Tourist Trophy: la tradizione continua nel segno dei Dunlop
Si chiude anche questa edizione di una delle gare motociclistiche più incredibili del mondo. Il Tourist Trophy edizione 2014 incorona il suo re, ma come di consueto, si porta dietro la sua scia di polemiche ed allunga la sua lista di vittime. Una gara che non lascia indifferenti, per il fascino, la storia, la spettacolarità ed il folklore che l'accompagna, ma che fa rabbrividire per la pericolosità che trasuda ad ogni curva, ad ogni passaggio tra i muri a secco dell'isola. Il 2014 si chiude nel segno di Micheal Dunlop e della sua BMW. Un duplice successo che manda in estasi gli appassionati. Il giovane Micheal, 25 anni, entra nella leggenda con undici vittorie conseguite, superando quel Giacomo Agostini che si fermò a quota 10, prima di rinunciare per sempre al TT a seguito della morte sull'anello dell'Isola di Man dell'amico Gilberto Parlotti. La BMW invece torna alla vittoria dopo una pausa di ben 75 anni, dominando con Dunlop la Superstock, la Superbike e la categoria più prestigiosa, ovvero il Senior TT.
La stirpe Dunlop continua a regnare – Un cognome di quelli pesanti, che obbliga chi lo porta a non fermare una storia di successi. I Dunlop hanno fatto la storia del TT, nato nel lontano 1907 ed entrato subito nella leggenda. Basta dare uno sguardo all'albo d'oro e vedere il nome che svetta tra tutti: Joey Dunlop, 26 vittorie. Lo zio del giovane Michael ha segnato la strada ed a lui si sono accodati il papà Robert, con 5 vittorie nell TT e scomparso in un incidente nell'edizione 2008 d ed il fratello William, rimasto vittima di una brutta caduta proprio in questa edizione e trasportato in elicottero all'Ospedale di Douglas. Ora tocca a Michael portare avanti la storia dei Dunlop, tentando di raggiungere la vetta superando mostri sacri come John McGuinness e Mike Hailwood.
La settimana del TT – Dunlop fa man bassa in tutte le categorie, ma soprattutto si aggiudica la più prestigiosa, il Senior TT sulla lunghezza dei 6 giri. Poco margine per gli avversari, a parte un tentativo di rimonta nel quinto giro da parte di Conor Cummins. Il distacco imposto da Dunlop era comunque irrecuperabile ed il pilota BMW va a chiudere al primo posto, precedendo Cummins e l'idolo delle folle Guy Martin, terzo. Per Guy Martin questa edizione poteva essere quella della vittoria, ma la supremazia di Dunlop non ha lasciato la possibilità al pilota Suzuki di puntare alla vittoria. Bella la lotta sul filo dei secondi nei primi giri tra i fratelli Dunlop, prima della caduta rovinosa di William. L'edizione 2014 del TT però sarò ricordata anche per le tragedie che hanno colpito prima Bob Price, 65 anni, scomparso il 3 giugno, e poi per la morte di Karl Harris, 34enne campione britannico di Supersport. Dall'inizio della competizione, nel lontano 1907, il Tourist Trophy conta 232 vittime.