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F1, GP Spagna, dominio Mercedes, Ferrari indietro: tante novità, nulla cambia

Hamilton e Rosberg ancora davanti a tutti. La Ferrari presenta una nuova ala, ma Alonso resta staccato di un secondo. Lo spagnolo tiene bene solo nella simulazione di gara. Telaio tutto nuovo per la Red Bull: Vettel però salta la seconda sessione per un problema elettrico.
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Ancora più forte del previsto. La Mercedes si conferma senza rivali anche in Catalogna e manifesta un dominio addirittura più ampio di quanto non ci si potesse aspettare. Hamilton vince il confronto con Rosberg, fermato da un problema nella PL1, mentre Alonso deve ancora accontentarsi delle posizioni a ridosso del podio virtuale. Continua il periodo poco felice di Sebastian Vettel. Il tedesco è stato costretto a saltare tutta la seconda sessione di prove libere per un problema di natura elettrica, un filo danneggiato, che non poteva essere riparato in tempo. “Abbiamo molto lavoro da fare se vogliamo chiudere il gap con le Mercedes” ha ammesso Chris Horner. Parte di questo lavoro avrebbe dovuto essere testato proprio nelle libere a Barcellona. Vettel, infatti, era pronto per usare in Catalogna lo chassis provato durante i test invernali. “Abbiamo deciso di utilizzare quello vecchio per essere certi che non ci sia nulla di sbagliato, è soltanto per vedere se si può ripartire da zero. Non pensiamo ci fosse nulla di errato con il telaio in Cina, ma abbiamo deciso di tentare” ha spiegato il tedesco, che ha sofferto per l'instabilità della sua Red Bull al posteriore e per la mancanza di potenza in rettilineo, in conferenza stampa.

Nuova Ferrari, vecchi risultati – Nonostante le novità aerodinamiche, Alonso rimane quarto dopo una prima sessione tutto sommato interlocutoria, a oltre un secondo da Hamilton, con Raikkonen sesto e staccato di due decimi rispetto all'asturiano, che ha provato due differenti versioni dell'ala anteriore. Rivisto interamente anche il posteriore, con la nuova forma delle paratie e soprattutto gli scarichi allargati con un diverso raccordo in uscita. Testato, all'inizio solo da Raikkonen, anche il cosiddetto “monkey seat”, l’alettoncino supplementare in prossimità degli scarichi, ispirato alla Mercedes. Tuttavia la F14T è apparsa decisamente “nervosa” in entrambe le sessioni. Altre novità sono attese per i prossimi test al Montmelò in vista del prosieguo della stagione. Si parla di un muso più corto, simile a quello della Mercedes e di un redesign delle fiancate che, secondo il corrispondente di Autosprint Alberto Antonini, sarebbero tra le cause delle cattive prestazioni della F14T: le pance sarebbero infatti troppo piccole e non permetterebbero di generare un adeguato carico aerodinamico. A Maranello, aggiunge la Gazzetta dello Sport, si lavora anche sull'alimentazione della power unit (quindi temperatura dell'aria e dei fluidi) e sull'ottimizzazione dell'elettronica.

Sempre Hamilton – Anche a Barcellona, Lewis Hamilton ha dominato la prima sessione. Il britannico, che ha lamentato con i box un eccessivo consumo delle gomme, ha provato alcuni piccoli piccoli aggiustamenti aerodinamici: due nuove appendici nella parte finale dell'alettone anteriore, e versioni rinnovate delle paratie verticali e dei flap. Si lamenta anche Jenson Button: nonostante il secondo posto dopo la prima sessione, ha definito un incubo la guidabilità della sua McLaren. Hamilton, secondo nel mondiale, deve recuperare quattro punti dal compagno di squadra Rosberg, fermato da un problema al raffreddamento dell’unità elettrica in PL1. Il britannico è apparso decisamente superiore rispetto al finlandese nelle simulazioni di qualifica e ha rifilato quasi un secondo a Ricciardo. Rosberg, però, gira un po' più veloce di Hamilton nel "long run", la simulazione di gara. Non male Alonso che, con le gomme dure, gira sugli stessi tempi di Raikkonen, e non troppo distante da quelli di Ricciardo, che però montano le medie. Il messaggio comunque è chiaro: chi pensava che il gap potesse diminuire dopo il GP di Cina dovrà ricredersi.

 Maldonado stakhanovista – Alla Lotus la ricerca del tempo perduto è una necessità, dopo le difficoltà dei primi GP. Si spiegano così i 32 giri di Maldonado nella prima sessione. In PL2, il venezuelano è il primo a scendere in pista con le con le gomme option, i pneumatici Pirelli P-Zero Medium White, fermando il cronometro sotto l'1'28”.

