Ecotassa auto, Fca la più penalizzata: ecco i modelli che saranno avvantaggiati e quelli sfavoriti
Il sistema bonus/malus varato dal Governo, approvato nella legge di bilancio 2019, è ormai realtà: dal prossimo 1 marzo, infatti, tutti gli automobilisti che decideranno di acquistare un'auto ibrida o elettrica avranno diritto, dando indietro un veicolo da rottamare, all'incentivo di 6mila euro per le auto che consumano tra 0 e 20 CO2 g/km e di 2.500 euro per quelle che producono da 21 a 70 grammi CO2 g/km. Di contro, però, chi deciderà di acquistare una vettura che supera la soglia dei 160 C02g/km sarà costretto a pagare una tassa che può arrivare fino a 2500 euro.
I modelli più penalizzati
Un sistema che avrà delle ricadute non solo sulle scelte degli automobilisti, ma soprattutto sul mercato con alcuni veicoli che saranno penalizzati mentre altri ne trarranno giovamento. A tracciare un bilancio è la Fim-Cisl, la Federazione Italiana Metalmeccanici della Cisl. Tra i primi ci sono le auto di Fca: al gruppo italo-americano, infatti, appartengono ben 17 modelli tra i quali Maserati come Ghibli B, 4p D, GT, Gran Cabrio B, Ghibli D, Levante, GT D e Gran Cabrio D, ai quali si aggiungono Renegade 2000 D e Renagate 16 MJT, 500X 2000 diesel, Giulietta 1,4 B, Giulia 2,0 B e Stelvio B, Ducato B e Fiat Panda 1.2 Easy. Tra questi spicca proprio la Panda, la regina del mercato tanto che Marco Bentivogli, segretario generale, sottolinea come l'auto in questione "sarà gravata da 300 euro di ecotassa".
Le auto che beneficeranno del bonus
Tra quelli che invece saranno avvantaggiati dal provvedimento ci sono elettriche e ibride. Nel caso delle vetture alimentate esclusivamente a batteria compaiono due modelli Citroen come C-Zero ed E-Mehari, le Hyundai Ioniq e Nuova Kona, le Nissan Leaf ed Evalia, le due Pegeout iON e Tepee e le Volkswagen eGolf ed eIP. Tra le case che invece possono vantare un modello a listino ci sono Smart Eq for-two , Bmw i3, Kia Soul, Mitsubishi i Miev, Renault Zoe e Porshe Cayenne E-Hybrid. Meglio di tutti fa Tesla con la casa americana che producendo tutti modelli elettrici è quella che avrà i maggiori vantaggi. Per quanto riguarda le ibride, invece, è Kia ad avere i benefici maggiori con ben tre modelli (Niro Phev, Optima, Optima SW) che avranno diritto al bonus con Bmw a quota due così come Toyota. Uno solo, invece, per Mini con Countryman, Hyundai con Ioniq, Mercedes con GLC e Mitsubishi con Outlander.
L'allarme del segretario Bentivogli
A lanciare l'allarme riguardo il provvedimento che dal 1 marzo 2019 entrerà ufficialmente in vigore è stato il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli: "Se il governo se vuole veramente fare il bene del Paese deve immediatamente ritornare sui propri passi, rivedere il provvedimento e pensare ad un piano di investimenti mirato per la necessaria infrastruttura legata alla cambiamento tecnologico che è destinato a rivoluzionare il mondo della mobilità individuale e su cui non possiamo permetterci, come settimo Paese industrializzato al mondo, di stare fuori facendo regali ad altri paesi", ha sottolineato. Parole che pongono l'accento sul rischio di far del male proprio al gruppo Fca favorendo i marchi stranieri: "Cosi si rischia di regalare ad altri lavoro e industria. Se c’è un sovranismo da sostenere è quello relativo alla fine della mortificazione della propria sovranità industriale che invece al momento si risolve, basta vedere nelle tabelle delle penalizzazioni in “prima le straniere”. Proprio in un momento in cui abbiamo convinto Fca a investire 5 miliardi di euro sull'auto elettrica. Il Governo con l'ecotassa, che però all'ambiente non darà giovamento, ha cambiato i presupposti su cui era stato costruito, tra l’altro non risolvendo i problemi ambientali, ma favorendo solo i produttori esteri, altro che sovranismo" ha concluso.