“Valentino Rossi pronto per il salto dalla MotoGp alla F1 ma… 10 anni fa”

L’inaspettato ritiro di Nico Rosberg pochi giorni dopo l’ultimo Gp stagionale ad Abu Dhabi dove si è laureato campione del mondo, ha scatenato il toto-nomi sul possibile sostituto del tedesco al volante della Mercedes. Nell’elenco delle opzioni sul tavolo della scuderia di Brackley, non solo giovani talenti, piloti e top rider della Formula 1, ma anche ipotesi più suggestive, come quelle elencate da Toto Wolff che, nell’analizzare diverse soluzioni, ha lanciato una provocazione, facendo i nomi di due piloti MotoGp, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo che, in epoche diverse, hanno avuto modo di provare una monoposto della massima serie dell’automobilismo. L’ultimo in ordine di tempo è stato il maiorchino che, lo scorso ottobre, sul circuito di Silverstone, ha avuto la possibilità di provare la Mercedes con cui Lewis Hamilton ha vinto il titolo iridato del 2014. Per Rossi, invece, gli ultimi test su una vettura di Formula 1 risalgono al 2010, sul circuito di Barcellona, dopo quelli a Fiorano, Valencia e al Mugello nel 2008, quando il pesarese provò la Ferrari come premio per il titolo mondiale conquistato in quella stagione. In precedenza, il campione di Tavullia, aveva già avuto l’opportunità di provare la Rossa , tra il 2004 e 2006, quando a Maranello c’era ancora Stefano Domenicali, attuale presidente e amministratore delegato della Lamborghini.
Domenicali: "Rossi pronto per la F1, ma 10 anni fa"
Intercettato da Gazzetta in occasione delle Finali Mondiali Lamborghini a Valencia dove, tra l’altro, il pilota della Ducati Andrea Dovizioso ha vinto gara-2 della classe Pro-Am al volante di una Huracan Super Trofeo schierata dalla squadra Lamborghini Corse, Domenicali ha ricordato cosa accadde in quei test.
Rossi in quei test diede conferma di avere un talento e una capacità tecnica tale da non sfigurare neppure con le quattro ruote, come ha dimostrato ancora una volta, vincendo il Rally di Monza – spiega Domenicali
Allora, e parliamo di 10 anni fa, Valentino era pronto per correre in Formula 1, poi lui decise diversamente e la storia finì lì – aggiunge – Perché poi in pista non sei più solo e i duelli corpo a corpo al volante di una monoposto sono diversi da quelli in sella alla moto, così come le traiettorie e le strategie.