85 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Schumacher, Willi Weber attacca Corinna: “Mi proibisce di vederlo”

L’ex manager attacca la moglie del sette volte campione del mondo che gli proibisce di vedere il suo assistito. Weber non riesce a capire il motivo: “Prima dell’incidente, il mio rapporto con Michael era sensazionale, le nostre famiglie erano legatissime e la cosa per me è fonte di sofferenza”.
A cura di Vito Lamorte
85 CONDIVISIONI
Immagine

La vicenda Schumacher vede molti momenti di silenzio sulle sue condizioni fisiche, voluti dalla famiglia, e momenti in cui il sette volte campione del mondo è presente costantemente nelle rassegne internazionali. Da qualche giorno Schumacher è sotto i riflettori a causa della stampa tedesca e del suo ex manager Wili Weber. Il Bunte, magazine tedesco, aveva parlato di miglioramenti nella riabilitazione, affermando che il pilota tedesco era in grado di muoversi a piccoli passi ma subito sono arrivate le dichiarazioni della famiglia che ha bollato come "speculazioni false e irresponsabili" quanto riportato dall'organo di stampa; successivamente è stato l'ex manager del Kaiser a scagliarsi contro Corinna Schumacher. Willi Weber fa sapere che la famiglia del campione gli proibisce di vederlo e ha voluto esprimere tutto il suo rammarico e dispiacere in un lungo post su Facebok: "Corinna mi impedisce qualsiasi contatto con Michael. Ho provato decine di volte a chiederle il permesso per fargli una visita, ma ogni volta senza successo. Non posso dire niente al riguardo, non conosco le ragioni e non capisco. Non so cosa c'è dietro. Ci sono sempre scuse e giustificazioni, recentemente mi è stato detto che era per paura dei batteri. La situazione per me è terribile".

L'ex manager di Schumi afferma che la sua esclusione dalla vita privata del tedesco è un mistero: "Prima dell'incidente il mio rapporto con Michael era sensazionale, le nostre famiglie erano legatissime e la cosa per me è fonte di sofferenza".

Si torna a parlare della salute dell'ex campione tedesco di F1 a quasi due anni dal terribile incidente sugli sci che ne ha compromesso la salute e le modalità sono sempre le stesse. La situazione di Michael è difficile ma non per questo chiunque abbia avuto un contatto, minimo o costante, deve sentirsi in diritto di esprimersi sulla riabilitazione.

85 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views