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MotoGp, Marquez: “Rossi non dimentica, io sì”

Il campione spagnolo replica alle provocazioni lanciate da Valentino e sui rivali al titolo iridato: “Saranno i soliti e uno nuovo, Maverick VInales”.
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez / GettyImages
Marc Marquez / GettyImages

Ancora qualche giorno e i piloti della MotoGp si ritroveranno in pista per l’ultima sessione di test precampionato (10-12 marzo) sul circuito di Losail dove due settimane più tardi si correrà la gara inaugurale della stagione 2017, il Gp del Qatar (23-26 marzo). Prima di far valigia, Marc Marquez ha raggiunto Barcellona, dove è stato presentato il documentario “Da Cervera a Tokyo” prodotto da Dorna Sport e dedicato alla stagione 2016, anno del suo quinto titolo iridato in carriera, il terzo in MotoGP.

Marquez: "In Qatar al 90%"

A margine della presentazione, la stampa spagnola ha avuto modo di porre diverse domande al campione spagnolo, a partire dalle sue condizioni dopo l’infortunio alla spalla durante i test Honda della scorsa settimana a Jerez. Per el Cabroncito non è stata la prima volta che, in seguito a una caduta, ha avuto problemi con la spalla destra (anche al Red Bull Ring di Spielberg, in Austria, aveva riportato una dislocazione che aveva risolto nel suo rientro al box in motorino).

È andata bene, il giusto – ha ammesso Marquez a Sport.es – durante l’inverno avevamo valutato la possibilità di un intervento ma i medici hanno detto che le condizioni non erano troppo gravi per un intervento. Ci vorrà più tempo di quanto mi aspettassi per recuperare ma spero di stare bene per i test, se non al 100%, almeno al 90%”.

"Soliti rivali e uno nuovo, Vinales"

Malgrado l’infortunio, il tre volte iridato della Honda ha fatto un bilancio positivo sul pre-campionato. “È molto meglio dello scorso anno, abbiamo una discreta base con margini di miglioramento – spiega – Nei test in Australia abbiamo fatto un passo in avanti e in Qatar crediamo di poter fare meglio. Bisogna sapere come trattare con i giapponesi, loro non hanno la capacità di reagire rapidamente, non improvvisano, ma lentamente ottengono quello che vogliono. Abbiamo compiuto un passo in avanti importante, che chiedevamo da due o tre anni, e adesso abbiamo una buona base. Se un pilota non sta bene alla Honda è libero di andare, e io sono molto felice qui”. Quanto agli avversari e quelli che Marc vede come i rivali nella lotta al titolo iridato, anche Vinales.

I rivali saranno i soliti e uno nuovo, Maverick Vinales. Dani Pedrosa ha fatto un precampionato abbastanza buono, Lorenzo lo sarà se riuscirà a fare un passo in avanti con la Ducati e Valentino Rossi. Vinales, già dopo Valencia, è sembrato molto forte: è un pilota di talento che ha già vinto e fatto podi con la Suzuki, su una moto completa come la Yamaha, avrà la sua pressione e la voglia di lottare per il titolo”.

"Se Rossi non dimentica, io sì"

Infine, non è mancato un riferimento alla provocazione lanciata nei giorni scorsi da Valentino Rossi che, in un’intervista alla stampa italiana, ha ammesso che “nessuno, da Biaggi a Stoner, si è comportato come Marquez” riferendosi alla stagione 2015 e quel “biscotto” tra spagnoli che ha avvelenato il mondiale.

Se Valentino non vuole dimenticare la questione, io ho già dimenticato da tempo – ha concluso.

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