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Villeneuve, il mito e la tragedia. Quanto manca Gilles alla F1

Nel giorno della sua morte anche la Ferrari, la scuderia con la quale il canadese correva, ha voluto omaggiare il pilota scomparso: celebre il suo duello con Arnoux e il giro di pista su tre ruote a Zandvoort che lo fecero entrare nel cuore dei tifosi ancor più delle vittorie.
A cura di Matteo Vana
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Sono passati 35 anni, ma il ricordo è sempre lì. Una ferita profonda quella provocata dalla morte di Gilles Villeneuve che, sulla pista di Zolder, andò ad impattare contro la March di Jochen Mass durante le qualifiche del GP del Belgio: era quasi la fine del turno, voleva migliorarsi il canadese ma trovò il destino ad attenderlo. Villeneuve, come un proiettile, è scagliato fuori dall'abitacolo della sua Ferrari che piroetta nell'aria prima di disintegrarsi, lui rimane allacciato al sedile con le cinture che si sono staccate dal telaio. È l'ultimo volo dell'aviatore.

Gilles Villeneuve, l'Aviatore
Gilles Villeneuve, l'Aviatore

Un pilota, il canadese, che non è passato alla storia per i suoi successi in Formula 1- 6 vittorie, 2 pole position, 13 podi -, ma soprattutto grazie alla capacità di far emozionare gli appassionati di questo sport. Il suo stile di guida sempre al limite gli ha regalato un posto speciale nel cuore dei tifosi: un amore infinito per la velocità, un modo di intendere la vita sorprendente, sempre alla ricerca del limite, in pista e fuori. Nel giorno del 35esimo anniversario della sua morte anche la Ferrari, attraverso i propri social network, ha voluto ricordare Gilles Villeneuve, uno dei più amati dalle parti di Maranello proprio per la sua visione delle corse, fatta di sorpassi impossibili e spettacolo puro.

Una carriera vissuta di corsa

Eppure gli inizi con la Rossa non erano stati semplicissimi: tante le critiche piovute addosso ad Enzo Ferrari che per sostituire il due volte campione del mondo Niki Lauda aveva scelto il semi sconosciuto Villeneuve. L'incidente con la Tyrrell a sei ruote, che costò la vita a due persone, sembrava aver interrotto prematuramente il rapporto con la scuderia italiana, ma il Drake aveva intravisto il talento in lui e lo difese. Una scelta coraggiosa che diede presto i suoi frutti: nel 1978 arrivò la prima vittoria, in Canada, nel 1979 i successi furono tre ma ad emozionare fu soprattutto il giro su tre ruote a Zandvoort e il duello con Arnoux, ancora oggi uno dei momenti più intensi nella storia della Formula 1. Poi ci furono la vittoria a Monaco, i duelli con Pironi, l'approdo del francese alla Rossa e il grande sgarbo a Imola quando lo superò all'ultimo giro nonostante l'ordine di scuderia. Uno sgarbo troppo grande per Gille Villeneuve che volle prendersi la rivincita a Zolder trovando il destino ad attenderlo.

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