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Stéphane Peterhansel segna un 13 storico alla Dakar. Sam Sunderland vince tra le moto

Si chiude la Dakar incoronando per la 13 volta Peterhansel, che resiste agli attacchi di Loeb. Tra le moto la KTM continua il dominio iniziato nel 2001 con la vittoria di Sam Sunderland, al primo successo personale.
A cura di Fabrizio Carrubba
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Stéphane Peterhansel, 13 vittorie alla Dakar - Getty
Stéphane Peterhansel, 13 vittorie alla Dakar – Getty

L’edizione 2017 della Dakar si chiude con la brevissima speciale di 64 chilometri nelle vicinanze di Rio Cuarto. Pochi chilometri per gli ultimi attacchi ad una classifica che salvo colpi di scena dell’ultimo minuto aveva già decretato i vincitori di categoria nella penultima giornata di ieri. Nella categoria Moto il vincitore è Sam Sunderland. Nella categoria Auto è Mr. Dakar, ovvero Stéphane Peterhansel, che scrive per la 13esima volta il suo nome sull’Albo d’Oro della competizione. Sono 7 vittorie in auto e 6 in moto per il campionissimo francese. Alla carovana dei sopravvissuti alla Dakar più dura di sempre, secondo le promesse di Marc Coma, tocca “solamente” un lungo trasferimento di 720 chilometri per raggiungere Buenos Aires. Una passerella necessaria ad ogni concorrente per fregiarsi del titolo di “Dakariano”, attribuito a chi questa massacrante corsa riesce a portarla a termine.

Stéphane Peterhansel il dominatore della Dakar

Nessuno può vantare l’infinita esperienza di Peterhansel, nome leggendario della Dakar. Lui ha saputo vincere per 6 volte in moto e quando la scintilla per le due ruote ha iniziato a spegnersi non ha appeso il casco al chiodo, ma ha trovato nuovi stimoli sulle quattro ruote. Il sodalizio con Peugeot ha portato alla vittoria lo scorso anno, replicando il successo anche nel 2017 con la DKR 3008. Sébastien Loeb, altra leggenda delle quattro ruote, ci ha provato fino in fondo, sfruttando soprattutto le sue doti da 9 volte Campione del Mondo WRC nei tratti più veloci. Ma la Dakar è fatta anche di navigazione, di interpretazione, dove Peterhansel vanta maggiore esperienza, come una vera e propria volpe del deserto. Ora al francese tocca trovare una nuova avventura per il prossimo anno, visto che a quanto pare non sembrano ancora definiti i progetti futuri di Peugeot verso la Dakar, dopo averla dominata nelle ultime due stagioni. Per la casa del leone una importante tripletta, con Peterhansel, Loeb e Despres (altro campione passato dalle 2 alle 4 ruote) sul podio.

Sam Sunderland - Getty
Sam Sunderland – Getty

Sam Sunderland alla sua prima vittoria

Se nella categoria auto la lotta era sul filo dei secondi tra compagni di marca, tra le moto la gara è stata sicuramente più appassionante e ricca di colpi di scena, tra ritiri importanti, cadute e penalizzazioni. Sam Sunderland ha saputo guidare sopra ogni problema, prendendo la leadership alla quinta tappa e conservando il vantaggio. KTM trova un nuovo pupillo, dopo che Toby Price esce rovinosamente di scena con un femore rotto. La casa austriaca vince ininterrottamente dal 2001, anno in cui fu il nostro Fabrizio Meoni a tagliare per primo il traguardo della Dakar. Sam Sunderland, britannico, è alla sua prima vittoria, ma ha già saputo dimostrare le doti che fanno di lui un campione, attento e calcolatore quando serve, e veloce ed aggressivo nei giusti momenti. Anche per KTM tripletta sul podio, come Peugeot, con Sunderland, Walkner e Farres Guell.

Quad – Camion – UTV: i vincitori

Nella altre categorie da registrare i successi finali per il russo Kayakin su Yamaha nei quad. La bandiera russa sventola anche per la categoria camion, con il successo dell’equipaggio Nikolaev, Yakovlev e Rybakov su Kamaz. Nella nuova categoria UTV il successo va alla coppia brasiliana Torres e Roldan su Polaris.

Dakar 2017 – Classifica generale

Auto: 1) Peterhansel (Peugeot) 28:49:30 – 2) Loeb (Peugeot) +00:05:13 – 3) Despres (Peugeot) +00:33:28 – 4) Roma (Toyota) +01:16:43 – 5) De Villiers (Toyota) +01:49:48

Moto: 1) Sunderland (KTM) 32:06:22 – 2) Walkner (KTM) +00:32:00- 3) Farres Guell (KTM) +00:35:40 – 4) Van Beveren (Yamaha) +00:36:28 – 5) Barreda Bort (Honda) +00:43:08

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