Code in autostrada, ecco la prova che spiega perché si formano

Le vacanze estive sono ormai arrivate e circa 24 milioni di automobilisti sono pronti a mettersi al volante per raggiungere le mete di villeggiatura: un numero elevato che, soprattutto nei giorni da "bollino nero" giorni da "bollino nero" creeranno per forza code e disagi che possono trasformare un viaggio di piacere in un vero e proprio incubo. Proprio il fenomeno delle code in autostrada è stato studiato dai ricercatori della Vanderbilt University del Tennessee, grazie all'aiuto della Ford, che hanno finalmente effettuato la prova che spiega il perché si formano.
Sono le frenate improvvise a causare le code
Sorpassi a destra, mancanza della distanza di sicurezza dal veicolo che ci precede e frenate improvvise possono portare alla creazione di code: questo fenomeno è noto come "teoria dell'onda" dove quella che sembra una cosa da nulla può portare alla paralisi del traffico. Ora i ricercatori, usando una gigantesca pista di prova e 36 auto con tecnologia di frenata automatica che hanno effettuato lo stesso percorso prima con piloti che hanno dovuto frenare e accelerare manualmente il veicolo, poi in modo automatico, hanno dimostrato che le code si formano fondamentalmente a causa di frenate improvvise da parte dei conducenti.
"Durante i mesi estivi, come presenze spettrali, si materializzano gli inspiegabili rallentamenti sulle strade, che sembrano svilupparsi, apparentemente, dal nulla. Questi intoppi stradali sono molto spesso causati da fattori umani, come congestioni di più automobili dovute alla guida distratta, alle cattive abitudini, a tempi di reazione rallentati o a frenate inutili. Quando un conducente sfiora i freni, può verificarsi una reazione a catena che porta anche i conducenti delle automobili che seguono a frenare, causando, in questo modo, l’arresto del flusso di traffico" hanno spiegato i ricercatori. Dall'esperimento, infatti, è risultato decisivo l’Adaptive Cruise Control (ACC), il sistema che mantiene la distanza di sicurezza dai veicoli rallentando o accelerando automaticamente il veicolo, che ha evitato la formazione delle code. Anche nel caso di un solo veicolo su tre con ACC attivo, il test ha prodotto, comunque, vantaggi rilevanti. Un sistema, quello dell'Adaptive Cruise Control, che potrebbe aiutare a prevenire o ridurre gli effetti di oltre il 5% degli incidenti autostradali e salvare i conducenti dal passare oltre 3 milioni di ore l'anno bloccati nel traffico.