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Elkann chiarisce: “Nessun dissapore tra Arrivabene e Binotto”

Il numero uno della Rossa: “La nomina di Mattia Binotto a team principal non rappresenta un ribaltone nella gestione sportiva e non nasce da presunti dissapori interni al team, ma poggia le sue basi proprio su quanto è stato fatto negli ultimi anni, in una linea di continuità che mira all’evoluzione, non certo alla rottura rispetto al passato”, ha chiarito.
A cura di Matteo Vana
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Il presidente e ad di Exor, John Elkan, e Piero Ferrari
Il presidente e ad di Exor, John Elkan, e Piero Ferrari

Nessun ribaltone in casa Ferrari, l'avvicendamento tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto non è dovuto a presunti dissapori tra i due, ma semplicemente a un percorso che mira all'evoluzione della scuderia italiana che ha come obiettivo quello di tornare a vincere già in questo 2019. Ci tiene a precisarlo John Elkann, il presidente della Rossa, che ha inviato una lettera aperta alla Gazzetta dello Sport in cui ha voluto chiarire la sua posizione in merito alle ultime vicende che hanno riguardato i vertici della Ferrari.

Il chiarimento del presidente Ferrari

Tante le voci che si sono susseguite nelle ultime settimane con il cambio al vertice improvviso e la scelta di promuovere Binotto nel ruolo che per quattro anni era stato del manager bresciano. Dietro la scelta, però, non ci sono malumori interni al team o lotte tra due dei personaggi di spicco della nuova Ferrari, come specificato dal numero uno del Cavallino.

Ritengo doveroso chiarire alcuni punti, a beneficio dei lettori e nel rispetto della verità dei fatti. La nomina di Mattia Binotto a Team Principal della Scuderia Ferrari – ha chiarito Elkann – non rappresenta un ribaltone nella gestione sportiva e non nasce da presunti dissapori interni al team: al contrario è una scelta decisa dalla Società di comune accordo con Maurizio Arrivabene, che nei 4 anni di impegno in quella posizione ha lavorato instancabilmente per riportare la Scuderia ai livelli di competitività che merita. Il lavoro di Mattia, che è già iniziato in previsione della stagione che sta per aprirsi, poggia le sue basi proprio su quanto è stato fatto negli ultimi anni, in una linea di continuità che mira all'evoluzione, non certo alla rottura rispetto al passato

Più in generale – ha concluso Elkann – respingo qualunque voce o fantasia che ipotizza ritorni al passato e ulteriori cambi nella nostra struttura. Il mio impegno per assicurare stabilità e concentrazione alla Ferrari è totale, cosi come lo è quello dell’AD Louis Camilleri: insieme, e con il contributo di tutte le donne e gli uomini della Ferrari, raggiungeremo i traguardi che abbiamo presentato pubblicamente pochi mesi fa da Maranello. Ai nostri clienti e ai nostri tifosi in tutto il mondo garantiamo massima determinazione e responsabilità: lo stesso pretendiamo da chi vivrà e racconterà le tappe di questo nostro viaggio entusiasmante.

Parole che mettono fine alle voci su presunte faide interne e che servono a compattare l'ambiente in vista della nuova stagione che sta per iniziare: il prossimo 15 febbraio la nuova Ferrari verrà ufficialmente svelata al mondo con la presentazione ufficiale, il 18 cominceranno i test sulla pista di Barcellona. Da quel momento in poi si inizierà a fare sul serio e non ci sarà più spazio per le chiacchiere; la Rossa è decisa a tornare ai fasti di un tempo, è questo l'obiettivo di John Elkann per il 2019.

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