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Vettel: “Voglio vincere, ma il mondiale non dipende da noi. Errori? Non ho fatto nulla di stupido”

Il tedesco della Ferrari: “Sono concentrato solamente sulla vittoria in gara. I numeri sono chiari, sappiamo cosa dobbiamo fare, ma il destino del campionato non dipende da noi. I miei errori? Sono stati testacoda strani, ma non fatto nulla di stupido”
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel - LaPresse
Sebastian Vettel – LaPresse

La missione che attende Sebastian Vettel è praticamente impossibile: il tedesco, infatti, deve recuperare 70 punti al leader del campionato Lewis Hamilton in appena 3 gare. Una vera e propria impresa, un miracolo sportivo; non solo il pilota della Ferrari deve vincere tutti i Gran Premi da qui alla fine della stagione, conquistando il massimo dei punti disponibili, ma dovrebbe sperare anche in una serie di passi falsi del suo antagonista che già in Messico, con un 7° posto, potrebbe chiudere la partita iridata anche in caso di vittoria da parte del ferrarista.

Il tedesco vuole tornare alla vittoria

Nonostante il divario, però, il quattro volte campione del mondo mette ancora in cima ai propri pensieri la vittoria: interrompere il digiuno, che dura ormai dalla gara di Spa-Francorchamps, è l'obiettivo del tedesco per il Gran Premio del Messico, una delle poche piste sulla quale non è mai riuscito a trionfare in carriera.

So che c'è ancora una possibilità, ma allo stesso tempo sono concentrato solamente sulla vittoria in gara. I numeri sono chiari, sappiamo cosa dobbiamo fare, ma il destino del campionato non dipende da noi– ha dichiarato nel consueto incontro con i media -. Credo che il pilota che vince il campionato meriti sempre tutti gli onori del caso, noi dobbiamo guardare avanti e capire cosa non ha funzionato. Negli ultimi giorni e nelle ultime settimane abbiamo lavorato duramente per capire meglio e trarre le giuste considerazioni in vista del 2019. Stiamo studiando e ci stiamo lavorando. I miei errori? I miei testacoda sono stati un po' strani;  più ti avvicini a un rivale, meno carico aerodinamico hai, ma c’è qualcosa di strano perché non è che avrei potuto fare le cose molto diversamente. Probabilmente dev'esserci una specie di buco quando ci si trova all'interno perché in ognuno degli ultimi tre incidenti non ho fatto nulla di stupido anche se è nella natura delle cose avere una prospettiva diversa.

Il tedesco, dopo i contatti con Verstappen a Suzuka e con Ricciardo ad Austin, vuole tornare a vivere una gara senza imprevisti consapevole che al suo rivale Lewis Hamilton basterà chiudere 7° in caso di un suo successo per portarsi a casa il quinto mondiale della carriera. Per il titolo ci riproverà l'anno prossimo, quello che conta per il pilota della Rossa, al momento, è ritrovare il feeling con la vittoria perduta.

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