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Tambay su Bianchi: “La FIA si è lavata le mani”

L’ex pilota di Formula 1 è rimasto colpito dalla decisione della FIA di addossare tutte le colpe a Jules Bianchi per il suo incidente a Suzuka.
A cura di Vito Lamorte
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Nella riunione di mercoledì del Motor Sport Council in Qatar, il gruppo di 10 uomini incaricati di investigare l'incidente di ottobre ha emesso un rapporto di quasi 400 pagine. All'interno di questo documento firmato da personalità del calibro di Ross Brawn, Stefano Domenicali ed Emerson Fittipaldi è stato scritto che Jules Bianchi "non ha rallentato a sufficienza per evitare di perdere il controllo". Il rapporto afferma che le procedure della FIA sono state tutte rispettate e che quindi i commissari di gara non hanno colpe. Il gruppo di lavoro che ha scritto la relazione ha inoltre dichiarato che "non è possibile ridurre le lesioni subite da Bianchi solo all'interno del posto di guida o ai pannelli della gru", poiché il casco di Bianchi ha colpito la parte inferiore del trattore con una forza enorme. Sono state fatte alcune raccomandazioni alla FIA come ad esempio l'imposizione di limiti di velocità per le zone di bandiera gialla e la garanzia che le gare non dovranno iniziare meno di quattro ore prima del tramonto. Infine hanno parlato dell'importanza di non correre nel periodo delle pioggie: "Si raccomanda inoltre che il calendario di F1 sia rivisto al fine di evitare, per quanto possibile, le gare che si svolgono durante la stagione delle piogge locali".

"Si sono lavati le mani"

Secondo l'ex pilota Ferrari Patrick Tambay il rapporto ha lasciato la sensazione opprimente che Bianchi è stato incolpato per il suo incidente e
sulla sentenza della FIA il parigino ha dichiarato a RMC Sport: "Si sono lavati le mani. Penso che sia un peccato accusare il pilota. È un giudizio dato per scaricare le responsabilità e penso che sia un po' troppo facile dare la colpa solo al pilota".

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