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Ufficiale, Honda fornirà le power unit alla Red Bull fino al 2020

La scuderia di Milton Keynes ha trovato l’accordo con il motorista giapponese che, dopo la Toro Rosso, fornirà i motori per le stagioni 2019 e 2020; entrambe le scuderie avranno le stesse specifiche. “Siamo certi che questa partnership con Honda è la giusta direzione per la squadra” ha dichiarato il team principal Christian Horner.
A cura di Matteo Vana
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La nuova RB14 con la livrea ufficiale 2018 - Getty images
La nuova RB14 con la livrea ufficiale 2018 – Getty images

Red Bull e Honda era uno di quei matrimonio già annunciati; adesso, però, è arrivato il sì da entrambi le parti che chiude ufficialmente una delle telenovela della Formula 1 di quest'anno. La casa giapponese, infatti, fornirà le power unit alla scuderia di Milton Keynes per le stagioni 2019 e 2020. La trattativa, che ha subito un'accelerata negli ultimi giorni, è stata conclusa e così per la Red Bull quella in corso sarà l'ultima con gli attuali propulsori forniti dalla Renault.

Renault addio, accordo trovato con Honda

Sarà la prima volta che la Honda, da quando è tornata in pista nel 2015, fornirà motori per due scuderie: alla Toro Rosso, infatti, si aggiungerà la sorella maggiore Red Bull. Il colosso giapponese, inoltre, ha garantito che fornirà specifiche identiche ad entrambe le scuderie. Una iniezione di fiducia per la Honda che, dopo la parentesi disastrosa con McLaren e soprattutto Fernando Alonso che non ha lesinato frecciate al motorista nipponico per la pochezza delle prestazioni e la scarsa affidabilità, riparte da una scuderia che lotta per vincere il mondiale. "Questo accordo pluriennale con Honda segna l'inizio di una nuova entusiasmante fase negli sforzi dell'Aston Martin Red Bull Racing per competere non solo per le vittorie dei Gran Premi, ma per quello che è sempre il nostro obiettivo ossia il titolo mondiale. Siamo certi che questa partnership con Honda è la giusta direzione per la squadra" ha dichiarato il team principal Christian Horner.

Niente più Renault per la Red Bull dall'anno prossimo, nonostante con la casa francese siano arrivate 57 vittorie, quattro campionati piloti e quattro campionati costruttori. Gli ultimi aggiornamenti non hanno soddisfatto i vertici di Milton Keynes che, visti i progressi della Toro Rosso, hanno deciso di sposare il progetto giapponese. Una mossa, quella della Red Bull, per cercare di affiancare Mercedes e Ferrari nella lotta al titolo. Solo il tempo dirà se la scelta sarà quella giusta o se si rivelerà un pericoloso boomerang; la strada è segnata, il 2019 sarà l'anno della verità sia per la Red Bull, chiamata a recitare un ruolo da protagonista, sia per la Honda che dovrà dimostrare di aver imparato dagli errori commessi con la McLaren.

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