Vettel a rischio penalità, il tedesco investigato per non aver rallentato con bandiera rossa
Piove sul bagnato e non è solo un modo di dire: il weekend del Gran Premio degli Stati Uniti, per Sebastian Vettel e la Ferrari, potrebbe iniziare nel peggiore dei modi visto che il tedesco è finito nel mirino dei commissari per non aver rallentato abbastanza durante la bandiera rossa, esposta nella prima sessione di prove libere dopo che Leclerc aveva portato in pista un po' di detriti. Il quattro volte campione del mondo, se gli steward decidessero di penalizzarlo, si vedrebbe retrocesso sulla griglia di partenza spianando la strada alla Mercedes e al suo rivale Lewis Hamilton che con una vittoria – e un piazzamento peggiore del 3° posto del tedesco – sarebbe automaticamente campione del mondo.
Il pilota della Ferrari rischia una retrocessione in griglia
Il tedesco, prima della seconda sessione di prove libere, si è presentato nella stanza dei commissari per chiarire la propria posizione e giustificarsi sul motivo per il quale non avrebbe rallentato a sufficienza durante l'esposizione della bandiera rossa. Vettel, quindi, rischia una sanzione se non riuscirà a dare una valida spiegazione all'ex pilota Derek Warwick del perché non ha ridotto la sua velocità nel momento in cui la sessione del mattino è stata bloccata. I precedenti non sorridono al tedesco: lui stesso fu penalizzato con 5 posizioni in griglia qualche anno fa, durante il GP del Canada, mentre in questa stagione è già capitato ad Esteban Ocon – con il tedesco a beneficiarne guadagnando una posizione – nell’ultimo weekend di gara, a Suzuka, mentre nel Gran Premio inaugurale in Australia stessa sorte toccò a Daniel Ricciardo, l'idolo di casa. La Ferrari trema, le speranze di tenere in vita il mondiale, rimandando la festa Mercedes, potrebbero interrompersi ancor prima di partire.