Bottas omaggia Hakkinen, casco speciale per celebrare i 20 anni dalla vittoria a Monaco
La Finlandia è una delle nazioni che ha regalato più talenti al mondo della Formula 1: non sono molti, infatti, i Paesi che possono vantarsi di aver vinto, con ben tre diversi piloti, il titolo di campione del mondo. Il primo fu Keke Rosberg – che ha girato in pista a Monte Carlo con il figlio Nico in un evento nel quale i due si sono cimentati in un paio di giri con le rispettive monoposto iridate – nel 1982, poi fu la volta di Mika Hakkinen che alzò il trofeo per due stagioni consecutive, nel 1998 e nel 1999, e infine toccò a Kimi Raikkonen, campione nel 2007 con la Ferrari.
Casco speciale per celebrare la vittoria nel Principato
Tra chi spera di emulare le gesta dei suoi illustri predecessori c'è senza dubbio Valtteri Bottas; il pilota Mercedes non perde occasione per mostrare con orgoglio le proprie origini e, anche nel weekend del GP di Monaco, appuntamento speciale per molti piloti, ha voluto rendere omaggio a uno dei campioni che hanno fatto la storia della Finlandia e della Formula 1 come Mika Hakkinen. Bottas, infatti, è sceso in pista con un casco celebrativo della storica livrea del connazionale che, come spiegato dall'ex Williams, esattamente 20 anni coglieva nel Principato la sua unica vittoria che contribuì a fargli conquistare lo scettro di campione del mondo: "Ha vinto qui esattamente 20 anni fa e in quella stagione ha conquistato anche il titolo. Volevo rendergli omaggio. Lo rispetto come pilota, come uomo e mi è sempre piaciuta la sua livrea" ha fatto sapere in un video postato su Twitter.
Un gesto per rendere omaggio al più grande interprete della velocità finlandese in Formula 1. I due sono legati da una profonda amicizia tanto che fu proprio il pilota della Mercedes a guidare la slitta sulla quale arrivò l'ex pilota McLaren al proprio matrimonio. Hakkinen, infatti, riuscì a portare a casa il titolo mondiale per due stagioni consecutive battendo niente di meno che Sua Maestà Michael Schumacher sia nel 1998, quando riuscì a precederlo di 14 punti, sia nel 1999, stagione in cui il tedesco si fratturò tibia e perone lasciando il finlandese a lottare con Eddie Irvine, battuto per due soli punti dopo il successo nel Gp del Giappone.
