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Ufficiale, la Dakar lascia il Sud America: dal 2020 si correrà in Arabia Saudita

Dopo undici edizioni in Sud America il rally raid più famoso al mondo si correrà in Medio Oriente, per la precisione in Arabia Saudita.
A cura di Valeria Aiello
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Mancava solo l’annuncio ufficiale, arrivato nella giornata odierna dall’Aso, l’Amaury Sport Organisation, che si occupa dell’organizzazione della Dakar. A partire dal 2020 il rally raid più celebre al mondo si disputerà in Medio Oriente, per la precisione in Arabia Saudita. Dopo aver corso in Africa dal 1979 al 2008, e in Sud America dal 2019 al 2019, si apre dunque una terza era della Dakar. Ulteriori dettagli verranno svelati giovedì 25 aprile nel corso di una conferenza stampa a Al Qiqqiya, vicino alla capitale Riad.

La Dakar 2020 si correrà in Arabia Saudita

Abbiamo l’opportunità di confrontarci con una grande varietà di scenari che metteranno alla prova la volontà dei piloti, le loro abilità e le loro doti di navigazione – ha detto David Castera, direttore della Dakar dallo scorso marzo, confermando la novità per la prossima edizione. “Per noi è un vero piacere creare un percorso in un posto adatto a una prova così audace. Lo sport, la navigazione, la volontà di superarsi, tutto ciò avrà maggior risalto in questi territori fatti per i rally raid”. La conferma è arrivata anche dal presidente della Federazione Motori dell’Arabia Saudita, il principe Khalid Bin Sultan Abdullah Al Faisal. “Ho sempre voluto partecipare alla Dakar –  ha dichiarato – . Non avendo avuto questa occasione, ora sono coinvolto in un progetto ancora più grande: ospitare la Dakar in Medio Oriente per la prima volta. L’appoggio di sua altezza il principe Muhammad Bin Salman e del Presidente dell’Autorità Generale dello Sport, Abdul Aziz Bin Al Turki Al Faisal, sono stati chiave. Promettiamo nuove sfide ai piloti nel maestoso e misterioso deserto di Rub al-Kahli. La diversità del terreno ed il paesaggio permetterà di vivere un’esperienza unica”.

L’accordo economico dovrebbe garantire la stabilità necessaria all’organizzazione, in particolare dopo i problemi avuti nel 2018 per pianificare un percorso pensato interamente su una sola nazione dopo il rifiuto di Cile e Bolivia. Non mancano però i dubbi sulla gestione dell’evento per l’arrivo di tanti stranieri, tra i quali anche piloti donne, membri dei team, personale dell’organizzazione e giornalisti. Il Deserto Arabico si estende per oltre 2 milioni di km2, con al centro l’inospitale deserto di Rub al-Khali, una delle più grandi distese sabbiose del pianeta. A Ovest troviamo anche una catena montuosa, le montagne di Asir, con temperature che vanno dai 30 °C a -2 °C nel mese di gennaio, quando è appunto prevista la Dakar.

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