Alfa Romeo, il rilancio tra SUV e berline
Il brand di Arese gode di un momento decisamente positivo. L'ottima annata di Alfa Romeo è frutto del piano industriale, che col tempo sta ricostruendo l'intera gamma di uno dei costruttori più amati nel panorama mondiale. Il piano industriale presentato nel 2014 ha puntato i riflettore sulle Alfa, sulle quali il Gruppo FCA ha effettuato grossi investimenti per renderle un punto di riferimento premium da lanciare sul mercato contro i colossi premium tedeschi. La Giulia ha rappresentato un importante punto di svolta, così come la Stelvio ha aperto le porte ad un segmento finora inesplorato. Il filo conduttore è il nuovo claim "La meccanica delle emozioni", il quale racchiude in unico concetto tutti quei termini sentimentali che, secondo Jeremy Clarkson, sono inevitabili quando si parla di un'Alfa Romeo.
Piano industriale | Presente | Futuro
Gli ottimi presupposti del piano industriale Alfa Romeo
Il primo segno di una rinascita di Alfa Romeo è stato l'introduzione della 4C. La piccola sportiva di Arese ha introdotto differenti novità, tra cui l'adozione di un telaio monoscocca in fibra di carbonio. Il motore 4 cilindri 1.750 TBi in posizione centrale da 241 CV ha portato una ventata di freschezza in casa Alfa Romeo con le sue ottime prestazioni. Subito dopo è stato introdotto il modello Spyder, con un design più accattivante. Il piano industriale prevede la produzione di numerosi modelli nuovi, tra cui differenti SUV ed una nuova "specialty". FCA aveva previsto di completare il piano entro il 2018 ma una revisione degli investimenti, in seguito a nuove normative per l'importazione in Cina, ha fatto slittare il tutto al 2020.
Il presente di Alfa Romeo
Attualmente Alfa Romeo ha a listino la Giulia, un'elegante berlina che ha ripristinato la trazione posteriore anche sui modelli di produzione. La vettura si basa su una piattaforma realizzata ad hoc, sulla quale è applicabile anche la trazione integrale Q4. Il SUV Stelvio è un altro importante modello, che lancia Alfa Romeo per la prima volta nell'affollatissimo segmento dei Sport Utility Vehicle. Entrambi i veicoli nascono con l'intento di sfidare i costruttori tedeschi, che in Europa dominano la fascia premium. La flotta di Arese comprende anche la compatta MiTo, per la quale non è prevista una nuova generazione in quanto non saranno prodotte più auto di segmento B e la Giulietta a cui è affidato il punto d'accesso alla gamma.
Il futuro promettente di Alfa Romeo
Nel futuro di Alfa Romeo ci sono ancora numerosi modelli nuovi, tra cui un SUV da affiancare alla Stelvio, un'ammiraglia su base Giulia e un'altra berlina di segmento C. Il tutto prenderà vita entro il 2020, anno in cui il piano industriale avrà concluso il pieno rilancio del biscione. Le incertezze non mancano, soprattutto dopo il lancio travagliato della Giulia, il cui ritardo aveva inizialmente preoccupato pubblico ed investitori. Attualmente tutto è a favore delle Alfa, che sono arrivate anche oltreoceano spingendo la gamma verso gli USA. I fan sperano in un ritorno di Alfa Romeo tra i top brand del mondo automotive e, fino ad ora, tutte le promesse sono state mantenute ma ci si aspetta sempre di più da un marchio con una storia così lunga.