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F1, GP Austria: Show Williams, naufragio Red Bull

Sul Red Bull Ring, Vettel fuori dai primi dieci per la terza volta in stagione. Massa torna in pole dopo 98 gare. Prima fila tutta Williams, la prima in 11 anni. Alonso quarto, ancora difficoltà per Raikkonen.
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Prima fila tutta Williams nel circuito di casa Red Bull. Non succedeva dal 2003. E' rivoluzione in Austria, dopo sette pole targate Mercedes. Massa torna davanti a tutti in griglia dopo 93 gare e riporta la scuderia di Frank Williams in pole dopo due anni, dal GP di Spagna 2012 (allora ci riuscì Maldonado). La 128ma pole di Williams si accompagna al secondo posto di Bottas, primo nelle libere di stamattina. Il tempo del brasiliano, 1.08.752, infrange anche la pole targata Michael Schumacher nel 2003 ma resta comunque lontano dal record assoluto della pista, l'1.08.082 che è valso a Rubens Barrichello la pole nel 2002.

Hamilton sbaglia – Due le notizie delle qualifiche. Da una parte le difficoltà in casa Mercedes, soprattutto di Hamilton, che rovina tutto con due errori in Q3: al primo giro stampa due intermedi record nei primi due settori ma sbaglia alla penultima curva e va oltre la linea bianca esterna per cui il tempo gli viene tolto e all'ultimo, ancora senza tempo, blocca le ruote in frenata ed esce di pista. Partirà in quinta fila, e per Rosberg è una grande occasione per aumentare il divario in classifica e i dubbi del britannico. Dall'altra il naufragio Red Bull nel circuito di casa. Allo Spielberg, sulla pista di proprietà di Dieter Mateschitz, uno dei due azionisti del gruppo, Vettel lamenta problemi alle gomme, rischia addirittura il taglio in Q1, che ha chiuso al 15mo posto, e non entra in Q3 per la terza volta in stagione dopo Australia e Bahrein: nel quadriennio 2010-2013 era accaduto solo in due GP.

Divorzio in Red Bull? – La Red Bull potrebbe anche decidere di divorziare da Renault e di produrre anche la power unit in proprio, in collaborazione con Infiniti. Tramontate sia l'ipotesi di accordo con Volkswagen sia l'idea di un ritorno anticipato in Formula 1 di Honda, che fornirà i motori alle McLaren dall'anno prossimo, la separazione da Renault appariva abbastanza improbabile. Ma le deludenti prestazioni sul circuito di casa hanno fatto nuovamente crescere il malcontento in casa Red Bull che all'inizio della prossima settimana presenterà una relazione sul comportamento del propulsore francese dall'inizio della stagione. Impossibile che possa accordarsi con Ferrari o Mercedes per la fornitura, l'unica soluzione resta la produzione interna. Un'ipotesi non del tutto peregrina anche perché le attuali batterie e i motori elettrici montati sulle vetture di Ricciardo e Vettel sono prodotti in Austria.

