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Valentino Rossi, quella in Australia è la sua seconda miglior rimonta in MotoGp

Da 15° in griglia a 2° alla bandiera a scacchi di Phillip Island: nono podio stagionale per il pesarese che allunga a 24 punti il vantaggio su Lorenzo. Solo a Valencia nel 2015, quando scattava ultimo in griglia per la penalizzazione per l’incidente con Marquez a Sepang, il Dottore aveva fatto meglio, da 26° fino al 4° posto. Quello di Phillip Island è però il suo miglior 2° posto partendo più indietro: meglio di lui nella MotoGp moderna solo Petrucci, da 18° a 2° a Silverstone lo scorso anno.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi festeggia il nono podio stagionale / GettyImages
Valentino Rossi festeggia il nono podio stagionale / GettyImages

Una rimonta della sue, di quelle che basta chiudere gli occhi per dare tempo e modo alla memoria di ricostruire un almanacco di podi e vittorie arrivati dopo incredibili recuperi: quella di Valentino Rossi al Gp d’Australia è la seconda più grande risalita della carriera del Dottore, da 15° in griglia a 2° alla bandiera a scacchi di Phillip Island. Nono podio stagionale con cui porta a quota 60 le piazze d’onore in carriera, per un totale di 220 podi, record assoluto nel Motomondiale, davanti ai 159 podi di Giacomo Agostini e 144 di Dani Pedrosa. Per raggiungere il pesarese, gli attuali rivali della MotoGp devo macinare almeno altre 77 gare, nel caso di Jorge Lorenzo, e 131 in quello di Marc Marquez, ammesso che i due spagnoli chiudano sempre nelle prime tre posizioni. Numeri stratosferici come stratosferica è la prestazione del Dottore in Australia, a 37 anni suonati, 37 anni e 250 giorni per l’esattezza. Quella di Phillip Island, dicevamo, è la seconda miglior rimonta di sempre di Valentino Rossi, con cui eguaglia le rimonte stagionali di Loris Baz in Repubblica Ceca e Eugene Laverty in Argentina, con la differenza che per loro due lo sforzo dalla 17esima casella in griglia si era tradotto in una quarta posizione al traguardo. Meglio anche della rimonta di Cal Crutchlow al Sachsenring, quando il britannico – che ieri centrava la seconda vittoria in carriera – chiudeva 2° al traguardo scattando dall’11esima casella.

In Australia la sua seconda miglior rimonta in MotoGp

13 posizioni recuperate per il Dottore: 13° al primo giro, 11° al secondo, 9° al terzo , 7° al quarto, 4° all’ottavo, e 2° al decimo giro, quando davanti a lui e Crutchlow, il neo iridato Marquez, tornato ad essere il “vecchio” Marc, incappava nel primo zero stagionale. “Quando è caduto ho pensato di poter vincere” ha detto Valentino che nella seconda parte di gara ha però sofferto con la gomma posteriore mentre davanti a lui Cal non sbagliava nulla e allungava in sella a una Honda “migliore sotto questo punto di vista”. Congratulazioni al britannico, per poi togliersi casco e guanti e ripensare a quel 23 ottobre 2011, quando l’amico Marco Simoncelli moriva travolto a Sepang. “Oggi sono cinque anni dalla scomparsa del Sic e questo podio è assolutamente per lui e la sua famiglia. Ci manca tantissimo” la dedica con le lacrime agli occhi.

Valencia 2015, la miglior remuntada di Rossi

Seconda miglior rimonta di sempre per il campione di Tavullia dopo quella di Valencia 2015, quando scattava dal 26° e ultimo posto in griglia per la penalizzazione inflittagli per l’incidente con Marc Marquez a Sepang, in Malesia, due settimane prima. Nella finale della passata stagione Rossi risalì fino alla 4° posizione in un furibondo recupero che non gli era mai riuscito in carriera, 22 posizioni con cui levò dalle mani dell’ex rivale Max Biaggi lo scettro di miglior rimonta della storia della MotoGp che il romano teneva stretto dal 2004, quando in Qatar da 24° chiuse 6°, recuperando 18 posizioni.

Petrucci, 2° a Silverstone 2015 partendo più indietro

Se invece si spulcia tra le rimonte che il Dottore ha concluso con la piazza d’onore, quella in Australia è la risalita dalla sua peggiore casella in griglia: a Donington nel 2006 e a Phillip Island nel 2008, Rossi aveva chiuso secondo al traguardo scattando dalla decima casella. A fare meglio di lui nella storia della MotoGp moderna è però Danilo Petrucci, a Silverstone 2015, secondo al traguardo dopo essere scattato dalla 18esima casella. Precedentemente anche Kenny Roberts Jr a Donigton, nel 2005, Chris Vermeulen a Phillip Island nel 2006 e Katsuyuki Nakasuga a Valencia nel 2012, che scattavano tutti dalla 16esima casella, avevano chiuso in seconda posizione.

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