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Valentino Rossi, babbo Graziano: “Ci stupirà ancora, pure con la fidanzata”

“Non sarei sorpreso se si sposasse, Linda ha un grande peso nella vita di Vale” rivela il papà del Dottore che sul secondo successo stagionale spiega “Ha ritrovato la sua magia”.
A cura di Valeria Aiello
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È tornato alla vittoria a Phillip Island, un risultato che mancava dal 2005 sul circuito dove ha colto due dei mondiali più belli della sua carriera, quello del 2001, primo titolo in classe 500cc in sella alla mitica Honda NSR 500 e quello del 2004, al suo primo anno in sella alla Yamaha: Valentino Rossi non ha mai smesso di stupire e di stupirsi di questa seconda giovinezza che lo porta oggi ad essere il più longevo di sempre in termini di successi nel mondiale (18 anni e 62 giorni). “Lui dice di essere il migliore di sempre” racconta Graziano Rossi tra le righe di Tuttosport dove spiega che dopo i “due anni in Ducati, la vittoria è una sorta di magia che fai fatica a capire bene da dove viene”.

La magia del Dottore

Valentino Rossi, quella magia della vittoria, l’ha ritrovata un mese dopo il successo al Misano World Circuit Marco Simoncelli, sulla sua isola, quella ad appena 16mila chilometri da Tavullia dove, con il successo di domenica, ha raggiunto Casey Stoner nel record di vittorie in classe regina, portando a quota otto quelle in carriera, tante quante ne ha ottenute ad Assen e a Jerez. Il Dottore ha fatto meglio solo a Barcellona e al Mugello, dove il palmares segna nove, come i suoi titoli mondiali. Anche il record di Giacomo Agostini non è più un miraggio: per l’Ago nazionale le vittorie sono 122, per il Dottore 108, 82 in 500cc/MotoGP, 14 in 250cc e 12 in 125cc. “Senza quei 2 o 3 anni era alla portata” spiega Graziano che si chiede “Ma serve davvero?”. Nulla vale più della poesia dell’ultima curva di Phillip Island, quando domenica in gara “Pure il sole è uscito a vedere il suo traverso”.

35 anni suonati e tanta voglia di stupire

E quando in gara tutti cadevano come birilli, abbattuti dall’irruenza dei colleghi o per le insidie dell’asfalto, Valentino Rossi metteva in pista l’esperienza di 18 anni di Motomondiale, tagliando il leggendario traguardo dei 250 GP in top class forte di uno spirito che non si è mai spento, neppure negli anni più bui “Il gusto di andare a girare al Ranch fra due sabati, di entrare per primo in pista, fare bagarre e uscire per ultimo, o la costanza di andare in palestra tutti i giorni danno la misura del gusto che prova ad andare forte in moto” sottolinea Graziano che fa eco alle parole di mamma Stefania che dopo il successo di Misano parlava della nuova preparazione atletica e di quella dieta da asceta di cui Rossi non era stato mai un patito. E a chi lo dava per bollito, del troppo vecchio per confrontarsi con chi la moto la guida in derapata, Valentino Rossi ha risposto con le sfide di dirt track tra amici ed allievi della VR46 Riders Academy, la scuola del Dottore. “Quello che conta al 100% è la testa” prosegue babbo Rossi, “Quel carburante interno che si chiama passione. Per Vale funziona così, non so quale sarà il suo limite di età”.

“Marquez si può battere”

Quello che però ancora manca al Dottore è il successo sullo scontro diretto con Marc Marquez, che per un motivo per un altro viene rimandato di weekend in weekend: “Marc sbaglia solo se deve spingere forte e bisogna vedere quanto Vale l’abbia spinto a sbagliare” spiega Graziano che sul corpo a corpo con il fenomeno di Cervera aggiunge: “Però sì, è vero, finora non ha vinto uno scontro diretto con lui. Spero che Vale, Lorenzo, Pedrosa e Dovizioso non paghino più lo scotto della sorpresa. Nessuno si aspettava che Marquez avrebbe dato degli schiaffi così” mentre sulla prossima stagione non ha alcun dubbio “Credo che nel 2015 Marquez non vincerà tutte le gare con la prepotenza di quest’anno, ormai l’hanno raggiunto, l’hanno avvicinato. Sì, è possibile batterlo”.

Dalle scenette all’altare

Come accaduto a Misano, dopo la bandiera a scacchi di Phillip Island è mancata una di quelle gag di fine gara che in passato scandivano le vittorie del pluricampione pesarese, come la bambola Skiffer piuttosto che il pollo della premiata Polleria Osvalto, passando tra i vari notai e le multe per eccesso di velocità che lo rendevano famoso in tutto il mondo. “Le scenette di Vale erano uno sprazzo di fantasia che hanno segnato un periodo di vita” spiega Graziano, “forse tutto quello non c’è più, ma non toglie niente ad oggi. Ora vincere è così difficile che regala così tanta gioia che non c’è bisogno d’altro. Ti riempie l’anima. E non è detto che Vale non torni a stupirci con qualche scenetta delle sue” conclude mentre sulle future sorprese che Valentino Rossi potrebbe riservare al babbo e alla famiglia non esclude i fiori d’arancio: “Questa ragazza – Linda Morselli, ndr – nella vita di Vale ha un grande peso, non sarei sorpreso se venisse a dirmi che si sposano”.

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