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F1, Alonso e quei guai alla power unit: “A Silverstone un’altra volta ultimi”

Lo ha rivelato l’asturiano prima di lasciare il Red Bull Ring: “Domenica prossima monteremo la ‘Spec 3’ del motore Honda, quindi saremo penalizzati in griglia”. E sul vociferato ritorno in Ferrari: “Fino a settembre non penserò a nulla di definitivo”.
A cura di Valeria Aiello
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Fernando Alonso / Gettyimages
Fernando Alonso / Gettyimages

Nemmeno la prima curva e Fernando Alonso ha dovuto dire addio al suo GP d’Austria, incolpevolmente tamponato dalla Toro Rosso di Daniil Kvyat che, sbagliata la prima staccata, ha innescato la carambola in cui è stato coinvolta anche la Red Bull di Max Verstappen. “Non si può giocare a bowling” sono state le parole di Alonso alla radio, prima di tornare al box. “È stato un peccato, non abbiamo potuto nulla” ha poi riassunto. “È andata bene come è andata, alla partenza Carlos e Verstappen è sembrato avessero problemi e li ho superati, ma quando siamo arrivati alla prima curva ci siamo toccati, rovinando la gara. Sono cose che succedono quando si lotta indietro nel gruppo”.

Alonso: "A Silverstone un’altra volta ultimi"

Ma l’incidente l’incidente dopo la partenza non è stata la sola nota negativa del fine settimana al Red Bull Ring. In seguito a un problema di affidabilità della nuova power unit Honda, la cosiddetta ‘Spec 3’, nella serata di venerdì gli uomini della McLaren erano stati costretti a tornare alla seconda specifica del propulsore sulla monoposto dell’asturiano. Il problema era stato causato dalla MGU-H che aveva ceduto in una delle sue componenti, nello specifico in un cuscinetto che, se sostituito, in Austria avrebbe portato a una penalità in griglia. Sanzione rimandata di una settimana, come rivelato dallo stesso Alonso, prima di lasciare l’Austria.

A Silverstone avremo a disposizione la terza specifica (del motore Honda 2017, ndr) quindi partiremo ultimi – ha dichiarato Alonso ad As – Per questo saremo penalizzati. Ci toccherà una gara difficile, ma non è niente di nuovo”

Infine, impossibile non parlare del vociferato suo ritorno in Ferrari dopo anche le parole di Sergio Marchionne (“Può darsi che abbia avuto questo desiderio ma non ha riscontrato lo stesso desiderio da parte nostra”). Alla domanda sulla dichiarazione del presidente del Cavallino, l’asturiano ha optato per una risposta alquanto diplomatica: “Fino a settembre non penserò a nulla di definitivo. Ferrari e Mercedes sono in lotta per il titolo con i loro primi piloti e penso che sia normale che la priorità sia la stabilità. Speriamo che la Ferrari quest’anno riesca a vincere, ha un piccolo vantaggio e speriamo riesca a gestirlo bene”.

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