7 attenzioni per la cura della vostra auto
Guidi poco? Utilizzi la tua macchina solo per brevi tragitti, per portare i bambini a scuola e per fare la spesa? Oppure la lasci al parcheggio della metropolitana perché preferisci utilizzare i mezzi? Oppure ancora, usi la macchina solo nei week-end? Forse non te ne curi come dovresti perché non lo sai o pensi che la manutenzione non sia necessaria, invece la tua auto ne ha bisogno, perché altrimenti rischi di rimanere a piedi. Proprio quando meno te lo aspetti. Soprattutto in inverno, quando il clima, particolarmente rigido, può causare danni alla tua macchina. Magari quando piove o quando nevica. Eccoti alcuni piccoli accorgimenti che potranno aiutarti a tenere efficiente la tua macchina, perché una puntuale manutenzione significa sicurezza e risparmio.
1. Le gomme
2. Olio del motore
3. Impianto frenante
4. Cinghie di distribuzione
5. Fari
6. Pulizia candele
7. Condotta di guida
1. Le gomme
L’avete studiato anche a scuola guida: la pressione degli pneumatici non deve essere né eccessiva, né scarsa. Nel primo caso perdono aderenza, mentre nel secondo causano perdita di potenza, aumento dei consumi e distribuzione irregolare del peso della vettura. Le gomme devono essere gonfiate secondo le indicazioni del costruttore, che trovate scritte nelle istruzioni dell’auto. Particolare attenzione dovete porre sempre allo stato di usura del battistrada: pneumatici “consumati” riducono la tenuta di strada e fanno incombere sul veicolo il pericolo di esplosione delle gomme. Tutti gli pneumatici mostrano un’indicazione (spesso nei condotti verticali), utile a capire quando vanno sostituiti. Si tratta di un rilievo raggiunto il quale lo pneumatico non solo è vecchio, ma vi fa incorrere in sanzioni. È utile invertire periodicamente il posizionamento degli pneumatici in modo tale da garantire un consumo uniforme e prolungarne la vita.
2. Olio
Fondamentale per la meccanica dell’auto e per la sua temperatura è l’olio del motore. Nell’abitacolo avete modo di controllarne lo stato di salute attraverso la spia dell’olio, ma non dovreste accorgervi di lui solo quando si accende quella luce. Se l’olio è caldo potreste già aver raggiunto il punto di non ritorno, con danni irreparabili a pistoni e cilindri. Secondo la maggior parte dei produttori di olio, bisogna effettuarne il cambio ogni 15.000 km, ma molti meccanici suggeriscono di ridurre i tempi a 10.000 km. È possibile controllare il livello dell’olio e il suo colore grazie ad un’asticella che dovete estrarre, pulire, inserire e nuovamente estrarre: in questo modo potete vedere se raggiunge o meno il livello minimo e valutare i tempi del cambio.
3. Impianto frenante
Qualsiasi problema notiate all’impianto frenante, subito dovete portare la vettura dal meccanico. Per fortuna il consumo di pasticche nelle auto di ultima generazione è generosamente segnalato da un fischio che diventa sempre più assordante man mano che si usurano. Se tuttavia notate tempi di frenata lunghi, vibrazioni innaturali o slittamenti, dirigetevi subito in officina.
4. Cinghie di distribuzione
Prestate attenzione anche alla cinghia di distribuzione, che può essere di gomma o a catena. Si tratta di un elemento importantissimo e, soprattutto nel primo caso, è soggetta ad usura (in genere le case garantiscono l’efficienza della catena per una durata che va da 100.000 a 180.000 km). Una cinghia in cattivo stato emette un rumore simile ad un ticchettio tanto più frequente quanto maggiore è la velocità raggiunta. Se arrivate al punto di rottura a 130 km/h, gli estremi della cinghia si staccano e “frustano” il motore ma, soprattutto, i pistoni picchiano le valvole non chiuse, danneggiandole e creando un effetto a catena che può portare il danno anche a migliaia di euro. L’automobilista non può sapere quanto è usurata una cinghia, per cui deve rivolgersi periodicamente al meccanico di fiducia. Viceversa rischiereste di trovarvi al margine di un’autostrada, intenti a raggiungere la colonnina dei soccorsi o, se siete fortunati come chi ha sottoscritto una polizza auto con Sara Assicurazioni, a beneficiare dell’assistenza 24 ore su 24.
5. Fari
Se avete percezione dell’efficienza delle luci anteriori, non si può dire altrettanto di quelle posteriori. Periodicamente controllate i fari guardando l’auto dall’esterno, verificando la calibratura delle luci anteriori e posteriori, l’accensione delle frecce su tutti i lati, le luci di arresto e di retromarcia, fari di profondità e, quando presenti, fendinebbia. Il più delle volte si tratta di cambiare le lampadine ed è un peccato non da poco che creiate o stiate in pericolo per un’incuria. Attenzione inoltre ai fari allo Xeno. Non basta montare quelli a norma di legge, ma è necessario che l’auto preveda il livellatore automatico dei fari, il lavafari ad alta pressione e il faro lenticolare. Viceversa sareste fuorilegge e a ragione: si tratta di fari che, in assenza di questi requisiti, abbagliano chi viene dal senso opposto e chi, attraverso lo specchietto retrovisore, chi vi precede.
6. Pulizia candele
Le candele sporche possono rendere inefficiente il motore, causando l’utilizzo parziale o nullo di un cilindro (o di più di uno). Per questo motivo occorre controllare periodicamente la pulizia di questo elemento, in media facilmente raggiungibile appena alzato il cofano (con l’accortezza di attendere che il motore sia freddo). Che la candela si presenti leggermente sporca può essere normale, ma se si riscontrano bruciature, incrostazioni di fuliggine o mancanza di elettrodi bisogna cambiarla.
7. Condotta di guida
Non puoi prenderti cura della tua auto solo nel momento in cui è spenta: è quando sei al volante che devi assicurarle una vita lunga e felice. Ci vuole dolcezza ed orecchio (ovviamente anche un minimo di esperienza) per fare le partenze giuste e cambiare le marce senza premere troppo sull’acceleratore. Tutto ciò che è eccessivo tende a sprecare carburante e “sporcare” il tuo motore. Allo stesso modo il rapporto deve sempre essere adeguato ai giri motore, poiché marce alte o basse comportano uno “sforzo” eccessivo e – dunque – un uso aggiuntivo di carburante. L’età della vostra auto la potete calcolare in anni o in chilometri, ma – se fosse possibile – sarebbe più giusto calcolarla in litri di carburante. La dolcezza, del resto, paga anche quando bisogna arrestare il veicolo: maggiore e più profonda è la frenata a cui costringete la vettura, maggiore sarà anche la sollecitazione del sistema frenante. Dal che tornate al punto 3.