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Assen, Marquez non accetta la sconfitta: “Mi sento il vincitore morale della gara”

Lo spagnolo della Honda Repsol battuto nel corpo a corpo contro Rossi dopo il contatto all’ultima curva: “Oggi ne ho imparata un’altra, importante tornare sul podio ma avrei preferito vincere”.
A cura di Valeria Aiello
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È una sconfitta difficile da digerire quella del GP d’Olanda per Marc Marquez: lo spagnolo della Honda non ha mai perso il contatto con Valentino Rossi in gara e all’ultima chicane che immette sul traguardo ha tentato una manovra al limite, infilandosi all’interno della curva: inevitabile la carenata tra i due, con il pluricampione pesarese costretto a tagliare attraverso il ghiaione, transitando per primo al traguardo. Proprio questo non è andato giù allo spagnolo della Honda che reputa la manovra di Rossi un vantaggio.

Sono contento di essere tornato sul podio ma mi sento il vincitore morale – dice Marquez. “Ho fatto un ultimo giro davvero molto buono: ho iniziato che ero indietro di 4 decimi e ho recuperato. Poi all’ultima chicane ci siamo toccati, ma ero già abbastanza dentro: l’ultima curva io poi almeno l'ho fatta tutta dentro alla pista, mentre Valentino è andato dritto”.

D’altra parte, per Marquez il traguardo di Assen è il primo dopo le battute di arresto del Mugello e Catalunya, che permettono allo spagnolo di recuperare in classifica iridata, balzando in quarta piazza alle spalle di Iannone, a 56 punti di ritardo da Rossi, leader del mondiale.

C’è sempre tanto da imparare da lui, che ha sfruttato la sua tanta esperienza, ed oggi ne ho imparata un'altra. Sicuramente la cosa importante è che siamo tornati a lottare per la vittoria”.

La scelta dello spagnolo di tornare a montare sula sua RC213V il telaio 2014 si è mostrata vincente in Olanda nonostante il circuito fosse più favorevole alle Yamaha, consentendo al Cabroncito di correre meno rischi in gara.

Sono felice di essere riuscito a lottare con Valentino su un circuito che era favorevole alla Yamaha. Adesso vediamo come andrà in Germania, ma Lorenzo è arrivato lontano parecchi secondi e anche questo è importante. Sapevo che ci sarebbe voluta un po’ di calma, che la gara era lungaAvrei potuto spingere un po’ in più ma sapendo di essere reduce da due zeri ho deciso di fare una gara più tranquilla”.

Infine sul confronto con la Yamaha, tallonata per quasi tutta la gara, a parte le poche tornate in cui lo spagnolo ha tenuto le ruote davanti al pesarese, Marquez conclude:

Come grip al posteriore loro sono ancora davanti, ma noi con il telaio vecchio siamo tornati ad essere competitivi in staccata e questo è molto importante, perché è sempre stato uno dei nostri punti di forza. Si tratta di un bel passo avanti, ma lavoreremo ancora per essere più competitivi”.

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