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Vettel penalizzato, il pilota della Ferrari sarà retrocesso di 3 posizioni in griglia

I commissari hanno deciso di punire il pilota della Rossa, reo di non aver rallentato abbastanza in regime di bandiera rossa nel corso della prima sessione di prove libere: il quattro volte campione del mondo, quindi,sarà costretto a retrocedere di 3 posizioni rispetto al tempo ottenuto nelle qualifiche del GP degli Stati Uniti.
A cura di Matteo Vana
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Sessione bagnata, sessione sfortunata per Sebastian Vettel. Come se non bastassero le delusioni patite durante l'anno, nelle prove libere del Gran Premio degli Stati Uniti, il tedesco della Ferrari sarà costretto a retrocedere di 3 posizioni sulla griglia di partenza rispetto al tempo ottenuto in qualifica. Dopo l'Austria, dunque, arriva un'altra penalizzazione a pesare sul pilota della Rossa che adesso sarà chiamato all'impresa per tenere aperto il mondiale.

Il tedesco sarà retrocesso di 3 posizioni

Fatale è stata una distrazione nel corso della prima sessione di prove libere quando il quattro volte campione del mondo non ha rispettato la bandiera rossa esposta per l'uscita di Charles Leclerc con l'Alfa Romeo Sauber – che aveva portato della ghiaia in pista – non rallentando a sufficienza Una sanzione che era nell'aria dopo l'incontro con i commissari nel quale Vettel aveva provato a spiegare le proprie ragioni: lui stesso fu penalizzato con 5 posizioni in griglia qualche anno fa, durante il GP del Canada, mentre in questa stagione è già capitato ad Esteban Ocon – con il tedesco a beneficiarne guadagnando una posizione – nell’ultimo weekend di gara, a Suzuka, mentre nel Gran Premio inaugurale in Australia stessa sorte toccò a Daniel Ricciardo, l'idolo di casa.

Sebastian Vettel - LaPresse
Sebastian Vettel – LaPresse

L'impresa, adesso, sarà ancora più complicata per il pilota tedesco: con 67 punti di vantaggio Lewis Hamilton, ad Austin, ha il primo match point per chiudere la partita iridata. Con la penalità ricevuta, infatti, il compito dell'inglese sembra essere un fin troppo semplice: il pilota della Mercedes, ora, dovrà vincere la gara, quasi certo che il pilota della Rossa non riuscirà a fare meglio del 3° posto consegnando così il titolo nelle sue mani. Tutto ancora è possibile, finché non sarà la matematica a condannare il quattro volte campione del mondo la speranza rimane viva, ma, a questo punto, pare complicato credere nella rimonta.

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