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“Uccio l’ha fatta fuori dal vaso”: la Yamaha dà l’aut aut a Salucci

L’insider Bruscolini: “A Iwata hanno detto basta, un altro errore di questi e al box non ci stai più”.
A cura di Valeria Aiello
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Uccio Salucci respinge Marc Marquez in Argentina / MotoGp.com
Uccio Salucci respinge Marc Marquez in Argentina / MotoGp.com

Il Gp d’Argentina è stato segnato da tantissimi episodi ma uno di quelli che ha colpito di più è avvenuto nel dopo gara. Quando Marc Marquez è rientrato ai box dopo essersi beccato tre penalità che lo hanno escluso dalla zona punti, insieme a Emilio Alzamora, il suo manager, e Alberto Puig, il nuovo team principal HRC, lo spagnolo ha raggiunto il box Yamaha per scusarsi con Valentino Rossi per il contatto che a tre giri dalla fine lo ha visto protagonista ai danni del pesarese. Il momento era di grande tensione e la delegazione Honda è stata respinta dal clan di Rossi, in particolare da Alessio “Uccio” Salucci, storico amico e braccio destro del Dottore, che gli ha intimato: “Non venire qui, vai via. Hai anche la faccia di venire qui”.

"Uccio l'ha fatta fuori dal vaso"

Una reazione, quella di Uccio, che secondo quanto appreso dall’insider Maurizio Bruscolini, non sarebbe stata ben vista dalla Yamaha. “Sembra che stavolta Uccio l’abbia fatta fuori dal vaso e Iwata hanno detto ‘Adesso basta, un altro errore di questi e tu nel box non ci stai più’ – ha detto il giornalista pesarese, ospite della trasmissione tv Paddock’ di Franco Bobbiese. “Domenica un clan ha cercato di predominare su un altro clan e il clan perdente sta scalciando, è una storia incredibile quella che stiamo vivendo. All’interno del paddock c’è un clan che ha comandato negli ultimi quindici anni, un altro clan è cresciuto e probabilmente andrà a comandare e il clan perdente non accetta questa cosa. La dentro è veramente una guerra all’ultima staccata che non si fa solo in pista”.

Per l’incidente Marquez è stato sanzionato dalla Direzione Gara con una penalità di 30 secondi che la Yamaha ha ritenuto non sufficiente a sanzionare la condotta di gara dello spagnolo. Tuttavia la scorrettezza di Marc – una chiara entrata scomposta con cui è finito per dare una carenata al pesarese – ha riportato alla memoria alcune manovre del campione di Tavullia finite nei libri di storia: “Qui per anni si è fatto finta di nulla. Nel 2005 è entrato su Gibernau – GP Jerez, ndr – poi in seguito ne ha fatte altre e tutti a dire “Quant’è bravo” e “Quant’è forte”. Ricordo un giornale che su Jerez scrisse ‘Valentino superstar, una spallata che riapre il campionato’. Ci sono stati giornalisti che hanno esaltato delle cose che non erano regolari. Il sorpasso a Laguna Seca a Stoner, che poi Marquez gli ha ridato con gli interessi Marquez, non era regolare, è andato fuori pista, non era regolare. I signori della Dorna, dell’Irta e quant’altri hanno avallato delle situazioni che hanno portato a questo. Chi semina vento, raccoglie tempesta, e io credo che con quello che ha seminato Rossi, probabilmente raccoglierà anche tsunami. Adesso sta accadendo quello che doveva accadere dopo anni di regole calpestate”.

Per l’incidente in Argentina la Yamaha non ha presentato nessun reclamo ufficiale ma, dopo la gara, Valentino ha riservato pesanti accuse al rivale. “Valentino è ben diverso da quello che appare a telecamere accese e taccuini aperti – ha aggiunto il Brusco – Quando  ha sparato a palle incatenate contro Marquez “Non mi deve guardare più in faccia” e altre sciocchezze di questo tipo, ha mostrato la sua vera faccia: Valentino è cattivo, vendicativo e rancoroso. Non è quello che ci hanno dipinto i signori della stampa. Il problema è che arrivato uno che è più bastardino di Valentino”.

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