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Varco attivo, si può passare oppure no?

La dicitura scritta sul display luminoso in prossimità degli accessi alle Ztl avvisa sullo stato di funzionamento delle telecamere che presidiano i varchi alle strade chiuse al traffico non autorizzato. Ma “attivo” e il suo opposto “non attivo” continuano a generare confusione negli automobilisti che rischiano di vedersi recapitare multe che vanno da 84 a 335 euro.
A cura di Valeria Aiello
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“Varco attivo” e “Varco non attivo” sono i due messaggi riportati sui display luminosi in prossimità degli accessi alle zone a traffico limitato (Ztl) che, insieme alla segnaletica verticale specifica, avvisano gli automobilisti sulle limitazioni alla circolazione su determinate strade o tratti di strade nei centri abitati. Due semplici parole che dovrebbero avere la funzione di comunicare agli automobilisti se l’ingresso alla Ztl è consentito oppure no ma che in realtà creano fraintendimenti, dal momento che il messaggio variabile non sintetizza sullo stato del varco elettronico ma sul funzionamento delle telecamere che presidiano il varco. Il rischio è quindi quello di interpretare non correttamente il messaggio e vedersi recapitare a casa una multa per ingresso non autorizzato in Ztl, violazione per cui la sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada (art.7 comma 13) è stabilita nel pagamento di una somma che va dagli 84 ai 335 euro, cui vanno sommate spese di accertamento, procedimento e notifica.

“Varco attivo”, si può passare oppure no?

Cosa vuole dire che il varco è “attivo” o “non attivo”? Con la dicitura “varco attivo” si intende il controllo attivo della telecamera. Quindi il messaggio è traducibile come telecamere in funzione, per cui l’accesso è consentito solo ai mezzi autorizzati. Al contrario, con il messaggio “varco non attivo” si intende che gli “occhi elettronici” che presidiano l’accesso alla Ztl non sono attivi, quindi l’accesso è libero per tutti. Due diciture che però creano non poca confusione, sulle quali a fare chiarezza è anche l’Accademia della Crusca, interpellata da alcuni lettori per l’ambiguità e scarsa chiarezza linguistica. Gli esperti di linguistica definiscono il messaggio come “una dizione eccessivamente ellittica” che presuppone che “tutti conoscano bene il funzionamento della Ztl e delle telecamere messe ai varchi: non sono infatti i varchi, cioè i ‘passaggi’ a essere attivi o non attivi – eventualmente si sarebbero potuti definire come “aperti” o “chiusi”, precisa la redazione di consulenza linguistica – ma gli strumenti di controllo dei varchi stessi”.

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