La Sauber e l'incubo leggerezza – La Sauber è certamente la scuderia che ha operato i maggiori cambiamenti tecnici, soprattutto per alleggerire la C33 spinta dalla power unit Ferrari. Secondo le indiscrezioni che arrivano dalla Spagna, lo snellimento del telaio e gli interventi sulla componente meccanica e sulle masse radianti avrebbero permesso un risparmio di 15 chili. L'operazione finisce per pesare anche sui piloti, e per uno come Sutil, il più alto tra tutti i suoi colleghi, ancora di più. “Ho digiunato per due giorni, limitandomi a bere solamente acqua.” ha raccontato. “Non potevo praticare molta attività fisica, perchè le forze mancavano. Ho fatto ciò per imparare a conoscere meglio il mio corpo e vedere se potessi replicare questa strategia durante l’anno. Senza cibo, mi stressavo molto velocemente e non avevo energie, quindi non penso di riprovarci ancora. La decisione è stata mia, sono ancora vivo, quindi non c’è motivo di preoccuparsi”.

Sound box rimandato – Smentito invece l'utilizzo della “sound box” sullo scarico, la soluzione che consentirebbe di aumentare i decibel prodotti dalle power unit. Bernie Ecclestone aveva chiesto espressamente di poter sentire il rumore delle monoposto di F1 con il nuovo equipaggiamento già da questa sessione di libere, ma le prime prove sono state rimandate ai test successivi al GP. In casa Mercedes hanno lavorato in queste settimane sullo scarico per ottenere un aumento del rumore. “In fabbrica hanno fatto un grosso lavoro per rendere la vettura più competitiva e aumentare il rumore del motore. Sono riusciti a realizzare delle buone soluzioni, le abbiamo testate e funzionano. La prossima settimana le proveremo in pista. In ogni caso si tratta di una questione al vaglio della FIA, che poi deciderà se applicare oppure no questo sistema sulle vetture” ha detto Rosberg. Non tutti, però, sono d'accordo. Per Remi Taffin, responsabile delle operazioni in pista della Renault, le power unit sono pensate per quel tipo di scarico e le modifiche pensate per aumentare il rumore potrebbero stravolgerne del tutto le prestazioni.

Il punto sul Mondiale – Dopo i primi quattro GP della stagione, Nico Rosberg è in testa al Mondiale piloti con 75 punti, quattro in più del compagno di squadra della Mercedes Lewis Hamilton: i due si sono spartiti il primo posto in tutte le gare disputate finora. Grazie al terzo posto conquistato sul circuito di Shanghai, primo podio stagionale in casa Ferrari, Fernando Alonso scavalca la Force India di Nico Hulkenberg e sale in terza posizione a quota 41. Ancora in difficoltà Sebastian Vettel, quinto con 33 punti a +9 sul compagno di squadra Daniel Ricciardo. La Mercedes, ovviamente, domina anche nella classifica costruttori, con 157 punti. Seconda la Red Bull, staccata di ben 97 lunghezze. Solo quarta la Ferrari, a quota 52, a -2 dalla Force India. A completare la top five è la McLaren (43 punti). Sono quattro le squadre ancora a secco di punti: Lotus, Sauber, Marussia e Caterham.

LA CLASSIFICA DELLA SECONDA SESSIONE

1. Lewis Hamilton Mercedes 1:25.524s 33
2. Nico Rosberg Mercedes 1:25.973s +0.449s 36
3. Daniel Ricciardo Red Bull-Renault 1:26.509s +0.985s 38
4. Fernando Alonso Ferrari 1:27.121s +1.597s 33
5. Kimi Raikkonen Ferrari 1:27.296s +1.772s 33
6. Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 1:27.788s +2.264s 37
7. Jenson Button McLaren-Mercedes 1:27.811s +2.287s 29
8. Felipe Massa Williams-Mercedes 1:27.824s +2.300s 31
9. Pastor Maldonado Lotus-Renault 1:27.866s +2.342s 42
10. Daniil Kvyat Toro Rosso-Renault 1:28.049s +2.525s 35
11. Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1:28.074s +2.550s 31
12. Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Renault 1:28.246s +2.722s 30
13. Adrian Sutil Sauber-Ferrari 1:28.284s +2.760s 33
14. Valtteri Bottas Williams-Mercedes 1:28.698s +3.174s 33
15. Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 1:29.105s +3.581s 24
16. Sergio Perez Force India-Mercedes 1:29.129s +3.605s 34
17. Romain Grosjean Lotus-Renault 1:29.463s +3.939s 26
18. Jules Bianchi Marussia-Ferrari 1:29.991s +4.467s 26
19. Max Chilton Marussia-Ferrari 1:31.148s +5.624s 28
20. Kamui Kobayashi Caterham-Renault 1:31.338s +5.814s 38
21. Marcus Ericsson Caterham-Renault 1:31.586s +6.062s 39
22. Sebastian Vettel Red Bull-Renault no time

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