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F1, GP Austria: Hamilton, pole thriller. La Ferrari cala l’asso SuperSoft

Rosberg e Vettel arretrano di 5 posizioni. In prima fila, dietro Hamilton, parte Hulkenberg. In seconda Button: la McLaren mai così bene nella nuova era Honda. Le Ferrari partiranno con le Supersoft, le Mercedes con le UltraSoft. Cordoli alti ancora sotto accusa: ko anche Kvyat. Rivelazione Wehrlein: 12mo.
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Il veleno, come si dice, è nella coda. E' l'ultimo giro, a bandiera a scacchi già esposta, che cambia tutto lo scenario della griglia al Red Bull Ring. Hamilton stampa il miglior tempo, 1'07″922, dà più di un secondo e mezzo a tutti e si regala la pole numero 54 in carriera. Dietro ci sarebbe Rosberg, ma ha sostituito il cambio e deve arretrare di 5 posizioni. In prima fila, dunque, partirà la vera rivelazione del weekend, Nico Hulkenberg, che non partiva così avanti dall'epoca della sua unica pole in carriera, a Interlagos nel 2010.

Rivelazione Button – Quarto sarebbe Vettel, che però deve arretrare anche lui. Così in seconda fila, davanti a Raikkonen, partirà l'altra grande sorpresa del sabato speciale, del sabato stiriano, Jenson Button: e per ritrovarlo lì, appena dietro la  prima, bisogna risalire a Sochi 2014. In terza fila, per effetto delle penalizzazioni, Ricciardo e Bottas. Rosberg, che da secondo scala settimo, avrà accanto Verstappen. Vettel, che scivola nono, ritrova Massa a chiudere la top-10. E sarà una bella sfida domani, con le Mercedes che partono con le UltraSoft e le Ferrari che han fatto il tempo di qualifica grazie alle SuperSoft. E saranno rincorse, saranno polemiche per i cordoli troppo alti che hanno portato a quattro rotture delle sospensioni in due giorni di prove.

Ferrari nuova – Sui 51 gradi dell'asfalto della Stiria, la Ferrari dà subito buone sensazioni. Difficile, ancora, capire se sia tutto merito dello step evolutivo che coinvolge, contrariamente a quanto inizialmente filtrato, il 6 cilindri turbo. Anche il nuovo regolamento sulle gomme, i controlli da effettuare non più a pneumatico contato, che dovrebbe porre fine ai trucchi dei freni pre-riscaldati, potrebbe aiutare. Così, con un livello di più vicino al quello effettivo, Pirelli ha abbassato di un PSI la pressione minima di gonfiaggio al posteriore. La gomma ha un'aderenza migliore e la Ferrari, che ha un range piuttosto ristretto per mandare i pneumatici in temperatura, può ceramente beneficiarne in termini di prestazioni anche in qualifica.

Miracolo Mercedes – "La W07 di Nico dovrebbe essere pronta in tempo ma non sarà perfetta, perché quando cambi un retrotreno in due ore è difficile che sia soddisfacente" ammoniva Wolf. Anche alcuni dei meccanici di Hamilton hanno lavorato sulla monoposto del tedesco dopo il botto alla fine delle libere di questa mattina. Una squadra perfetta, in cui ognuno dei meccanici conosce il proprio ruolo e quello di tutti gli altri. Una squadra di cui evidentemente i piloti si fidano ciecamente. Restano comunque sotto accusa i nuovi cordoli, contro cui si è esposto Verstappen, che ha rovinato ala e sospensione ieri, non troppo supportato dai colleghi. La ruota di Rosberg, però, ha iniziato a muoversi molto proprio dopo un salto sul cordolo alla Remus Kurve, poi si sono rotti i bracci della sospensione, prima quello inferiore poi quello superiore. "Una rottura strana" ha ammesso Wolf, "che non si dovrebbe verificare".

Ko anche Kvyat – E lo scenario peggiora quando mancano meno di 2 minuti alla fine della Q1. Dani Kvyat, sempre più sotto pressione e sempre meno capace di invertire una pericolosa rotta negativa, esce alla curva 9. Però la rottura della sua sospensione posteriore è la quarta di questo tipo nel weekend: decisamente troppo per un weekend normale. L'altezza del cordolo esterno, infatti, crea delle vibrazioni eccessive quando la vettura ci passa sopra con la ruota sinistra mentre la destra rimane leggermente più bassa. Le vibrazioni però si trasferiscono da una sospensione all'altra, creano deformazioni al pneumatico e portano alle rotture,

Wehrlein show – Un weekend che per la Toro Rosso si fa nero insieme alla fumata dal motore che forza Sainz alla resa. La vera sorpresa della Q1 è Wehrlein, il tedesco della Manor che ha mostrato progressi notevoli nelle ultime gare, capace addirittura di salire in nona posizione prima della bandiera rossa e centrare la prima qualificazione in Q2 per la scuderia nel 2016. "Il team ha fatto un lavoro straordinario" ha detto Wehrlein, che ha chiuso con il 12mo tempo. "E" il primo weekend che non abbiamo problemi con la temperatura delle gomme in qualifica, e si è visto quanto tempo si possa guadagnare o perdere per questo. Sono molto contento perché ho fatto il tempo in Q2 con le SuperSoft".

Ferrari, colpo a sorpresa – Le Ferrari sono le uniche, fra le scuderie di vertice, che entrano in Q2 con le "rosse", eppure Vettel comunque riesce a girare a 3 decimi da Rosberg che dà sfogo alla potenza della power unit Mercedes soprattutto nel primo e nel terzo settore, mentre Hamilton fa meglio nel tratto centrale, più guidato. E' una scelta  rischiosa. Saranno queste, infatti, le gomme con cui Raikkonen e Vettel partiranno, mescole che hanno rivelato un gap inferiore alle attese rispetto alle UltraSoft, come dimostrano anche i tempi competitivi di Ricciardo, a 2 decimi da Vettel. Per reazione, quasi a copiare la strategia del Cavallino, Hamilton e Rosberg scendono in pista con le SuperSoft. Avere uno dei due piloti penalizzati di cinque posizioni crea una situazione a specchio, una partita a scacchi dalle informazioni necessariamente incomplete. Ma è una reazione tardiva, perché arriva la pioggia a sparigliare destini e fortune. Le Mercedes partiranno con le Ultrasoft e lo scarto nelle strategie sarà l'elemento chiave di tutta la prima parte di gara.

Alonso shock – La pioggia sorprende anche Fernando Alonso, che fissa solo il 14mo tempo e non le manda certo a dire. "Non ho fatto una bella qualifica" ammette. "Poi avevamo gomme usate e invece di solito si montano quelle nuove. Quando lo abbiamo fatto è scesa la pioggia e ci sono state bandiere gialle. Abbiamo vanificato tutto. Strano fare le qualifiche con gomme usate, ma abbiamo fatto così". Entra invece in Q3 Button, per la prima volta da quando è ricominciata la partnership fra McLaren e Honda. All'ultimo respiro, il britannico aggancia l'ultimo posto utile per solo 6 centesimi su Gutierrez. La pista gradualmente si asciuga, i tempi si abbassano, poi saranno solo i chiaroscuri della Stiria a scrivere la storia e ridisegnare i confini del Mondiale.

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