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Dani Pedrosa nominato Leggenda della MotoGP prima del ritiro: “Mi mancherà la sensazione del podio”

Il veterano della Honda che a Valencia lascia il Motomondiale dopo 18 stagioni, entra nella Hall of Fame del mondiale. È la prima volta che un pilota è insignito della massima onorificenza prima del ritiro.
A cura di Valeria Aiello
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Il presidente della Fim Vito Ippolito e il ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta nominano Dani Pedrosa Leggenda della MotoGP / MotoGP.com
Il presidente della Fim Vito Ippolito e il ceo di Dorna Carmelo Ezpeleta nominano Dani Pedrosa Leggenda della MotoGP / MotoGP.com

Dani Pedrosa è già una Leggenda della MotoGP. Alla vigilia del Gp di Valencia, gara finale della stagione e l’ultima prima del suo addio alle corse, il veterano della Honda è stato insignito della massima onorificenza delle due ruote. È la prima volta che un pilota entra a far parte della Hall of Fame del Motomondiale prima del ritiro. Il nome di Pedrosa va così ad affiancare quello di altri 28 grandi che hanno fatto la storia del motociclismo, diventando l’ultimo in ordine di tempo ad essere onorato per la sua carriera dopo Giacomo Agostini, Mick Doohan, Geoff Duke, Wayne Gardner, Mike Hailwood, Daijiro Kato, Eddie Lawson, Anton Mang, Angel Nieto, Wayne Rainey, Phil Read, Jim Redman, Kenny Roberts, Jarno Saarinen, Kevin Schwantz, Barry Sheene, Marco Simoncelli, Freddie Spencer, Casey Stoner, John Surtees, Carlo Ubbiali, Alex Crivillé, Kork Ballington, Franco Uncini, Marco Lucchinelli, Nicky Hayden, Kenny Roberts Jr e Randy Mamola.

Leggenda della MotoGp prima del ritiro

Classe 1985, Pedrosa lascia il Motomondiale dopo 18 stagioni, nelle quali ha conquistato tre titoli iridati, uno in 125 e due in 250, e almeno 54 vittorie di cui 31 in MotoGP, oltre al primato di stagioni consecutive con almeno un trionfo, 16 stagioni, record assoluto strappato lo scorso anno dalle mani di Valentino Rossi (15 stagioni), sebbene quest’anno non sia ancora salito sul podio. In ogni caso, traguardi che il #26 ha detto che non si sarebbe mai immaginato di tagliare prima di entrare nel mondiale.

È un momento emozionante perché non mi aspettavo tutto questo ed è strano adesso essere qui – ha detto Pedrosa durante la cerimonia a Cheste – Ho avuto molto supporto dai tifosi e dalle persone del paddock. La MotoGp mi ha dato molto, ma anche io credo di aver dato qualcosa a questo mondo. Il momento più bello? È stato quando ho vinto il primo campionato, la realizzazione di un sogno. È in quel momento che vengono fuori tutte le emozioni da quando hai iniziato. La prima gara, la prima vittoria sono esperienze uniche, ma vincere il mondiale è qualcosa di incredibile”.

“Mi mancherà la sensazione del podio”

Pedrosa non lascerà del tutto le corse ma continuerà a vestire i panni del pilota collaudatore per KTM nelle prossime due stagioni. Ma, ha ammesso, che qualcosa gli mancherà: “Mi mancherà quello provi quando sali sul podio o quando vinci una gara. La sensazione del successo che ti premia dopo sacrifici e allenamenti. Credo che questa sarà la cosa che mi mancherà di più”. Quando poi gli è stato chiesto se i risultati di questa stagione hanno influito sulla decisione di appendere il casco al chiodo, Pedrosa ha spiegato che già in passato aveva pensato di smettere: “In passato ho avuto dei momenti difficili e, a volte, è difficile riuscire a ritrovare le motivazioni in quelle condizioni. La prima volta che ho pensato al ritiro è stato nel 2011, dopo l’incidente del 2010 dal quale non ero riuscito a recuperare bene. Poi, quando cominciai a sentirmi meglio in moto, ho avuto un’altra caduta e tutto è ricominciato dall’inizio. Come vivrò questo weekend? Questa ultima gara è come se non fosse reale. Vorrei fermare il tempo, ma il tempo continua andare avanti. È strano, è come se non stesse accadendo ma credo che mi renderò conto di tutto quando sarà finita”.

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