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F1, Gp Italia, en plein Mercedes, disastro Ferrari

Mercedes pigliatutto a Monza. Pole, vittoria e giro veloce per Hamilton. Secondo Rosberg: è la settima doppietta stagionale per le Frecce d’Argento. Alonso costretto al primo ritiro per un guasto tecnico dopo 86 gare.
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En plein Mercedes a Monza. Lewis Hamilton festeggia il quarto hat-trick della sua carriera, la tripletta pole position-giro veloce-vittoria, e conquista il 64mo podio, eguagliando Vettel. E' il 28mo successo per il britannico, che supera Jackie Stewart e si porta al settimo posto all time a sole tre lunghezze da Mansell e migliora il suo record di vittorie in stagione, sei. La Mercedes celebra la settima doppietta stagionale con Rosberg che chiude secondo e allunga la serie record all-time di 117 gare di fila con almeno un pilota tedesco sempre sul podio. Podio che ritrova anche Felipe Massa dopo 483 giorni, dal GP di Spagna del 12 maggio scorso. A punti anche Button, per la 147ma volta (è terzo nella classifica di tutti i tempi dietro i 221 di Michael Schumacher e i 172 di Alonso), e Bottas per il settimo GP di fila, la striscia più lunga della sua carriera. Ancora delusione per la Ferrari. Alonso è costretto al primo ritiro per un guasto tecnico dopo 86 GP e viene scavalcato anche da Bottas in classifica Mondiale, Raikkonen chiude decimo e rischia anche di essere tamponato da Kvyat che esce lungo alla chicane all'ultimo giro. Continua anche la serie negativa della Sauber, mai a punti da inizio stagione, la peggiore della sua storia da quando è entrata in Formula 1 nel 1993.

Ricciardo show – Partono malissimo Hamilton, Bottas e Ricciardo, mai così indietro dal GP del Bahrain, che tira dritto alla prima chicane e si ritrova ingolfato a metà gruppo. Ottimo invece lo spunto di Magnussen, secondo alla fine del primo giro, nonostante McLaren abbia un assetto un po' più carico delle Williams, che invece montano gli alettoni posteriori più scarichi insieme alle Red Bull. Il danese difende la sua posizione solo fino al quarto giro, poi Massa prende la scia al Biassono, tocca i 356 kmh e lo passa al Curvone. Al 31° giro, poi, si difende con un po' troppa energia dall'attacco di Bottas. Gli chiude la strada, lo costringe all'uscita fuori pista e viene punito con 5 secondi di stop and go. Entusiasmante nel finale l'attacco di Ricciardo a Vettel alla prima variante. Il tedesco si difende bene, allunga la frenata fin quasi al bloccaggio delle ruote, ma esce meglio del compagno di squadra, fuori dal podio per la sesta gara consecutiva, la sua peggior serie negativa da quando è arrivato in Red Bull. Un duello che porta Ricciardo a toccare i 362 kmh: è lontano dal record assoluto di Raikkonen, ma è comunque la velocità di punta più alta registrata nel 2014.

Mercedes, gli errori di Rosberg –  I piloti iniziano a lamentare presto, intorno al decimo giro, un certo degrado delle gomme posteriori: evidentemente con le temperature dell'asfalto più alte rispetto a ieri, le mescole medie si usurano un po' prima dei circa 20 giri che lo stesso Hembery prevedeva come stint d'apertura prima della sosta. Si ferma prima di tutti Vettel, al 18° giro, cinque tornate prima di quanto fatto l'anno scorso. Record di resistenza, invece, per Kvyat, partito 21° per aver cambiato il sesto motore, in pista per 30 giri con le dure prima di fermarsi ai box. In mezzo il tentativo di Hamilton di passare Rosberg ai box. Il britannico programma la sosta un giro dopo Rosberg ma non rientra davanti al compagno di squadra. Tuttavia il tedesco va lungo, per la seconda volta, alla prima curva ed è costretto allo slalom tra le barriere nella via di fuga per non spiattellare le gomme. Così Hamilton, che lì aveva acceso la gara con il bel sorpasso a Massa, ne approfitta e passa in testa superando Piquet nella classifica per numero di giri passati al comando (il britannico è ottavo). Continua a stampare giri veloci sul piede dell'1.28 alto e in pochi passaggi apre un divario superiore ai 4″ rispetto a Rosberg. Non mancano i duelli anche nella parte finale, spettacolare il prolungato "corpo a corpo" tra Button e Perez che si inventa un passaggio all'esterno alla Roggia per sfruttare poi la scia e completare il sorpasso in rettilineo.

