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Smog, Ue preoccupata dalla qualità dell’aria in Italia ma le emissioni sono sotto la media

Stando al rapporto annuale della Commissione Ue i valori, nel 2015, sono stati superati in quasi la metà delle zone monitorate. Sul fronte delle emissioni di CO2, però, l’Italia ha una media inferiore a quella europea ed è linea con il target fissato per il 2020.
A cura di Matteo Vana
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L'inquinamento è uno dei problemi della grandi metropoli mondiali: per far abbassare il livello di inquinamento dell'aria i Governi impongono blocchi del traffico e provvedimenti che puntano a ridurre la quantità di polveri sottili e particolato emesse dalle autovetture. L'Italia non fa certo eccezione tanto che, sempre più spesso, le giunte comunali sono costrette ad imporre giornate ecologici e stop ai veicoli più inquinanti.

Nel 2013 sono state 66 mila le morti premature

Stando al rapporto annuale della Commissione Ue sulla situazione energetica nei 28 Paesi membri, "la qualità dell'aria in Italia continua a essere una fonte di preoccupazione". Il Bel Pese, infatti, ha fatto registrare 66 mila morti premature nel 2013 mentre nel 2015 i valori limite sono stati superati in quasi la metà delle zone monitorate. Una situazione da risolvere al più presto con provvedimenti che mirino a ridurre drasticamente il livello dell'inquinamento dell'aria cercando di abbassare la percentuale di smog prodotto dai veicoli e magari svecchiando anche il parco auto circolante, uno dei più anziani d'Europa.

Proprio sul fronte delle emissioni di CO2, però, l'Italia ha fatto registrare nel 2016 una media delle emissioni delle nuove auto in Italia inferiore a quella europea; inoltre i valori sono costantemente diminuiti tra il 2005 e il 2016, segno che, negli ultimi anni, sono stati fatti passi in avanti importanti. Per creare un argine ai crescenti livelli di inquinamento atmosferico, le autorità europee hanno imposto l'obbligo per i produttori di auto di avere sul mercato entro il 2030 una flotta con il 30% in meno di emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 2021. Previsti inoltre incentivi per chi supera la quota di veicoli puliti e sanzioni per chi oltrepassa il limite di emissioni. In base alle proiezioni nazionali l'Italia è sulla strada giusta per raggiungere il suo target per il 2020 di riduzione delle emissioni di gas serra, con un margine di 8 punti percentuali e con un taglio del 21% entro il 2020 rispetto al 2005.

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