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F1 2015, Ecclestone e il trucco del GP Corea

Bernie Ecclestone inserisce anche il GP di Corea nel calendario 2015. Nemmeno gli organizzatori però ne sapevano nulla. E se fosse solo un escamotage per non ridurre la dotazione di motori alle squadre?
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Due riforme annunciate e una mossa a sorpresa, proprio per tutti. Il World Motor Sport Council ha cancellato i punti doppi all'ultima gara, ha approvato la safety car virtuale e reintrodotto in calendario il GP di Corea. E questo proprio non se l'aspettava nessuno. Nemmeno gli organizzatori della corsa, che si è disputata dal 2010 al 2013 sul circuito di Yeongnam. "Non siamo stati avvertiti. La Fia ha fatto l'annuncio nonostante avessimo denunciato le nostre difficoltà ad ospitare la gara il prossimo anno", ha spiegato un componente coreano del comitato organizzatore sotto la copertura dell'anonimato.

Un GP contrastato – Il GP a Yeongnam si è disputato dal 2010 al 2013 tra mille difficoltà tecniche. Già l'edizione inaugurale sembra in dubbio, anche le tensioni politiche fra la Corea del Nord e la Corea del Sud, sfociate nell'affondamento della Choenan. Ma l'ispezione definitiva di Charlie Whiting porta al via libera. Le scuderie comunque si lamentano per lo stato dell'asfalto e per la difficoltà di raggiungere il circuito, che dista 370 chilometri da Seoul.

Troppe tasse – Già a fine 2011 il futuro del GP pare ormai segnato. Won-Hwa Park, il promoter dell'evento, segnala a Ecclestone una serie di problemi finanziari, legati principalmente alle tasse da pagare per ospitare il GP. Imposte che, secondo gli organizzatori, per il 2011 ammontano a 40 milioni, pari ai due terzi dei costi complessivi sostenuti per ospitare l'evento (60 milioni), a fronte dei soli 18 milioni guadagnati dalla sempre modesta vendita dei biglietti. Gli organizzatori, che non possono contare sul sostegno economico del governo, hanno perso in quattro anni 170 milioni di dollari, e non sono più riusciti a far fronte alle spese. Perciò, nonostante il contratto vada in scadenza nel 2016, con un'opzione di rinnovo per altri cinque anni che non sarà prevedibilmente esercitata, il GP è stato cancellato dal calendario di quest'anno e reintrodotto provvisoriamente per il 3 maggio 2015, ultima prova prima del GP di Spagna e dell'estate in Europa.

4 GP in 5 settimane – I piloti, che si sono lamentati del back-to-back Singapore-Giappone a settembre, potrebbero così ritrovarsi a correre 4 gare in 5 settimane tra aprile e maggio con l'eventuale GP di Corea a seguire Cina (12 aprile), Bahrain (il 19) e prima di volare a Barcellona. Ma il GP si farà?

Si farà? – Senza finanziamenti da parte del governo della provincia del Jeolla Meridionale, sono i contribuenti locali ad aver finanziato negli anni l'organizzazione della corsa. E molti di loro non vedono di buon occhio un evento così sfarzoso e costoso. Ma ogni tentativo di rinegoziare le condizioni del contratto con Bernie Ecclestone non hanno prodotto risultati. Al momento la data è ancora sub-judice, con la possibilità che si corra su un circuito cittadino a Seoul, magari in notturna.

Trucchi – Ecclestone non abbandona certo facilmente l'idea di portare o riportare la Formula 1 in nuovi mercati: nel 2015 si torna in Messico, nel 2016 si arriva in Azerbaijan e si parla ancora di correre a Las Vegas, in Kazakhstan, in Qatar, in Grecia, in India. Ma nella decisione di reintegrare il GP di Corea si nasconde un'altra esigenza. È più che altro un trucco per far rientrare dalla finestra quello che è stato appena fatto uscire dalla porta. La risposta nell'articolo 28.4 del regolamento sportivo del 2015. “Ogni pilota” si legge, “potrà usare non più di quattro power unit durante un campionato del mondo”, ovvero una un meno delle cinque a disposizione in questa stagione. Una mossa per il contenimento dei costi, che va un po' nella direzione voluta dalle scuderie medio-piccole, con la Caterham che arriverà addirittura a correre anche l'anno prossimo con i motori del 2014. Considerate le polemiche che dividono i top team, con la Ferrari che spinge per la liberalizzazione, la Mercedes disposta a derogare un po' sulla deadline prima del “congelamento” dei motori e la Red Bull che preme per passare ai V6 turbo semplificati dal 2016, ridurre la dotazione dei motori aprirebbe un nuovo fronte dello scontro. Tuttavia, sempre secondo il quarto comma dell'articolo 28, “il numero [massimo di motori a disposizione delle scuderie] può essere aumentato a 5 se le gare in calendario dovessero diventare più di 20”. Ecclestone estrae la Corea dal cilindro e tutto cambia affinché tutto resti com'è.

IL CALENDARIO
15 marzo GP d'Australia
29 marzo GP di Malesia
12 aprile GP di Cina
19 aprile GP del Bahrain
3 maggio GP di Corea (da confermare)
10 maggio GP di Spagna
24 maggio GP di Monaco
7 giugno GP del Canada
21 giugno GP d'Austria
5 luglio GP di Gran Bretagna
19 luglio GP di Germania
26 luglio GP d'Ungheria
23 agosto GP del Belgio
6 settembre GP d'Italia
20 settembre GP di Singapore
27 settembre GP del Giappone
11 ottobre GP di Russia
25 ottobre GP degli Usa
1 novembre GP del Messico
15 novembre GP del Brasile
29 novembre GP di Abu Dhabi

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