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Speciale EICMA: nuova generazione Bonneville in casa Triumph

Le Bonneville crescono di cilindrata fino a 1.200 cc. La Street Twin mantiene il bicilindrico 900 di accesso alla gamma. Rinnovate le Speed Triple e la gamma Tiger Explorer.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Classe ed eleganza, ma anche sportività e grinta e per finire un pizzico di avventura. In casa Triumph non manca proprio nulla con una gamma ampia per soddisfare il palato di tutti gli utenti a due ruote. Il marchio inglese ha saputo negli anni ritagliarsi un grande spazio nel mercato e per il 2016 non vuole certo deludere le aspettative degli affezionati allo storico brand. Per il 2016 le novità più interessanti riguardano la famiglia delle classiche, con la Bonneville che si propone come un modello totalmente nuovo in virtù della nuova motorizzazione da 1.200 cc. Per gli amanti del “piccolo” bicilindrico da 900 cc entra in listino la Street Twin, mentre il resto della gamma, dalle sportive Speed Triple alle entro fuoristrada Tiger, ricevono aggiornamenti tecnici ed estetici.

Bonneville T120

La sigla della nuova classica di casa Triumph ha un duplice significato: non solo riprende la nuova cilindrata da 1.200 cc, ma richiama alla memoria il primo storico modello di Bonneville progettato ad Hinckley nel lontano 1959. La linea rimane fedele al layout classico che contraddistingue da sempre questo modello, e pertanto la novità più sostanziosa risiede nella nuova motorizzazione. Si tratta di una unità completamente inedita, costituita da un bicilindrico in linea da 1.200 cc, con 4 valvole per cilindro, con raffreddamento a liquido e alimentazione ad iniezione. Tutto è stato progettato per dare il meglio ai bassi regimi, e nonostante non sia ancora stato comunicato il dato di potenza massima, basta accontentarsi di una coppia più che generosa di 105 Nm disponibile già a 3.100 giri. La linea classica non viene rovinata dalla presenza del radiatore, nascosto nel telaio, e vengono mantenute le alette sui cilindri. Scarico a bottiglia e cromature, unite a colorazioni dedicate che riprendono le livree storiche dei modelli Bonneville, completano il tocco retrò. La nuova T120, a dispetto della sua classicità, può contare su elementi moderni quali ABS di serie, acceleratore ride-by-wire, controllo della mappatura del motore su due livelli, per uso in condizioni normali o in caso di scarsa aderenza, display LCD, che fornisce tutte le informazioni utili, inserito tra i due elementi analogici circolari dal disegno più classico. Ovviamente ampio il catalogo dei pezzi after-market per rendere ogni T120 un pezzo unico.

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Thruxton T120

Per chi oltre al gusto classico non vuole rinunciare anche ad un pizzico di sportività, Triumph propone le Thruxton motorizzate con il nuovo 1.200 cc. Pur mantenendo la linea pulita della Bonneville, le Thruxton, specialmente nella versione R, si arricchiscono di preziosi elementi che arrivano ad offrire forcelle Showa, doppio ammortizzatore posteriore Ohlins, pinze monoblocco radiali Brembo e gommatura dedicata con pneumatici Pirelli Diablo Rosso Corsa. Il motore riceve una cura denominata Thruxton spec, che prevede un albero motore più leggero. Cambia anche la cassa filtro, maggiorata ed un rapporto di compressione superiore. Tradotto in termini di prestazioni la coppie sale a 112 Nm spostandola a 4.950 giri.

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Bonneville Street Twin

L’Entry Level della gamma classica diventa la nuovissima Street Twin, proposta nella cilindrata di 900 cc. Il motore è stato oggetto di una profonda rivisitazione da parte dei tecnici inglesi. Cresce del 18% il valore di coppia massima rispetto alla vecchia unità, ed ora si attesta a 80 Nm a soli 3.200 giri. Interessantissimi i consumi che dovrebbero essere addirittura il36% in meno nel confronto diretto contro il vecchio bicilindrico. A contribuire a questo interessante dato sono il nuovo raffreddamento a liquido, il sistema di iniezione e l’utilizzo dell’acceleratore elettronico. Nonostante la Steet Twin rappresenti il modello di accesso non manca di una dotazione di tutto rispetto, che prevede ABS, frizione antisaltellamento e controllo di trazione. La linea caratterizzata dalla forma del serbatoio che si accorda con una sella decisamente scavata ed altezza contenuta dal suolo, che ben si presta anche ad un pubblico femminile. La posizione di guida è comoda anche per i piloti di alta statura, merito della giusta distanza tra pedane, sella e manubrio. Ricchissimo il catalogo per dare sfogo a qualsiasi personalizzazione, anche se Triumph prevede già tre kit pronti, ovvero Scrambler, Brat Tracker ed Urban.

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Speed Triple e Tiger Explorer

La Speed Triple è stata per anni l’icona di Triumph. Per il 2016 la maxi naked riceve aggiornamenti sia estetici che tecnici. Cambia il gruppo ottico anteriore, che da sempre ha caratterizzato questo modello. Addio ai due fanali con taglio a “mandorla” per fare sposto a due elementi dal disegno più arrotondato, anche se lontano dal classico doppio faro per modello 1998, la T509. Piccoli aggiornamenti riguardano in generale altri particolari, ma le novità più importanti sono sugli oltre 100 aggiornamenti tecnici che la Speed ha ricevuto. Il blocco motore è più compatto e riceve l’omologazione Euro 4. Arriva una nuova centralina e nuovo acceleratore ride-by-wire con cinque mappature del motore. Cambia la testata, la camera di combustione e l’albero motore. Le Speed Triple è disponibile sia in versione base, denominata S, che in versione R, con sospensioni Ohlins. Aggiornamenti anche la famiglia Tiger Explorer, che ora conta ben sei modelli che spaziano dalla XC, versione più stradale, che XR, versione più portata per l’off road. Tante le novità soprattutto a livello elettronico ed un miglioramento generale delle prestazioni del tre cilindri da 1.215 cc. Aggiornamento anche per le “piccole” Tiger 800.

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