Toro Rosso: Gasly out, al suo posto Brendon Hartley per la tappa di Austin
La terza gara in Formula 1 o il ritorno in Super Formula per cercare di vincere il titolo: era questa la domanda che ha cominciato a porsi Pierre Gasly appena terminato il Gran Premio del Giappone. Il pilota della Toro Rosso, appena promosso a pilota titolare al posto di Daniil Kvyat, ha scelto la seconda opzione che lo costringerà a saltare la tappa americana del campionato 2017, ma che consentirà a lui e alla Honda, il team per cui corre in Super Formula, di giocarsi il titolo senza consegnarlo ai rivali della Toyota su un piatto d'argento.
Solo mezzo punto, infatti, lo separa dal leader della classifica iridata Hiroaki Ishiura. Il pilota transalpino, considerato ormai un pilota titolare della Toro Rosso per la prossima stagione, tornerà poi al volante della STR12 nelle ultime tre gare dell'anno, in Messico, Brasile ed Abu Dhabi. Nel frattempo la scuderia faentina non si è certo fatta cogliere di sorpresa e ha già trovato il sostituto: si tratta di Brendon Hartley che, insieme al rientrante Daniil Kvyat – che prenderà il posto di Carlos Sainz, pronto a debuttare con la Renault proprio negli Stati Uniti – formerà la coppia con cui la Toro Rosso scenderà in pista ad Austin.
Dal junior team Red Bull al successo alla 24 Ore di Le Mans
Il pilota neozelandese può vantare una notevole esperienza nelle categorie minori come la Formula Renault 3.5 Series e la GP2 Series, ma è nel mondo endurance che ha trovato la sua dimensione riuscendo a conquistare il titolo riservato ai piloti nel 2015 insieme a Mark Webber e Timo Bernhard oltre ad aver trionfato quest'anno alla 24 Ore di Le Mans. Hartley, che aveva già effettuato un test con una vettura del team faentino nel 2009, è uno dei prodotti del junior team di casa Red Bull; negli ultimi anni, però, si è messo in luce grazie ad altre discipline ed ora è pronto al debutto ufficiale in Formula 1 prima di concentrarsi nuovamente sul campionato WEC dove è in piena lotta per la vittoria. "È una sensazione incredibile. Ammetto che è stata un po' una sorpresa, ma non ho mai nascosto il mio sogno di poter correre in Formula 1. Negli ultimi anni sono cresciuto molto, diventando più forte e determinato. Voglio ringraziare la Red Bull per aver fatto sì che tutto ciò accadesse, sto cercando di non farmi troppe aspettative per il mio debutto, ma mi sento pronto" sono state le sue parole al momento dell'annuncio.
