sugli sviluppi delle indagini, sulla revisione dei motori coinvolti nello scandalo e sul piano di risparmio già annunciato.

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