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Auto elettriche o inquinanti, ecco i modelli soggetti a incentivo e quelli che verranno tassati

Dal 1° gennaio 2019 arriverà il sistema bonus/malus che premia gli automobilisti che acquisteranno i modelli elettrici o ibride e penalizza coloro che sceglieranno di puntare sui veicoli più inquinanti: ecco una guida dei modelli che potranno beneficiare dell’incentivo e quelli, invece, che saranno tassati.
A cura di Matteo Vana
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Il mondo delle auto è pronto a cambiare in maniera radicale: nella legge di bilancio, infatti, è stato inserito un sistema bonus malus che, in base alle emissioni di Co2, garantirà agli automobilisti che acquisteranno una nuova vettura incentivi o tasse. La novità arriva con un emendamento approvato dalla commissione bilancio della Camera; dal 1° gennaio 2019, quindi, ci sarà un‘imposta crescente – da un minimo di 150 fino a 3.000 euro – qualora si acquistasse una delle auto considerate più inquinanti mentre si avrà diritto a un incentivo  – da 1500 fino a 6000 euro – nel caso in cui si decidesse di puntare su un veicolo ibrido o elettrico.

City car e segmento B le meno penalizzate

Rimane ancora da stabilire il metodo di calcolo delle emissioni di Co2 che possono essere misurate sia con il vecchio ciclo di omologazione Nedc sia col nuovo Wltp – eseguito in laboratorio ma in condizioni più reali con accelerazioni e velocità superiori – ma per molte delle auto di segmento A, ossia le cosiddette piccole o city car, non cambierà quasi nulla: come riportato dal Sole 24 Ore, infatti, questo tipo di veicoli emette un basso quantitativo di Co2, compreso tra i 90 e i 110 grammi/chilometro. Modelli come Citroen C1, Ford Ka+ a gasolio, Opel Karl, Peugeot 108, Seat Ibiza, Toyota Aygo, Volkswagen Up! – solo per citarne alcuni – non saranno quindi toccati dal provvedimento. Piccole penalità, invece, riguarderanno i modelli di segmento B con le versioni più diffuse che rientrano ancora nella zona neutra, ma con quelle di punta, nella maggior parte dei casi a benzina, che dovranno fare i conti con lievi penalizzazioni sforando i 110 g/km ma rimanendo entro i 120. È questo il caso di Audi A1, Citroen C3, Ford Ka+, Ford Fiesta, Hyundai i10, Kia Rio, Mazda2, Mini tre porte, Opel Adam, Peugeot 208, Renault Twingo, Renault Clio, Skoda Fabia e Toyota Yaris che si vedranno applicare una tassa di 150 euro. Tra la stessa cifra e i 300 euro, invece, modelli come Dacia Sandero, le Fiat Panda, le Fiat 500 (tranne la poco diffusa Twin Air), Hyundai i20, Kia Picanto, Lancia Y e Opel Corsa, ma per alcuni di questi è disponibile la versione a gas che consentirebbe di aggirare l'ostacolo.

Fiat Panda / Fca
Fiat Panda / Fca

Medie e SUV pagheranno di più

Salendo con le dimensioni, però, sarà difficile non incappare nella nuova tassa: le segmento C, nelle quali rientrano le medie, salvo rare eccezioni come l'Alfa Romeo Giulietta, le versioni di punta dell'Audi A3 e della Bmw Serie 1 nelle versioni a gasolio che sono esenti dalla sovrattassa o arrivano al massimo a 300 euro, tutte le altre sono considerate come molto inquinanti arrivando fino ai 1.500-2.000 euro. Ancora più complicato il discorso per le berline a meno che non si punti sulle versioni meno potenti tra quelle a gasolio come Audi A4 e Mercedes Classe C, ma comunque soggette alla nuova tassa così come tutte le Alfa Romeo Giulia – minimo 300 euro -, Bmw Serie 3 e Volkswagen Passat station wagon alle quali verrà applicato un malus da 150 euro. Chi continuerà a preferire SUV o crossover, con il nuovo meccanismo, arriverà a pagare 100-150 euro per i modelli come la Renault Captur, 400/500 euro per la Opel Mokka e l'Alfa Romeo Stelvio fino ad arrivare ai 2.500 fissi della Land Rover Discovery.

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Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio.

I modelli che hanno diritto all'incentivo

Per quanto riguarda il discorso legato agli incentivi, invece, saranno soprattutto le elettriche a beneficiarne con il massimo disponibile, ossia 6000 euro, che spetterà a coloro che sceglieranno un modello a zero emissioni tra quelli presenti attualmente sul mercato come le utilitarie come Smart, Citroen C Zero, Peugeot iOn, Nissan Leaf e Renault Zoe a medie e crossover come la Volkswagen e-Golf e la Hyundai Kona e a modelli di lusso come le Tesla e la nuovissima Audi e-Tron. Molte di più, invece, le ibride plug-in alle quali spetterà il bonus di 3000 euro come la Hyundai Ioniq – che però nella versione classica non prenderà nessun incentivo – Mini Countryman, Porsche Panamera 2.9 Hybrid, Toyota Prius e Volvo V60. La Range Rover, sforando i 70 g/km, avrà diritto a 1.500 euro così come la  Toyota C-Hr ibrida, come quasi tutte le Yaris e le Auris a propulsione mista.

Nissan Leaf
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