Ferrari – La Ferrari ha presentato un pacchetto di innovazioni aerodinamiche, su tutte l'alettone posteriore con il doppio piloncino e un cofano motore molto chiuso. Alonso e Raikkonen scendono in pista con le morbide in Q1. Il finlandese, che continua a non trovare il feeling con la macchina e partirà ottavo, ha avuto ancora problemi, è stato costretto a scendere in pista con le super-soft alla fine della Q1 per abbassare il suo tempo ed evitare il taglio, ed è entrato in Q3 davvero per il rotto della cuffia girando sull'1'9″6. Alonso, che da 35 gare manca l'appuntamento con la prima fila, si è lamentato di un po' di sovrasterzo all'ultima curva, ma non ha cambiato l'assetto a medio carico. Il quarto posto gli permette comunque di guardare con un po' di ottimismo alla gara, anche considerati i tempi molto competitivi di ieri sul passo gara. La Ferrari adesso deve concentrarsi già sul 2015. Del futuro della Ferrari e della F1 ha parlato Mattiacci alla Nbc. “Secondo me la Formula 1 dovrebbe concentrarsi allo stesso tempo su come attrarre un pubblico più ampio, perché penso che questo sport abbia un grande potenziale. Quindi la riduzione dei costi dovrebbe essere considerata da un punto di vista più ampio e complesso: come rendere questo prodotto più attraente, come attrarre più sponsor. Certo, stiamo lavorando molto duramente per vedere dove si possono ridurre i costi, mi piacerebbe lavorare ancora di più per vedere dove possiamo aumentare l’interesse di una più ampia audience”. In vista del consiglio della Fia del 30 giugno, che vaglierà le proposte di cambiamenti regolamentari, il team principal della scuderia di Maranello ha ribadito la necessità di non guardare solo agli aspetti economico-finanziari: “Mi piacerebbe vedere una maggior impegno verso il pubblico con i piloti. Alla fine, la Formula 1 è innovazione ma allo stesso tempo intrattenimento e penso che abbia ampi margini di miglioramento, anche di guadagno, nell’avvicinare di più il pubblico e i tifosi alla Formula 1. Vanno bene tutte le altre iniziative per ridurre alcune spese, ma mi sembrano decisioni tattiche, che non colgono il quadro più ampio, il più ampio potenziale della Formula 1”.

Penalità – Confermata la penalità per Sergio Perez che partirà cinque posizioni indietro rispetto alla ma conquistata in pista, a causa dell'incidente con Massa all'ultimo giro a Montreal. Inutile dunque il riesame chiesto e ottenuto dalla Force India che ha presentato nuovi dati della telemetria e la testimonianza del pilota, non ascoltato in Canada perché in ospedale. La Force India, si legge nel comunicato, ha sostenuto che Perez stesse usando il suo diritto di usare l'intera pista per difendersi, ma i commissari hanno ribattuto e confermato che in quella zona di frenata Perez non era autorizzato a difendere la sua posizione in quel modo. “Tutti e due abbiamo un po’ di responsabilità nella collisione, era l’ultimo giro ed è stata una vera sfortuna ha detto Perez a Autosport. “Non credo che penalizzare un pilota in una situazione come questa sia corretto verso lo sport e i tifosi”.

Pit-lane controversa – In tanti vengono penalizzati perché alla curva 8 attraversano con tutte le quattro ruote la linea bianca all'esterno del cordolo. Peraltro nella prima delle due curve che compongono l'attuale Jochen Rindt Kurve, i piloti hanno fatto spostare di due metri verso sinistra dopo le controversie durante le libere di ieri. “Forse era meglio farla cominciare dopo la curva 8” ha detto Ricciardo.

LA GRIGLIA DI PARTENZA

1. Felipe Massa Williams-Mercedes 1m08.759s
2. Valtteri Bottas Williams-Mercedes 1m08.846s +0.087
3. Nico Rosberg Mercedes 1m08.944s +0.185
4. Fernando Alonso Ferrari 1m09.285s +0.526
5. Daniel Ricciardo Red Bull-Renault 1m09.466s +0.707
6. Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 1m09.515s +0.756
7. Daniil Kvyat Toro Rosso-Renault 1m09.619s +0.860
8. Kimi Raikkonen Ferrari 1m10.795s +2.036
9. Lewis Hamilton Mercedes
10. Nico Hulkenberg Force India-Mercedes
Q2 cut-off time: 1m09.657s Gap **
11. Sergio Perez Force India-Mercedes 1m09.754s +0.780s
12. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m09.780s +0.806s
13. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m09.801s +0.827s
14. Pastor Maldonado Lotus-Renault 1m09.939s +0.965s
15. Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Renault 1m10.073s +1.099s
16. Romain Grosjean Lotus-Renault 1m10.642s +1.668s
Q1 cut-off time: 1m10.821s Gap *
17. Adrian Sutil Sauber-Ferrari 1m10.825s +1.311s
18. Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 1m11.349s +1.835s
19. Jules Bianchi Marussia-Ferrari 1m11.412s +1.898s
20. Kamui Kobayashi Caterham-Renault 1m11.673s +2.159s
21. Max Chilton Marussia-Ferrari 1m11.775s +2.261s
22. Marcus Ericsson Caterham-Renault 1m12.673s +3.159s

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