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Ecclestone contro l’abolizione delle grid girls: “Erano parte dello show”

L’ormai ex numero della Formula 1 si dice contrario alla decisione presa da Liberty Media: “Non riesco a capire cosa ci possa essere di offensivo nell’avere una bella ragazza con in mano il numero di una macchina affianco ad un pilota”.
A cura di Matteo Vana
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La Formula 1 ha deciso di dire addio alle ombrelline: i nuovi proprietari di Liberty Media, arrivati lo scorso anno al posto di Bernie Ecclestone, hanno deciso che le grid girls, figura storica delle corse motoristiche non sono la presenza delle ragazze al fianco dei piloti prima del via non è "in linea con i valori del nostro marchio e chiaramente in contrasto con le regole di base della società moderna".

Bernie Ecclestone - Getty images
Bernie Ecclestone – Getty images

Ecclestone contrario al provvedimento

Una decisione che ha spiazzato molti visti anche i segnali di apertura alle presenza delle ombrelline fatte registrare nelle settimane precedenti. Dal 2018, però, non saranno più loro ad accompagnare i protagonisti prima della partenza; un provvedimento che ha fatto storcere la bocca a parecchi tra i quali anche Bernie Ecclestone: l'ex numero uno della Formula 1, infatti, non ha mai risparmiato critiche ai nuovi proprietari, rei secondo lui, di aver trasformato un albergo da 5 stelle come il circus in un McDonald's. Anche stavolta Mister E ha voluto ribadire la sua contrarietà all'operato di Liberty Media:

Le ragazze facevano parte dello show e gli spettatori apprezzavano il glamour. Ecco perché a mio avviso dovrebbero continuare ad esserci. Nessuno si è mai posto il problema. Ai piloti piacevano così come ai fan. Non riesco a capire cosa ci possa essere di offensivo nell'avere una bella ragazza con in mano il numero di una macchina affianco ad un pilota – ha affermato in una intervista rilasciata al Sun -. Pensavo ci fossimo dimenticati delle donne che non potevano fare i lavori da uomini, credevo fossimo tutti uguali.

Anche le ragazze si lamentano

Bernie Ecclestone, però, non è l'unico ad essere contrario al provvedimento varato da Liberty Media. Anche le grid girls, infatti, non sono soddisfatte della mossa. Una di loro, Charlotte Gash, intervistata da BBC Radio, ha dichiarato di essere disgustata per il provvedimento e ha aggiunto: "La Formula 1 ha ceduto alla minoranza per essere politicamente corretta. Sono una delle fortunate che non aveva questo come unica entrata ma per altre ragazze invece era l'unica fonte di reddito. Alcune sono lì per apparire in griglia ma il mio ruolo era diverso, interagire con la folla, pubblicità e sponsor. Noi amiamo fare questo e non vogliamo che ci venga portato via". La decisione dei nuovi proprietari a stelle e strisce sta facendo discutere più del previsto e le polemiche potrebbero non essere ancora finite.

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