Ferrari, ennesima gara no – La Ferrari, purtroppo, resta spettatrice non pervenuta. Alonso, mai incisivo nella prima fase del GP, fatica a ridurre oltre il secondo e mezzo il gap da Button e non trova mai il ritmo buono per attaccarlo, ed è costretto a parcheggiare mestamente alla chicane al 29° giro per quello che sembra un problema di natura elettrica: i giri motore scendono in frenata, ma la trasmissione resta bloccata in ottava marcia. E lì dove uscì nel 2006 con la Renault, prendendosi però i fischi anche un po' beceri dei tifosi perché in lotta con Schumacher, stavolta si prende il caloroso saluto di un pubblico comunque grato per tutto quello che ha dato alla Ferrari. A sei gare dalla fine del Mondiale, si prospetta per il Cavallino la prima stagione senza vittorie dal 1993, uno dei periodi più neri nella storia della Ferrari che rimase a secco di successi dal trionfo di Prost al GP di Spagna del 1990 alla liberatoria affermazione di Berger in Germania nel 1994. "L'uscita del presidente della Ferrari Montezemolo non è all'ordine del giorno, ma nessuno è indispensabile. Vincere in Formula 1 per la casa di Maranello è un obiettivo non negoziabile" ha detto Marchionne a Cernobbio, accendendo ancora di più la vigilia del consiglio d'amministrazione della prossima settimana, chiamato a certificare l'anno migliore per il Cavallino dal punto di vista economico. A completare la giornata negativa in casa Ferrari il secondo ritiro in carriera per Max Chilton, il britannico della Marussia che monta i motori del Cavallino, sempre al traguardo nei suoi primi 25 GP in Formula 1 prima di Montreal, decollato sul cordolo esterno alla Roggia e finito contro le barriere. Ed è solo una magra consolazione il decimo posto di Kimi Raikkonen, che consente comunque alla Ferrari di continuare la serie positiva che la vede a punti in tutte le gare da inizio stagione.

L'ORDINE DI ARRIVO

1 Hamilton
2 Rosberg
3 Massa
4 Bottas
5 Ricciardo
6 Vettel
7 Perez
8 Button
9 Raikkonen
10 Magnussen
11 Kvyat
12 Hulkenberg
13 Vergne
14 Maldonado
15 Sutil
16 Grosjean
17 Kobayashi
18 Bianchi
19 Gutierrez
20 Ericsson

DNF:
Alonso
Chilton

IL MONDIALE PILOTI

1 Nico Rosberg German Mercedes 238
2 Lewis Hamilton British Mercedes 216
3 Daniel Ricciardo Australian Red Bull Racing-Renault 166
4 Valtteri Bottas Finnish Williams-Mercedes 122
5 Fernando Alonso Spanish Ferrari 121
6 Sebastian Vettel German Red Bull Racing-Renault 106
7 Jenson Button British McLaren-Mercedes 72
8 Nico Hulkenberg German Force India-Mercedes 70
9 Felipe Massa Brazilian Williams-Mercedes 55
10 Kimi Räikkönen Finnish Ferrari 41
11 Sergio Perez Mexican Force India-Mercedes 39
12 Kevin Magnussen Danish McLaren-Mercedes 38
13 Jean-Eric Vergne French STR-Renault 11
14 Romain Grosjean French Lotus-Renault 8
15 Daniil Kvyat Russian STR-Renault 8
16 Jules Bianchi French Marussia-Ferrari 2
17 Adrian Sutil German Sauber-Ferrari 0
18 Marcus Ericsson Swedish Caterham-Renault 0
19 Pastor Maldonado Venezuelan Lotus-Renault 0
20 Esteban Gutierrez Mexican Sauber-Ferrari 0
21 Max Chilton British Marussia-Ferrari 0
22 Kamui Kobayashi Japanese Caterham-Renault 0
23 Andre Lotterer German Caterham-Renault 0

IL MONDIALE COSTRUTTORI

1 Mercedes 454
2 Red Bull Racing-Renault 272
3 Williams-Mercedes 177
4 Ferrari 162
5 McLaren-Mercedes 110
6 Force India-Mercedes 109
7 STR-Renault 19
8 Lotus-Renault 8
9 Marussia-Ferrari 2
10 Sauber-Ferrari 0
11 Caterham-Renault 0

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