Volkswagen, scandalo emissioni truccate: Francia chiede inchiesta Ue

Brutte notizie per i piani alti del gruppo Volkswagen: dopo l’indagine penale avviata negli Usa per aver aggirato i test sulle emissioni dei motori diesel dei veicoli venduti dal 2008 ad oggi sul mercato americano, il ministro francese delle Finanze, Bernard Sapin, ha sollecitato un’inchiesta a “livello europeo” sul gruppo di Wolfsburg per “tranquillizzare” i cittadini e “controllare le altre case automobilistiche europee” ha aggiunto parlando a Radio Europe1. Secondo Bloomberg, sviluppi della vicenda potrebbero esserci anche in Germania.
Ma il Vecchio Continente non è l’unico grattacapo del colosso tedesco che vede decisamente minata la sua ricorsa a Toyota al vertice del mercato mondiale dell’auto. In Corea del Sud, i rappresentanti di Volkswagen sono stati convocati dal Governo. “Abbiamo invitato i rappresentanti e gli ingegneri di Volkswagen per un incontro al ministero mercoledì pomeriggio” ha dichiarato una fonte del Ministero. In Australia, invece, il Dipartimento che gestisce le verifiche ambientali ha chiesto a Vw se i veicoli venduti sul mercato australiano siano equipaggiati con il software “manipolato” utilizzato negli Usa per ingannare i controlli sulle emissioni.
Intanto, dopo la drammatica giornata di ieri, che ha mandato in fumo quasi 13 miliardi, la quotazione del titolo continua a scendere sul listino di Francoforte, scambiato copiosamente sotto i 130 euro. Per il gruppo tedesco si tratta del crollo più forte mai registrato dal 2008. Alle ore 11.00, il titolo perdeva il -6,64%, venduto a 124,175 euro.