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Alonso, il futuro e la pista Lotus

Ultima pista per il futuro di Alonso: in Lotus dallo spagnolo Lopez. Dietro ci sarebbero importanti sponsorizzazioni con MoviStar e Microsoft. Per Lauda, però, ha già firmato con la McLaren. E se invece restasse in Ferrari? Tutti gli scenari possibili.
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E' la domanda che appassiona e accende l'autunno della Formula 1: dove andrà Alonso nel 2015? In mancanza di comunicati ufficiali, con il pilota di Oviedo che dichiara di avere il suo futuro chiaro in testa da mesi e promette che la sua decisione apparirà tanto sorprendente quanto ovvia nel momento in cui deciderà di comunicarla, bisogna accontentarsi dell'esegesi delle fonti.

Ipotesi Lotus – L'ultima ipotesi è un futuro alla Lotus del magnate spagnolo Gerard Lopez, che ha guadagnato appeal in virtù dell'accordo con Mercedes per la fornitura dei motori.  Secondo Yahoo Sports, questa sarebbe una sorta di piano B per l'asturiano, che potrebbe farsi forte di una serie di sponsorizzazioni pesanti, la compagnia telefonica MoviStar, Microsoft e pare anche BlackBerry, finora legata alla Mercedes. L'aspetto economico sarà centrale in questa trattativa, anche perché per la scuderia di Enstone il passaggio ai motori Mercedes sarà senza dubbio costoso e il divorzio da Renault potrebbe accelerare non solo l'addio di Grosjean ma anche da Total, che sponsorizza il francese, e insieme alla compagnia petrolifera venezuelana PDVSA porta 80 milioni di dollari nelle casse della scuderia, che ha importanti rapporti anche con Aabar, il maggior costruttore edile di Dubai che fattura oltre 3mila miliardi di dollari e fornisce alla squadra dando 800 mila euro in contanti e altri 4,2 milioni in beni immobili che la Genii Capital, la società di Lopez, utilizza per le proprie attività commerciali. L'impressione è che Alonso cerchi una soluzione tampone, un contratto annuale per avere le mani libere di trattare con Mercedes nel caso in cui Wolff dovesse decidere di non rinnovare con Hamilton a fine 2016. E magari trattare con una squadra già motorizzata dalla casa di Stoccarda potrebbe essere un vantaggio.

Montezemolo: lascerà la Ferrari – Montezemolo, comunque, ha dato per scontato l'addio dello spagnolo alla Ferrari.  "Fernando va via per due ragioni: la prima è che vuole cimentarsi in un altro ambiente, la seconda ha spiegato nell'intervista a Porta a Porta è che ha un'età nella quale non può aspettare per vincere di nuovo. E' deluso, è dispiaciuto per non aver vinto in questi anni alla Ferrari, ma ora ha bisogno di nuovi stimoli". Una dichiarazione, quella dell'ex presidente del Cavallino, che suona come una una piccola vendetta nei confronti del pilota che aveva chiesto al team ulteriore tempo prima di dare l'annuncio. E che potrebbe anche distogliere l'attenzione da un'alternativa finora poco considerata: un Alonso che "per il bene del team", espressione che torna con frequenza troppo elevata per essere casuale nelle sue dichiarazioni recenti, resti in Ferrari fino al 2016, alla scadenza naturale del contratto, o insieme a Vettel, con Raikkonen magari di ritorno in Lotus, o in un altro ruolo più defilato.

Tempi e parole – Per interpretare il possibile futuro di Alonso, i tempi contano quanto e più delle parole. E il comunicato della Red Bull che annunciava già a Suzuka il divorzio da Vettel (che per i media tedeschi avrebbe firmato un triennale da 25 milioni di euro a stagione più bonus con il Cavallino) ha sicuramente scombinato, almeno in parte, i piani di Alonso e della Ferrari che contavano di dare l'annuncio contestualmente all'inizio della presidenza Marchionne e della quotazione della FCA a Wall Street. Un annuncio che potrebbe aver ridotto il potere contrattuale dell'asturiano che secondo Lauda avrebbe già un accordo con la McLaren. Ma il problema non sarebbe la scuderia, nonostante un passato un po' burrascoso con Ron Dennis, ma la Honda. La nuova power unit giapponese non sembra ancora all'altezza dei motori Mercedes e dei gloriosi propulsori turbo che hanno spinto le MP4 nella gloriosa stagione 1988 quando Senna e Prost vinsero 15 dei 16 gran premi stagionali. La McLaren confida anche, oggi, in Peter Prodromou, principale responsabile della monoposto per il 2015 e già artefice in passato, insieme a Newey, della Red Bull dei quattro titoli di Vettel. E Boullier aggiunge nuovi possibili indizi in questo sfiancante gioco degli specchi.  "Cerchiamo un pilota con un mix di esperienza ed entusiasmo", ha dichiarato il manager francese tracciando il ritratto del pilota che Woking sta inseguendo. "In questa fase di recupero per la McLaren ho bisogno di una spinta, quindi la nostra line-up deve supportare il morale del team e la determinazione del team per raggiungere il più velocemente possibile il livello dove dovremmo essere. Possiamo ingaggiare un grosso nome ora, o anche due top driver per l’anno prossimo, o possiamo stare con la stessa line-up e prendere un top driver – o due – per il 2016. Stiamo ancora valutando cosa dovremmo fare, visto che è una decisione importante che definirà il nostro successo nel medio termine. Se prendiamo la decisione sbagliata potremmo essere vincenti a breve termine ma non a lungo termine. E siamo nella posizione rassicurante di poter aspettare". Insomma, Boullier dice e non dice, ma è chiaro che Alonso corrisponde perfettamente al profilo di top driver con un mix di entusiasmo e esperienza che cercano a Woking.

Wolff: Alonso a Le Mans – Intanto Toto Wolff sembra voler allontanare la prospettiva di un Alonso in Mercedes in un futuro a medio termine. Il team principal delle Frecce d'Argento è convinto sì che lo spagnolo possa accettare di passare in McLaren solo in presenza di una clausola con cui liberarsi, ma introduce un'altra possibile alternativa per lo spagnolo. "Potrebbe staccarsi per un anno dalla Formula 1 e partecipare alle Le Mans Series, dove quest'anno ha gareggiato Mark Webber". Parole che sembrano comunque studiate per non creare alcun tipo di squilibrio interno con Hamilton e Rosberg separati da 17 punti a tre gare dalla fine del Mondiale.

Sponsor qatarioti – L'ultima variabile arriva dal Qatar, da quegli investitori che non hanno raggiunto l'accordo per finanziare la squadra di ciclismo che Alonso avrebbe voluto creare, coinvolgendo anche il capitano della nazionale Paolo Bettini. "Loro controllano i nostri prossimi progetti sui quali siamo molto entusiasti" diceva la scorsa settimana. "Per loro non era il momento giusto per creare il team e ci sarà un altro progetto entusiasmante che sarà annunciato in 7-10 giorni e seguiremo i loro desideri". I 7-10 giorni sono quasi scaduti. Quando questo nuovo progetto sarà annunciato, probabilmente si capirà un po' meglio in che direzione sta guardando Fernando Alonso per il suo futuro.

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