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F1, GP Ungheria: Alonso il Magnifico

Alonso rischia, corre 31 giri con lo stesso treno di gomme soft, e sfiora la vittoria. “Ci servono gare pazze per fare risultati” dice. Una strategia opposta a quella, inutilmente conservative, che ha penalizzato Raikkonen in qualifica. Iceman comunque centra il miglior piazzamento stagionale.
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"Grande Alonso, bene Kimi, un carattere da Ferrari". Il tris di considerazioni del team principal Marco Mattiacci sintetizza una gara che ha stravolto tutte le previsioni della vigilia e i verdetti attesi dopo le qualifiche. "E' stata una grande gara, che ci mette all'altezza della storia della Ferrari. Questo weekend ci ha insegnato molto, da qui dobbiamo ripartire per tornare dove la Ferrari vuole stare".

Insegnamenti – Ma cosa ha insegnato questo weekend, che si è concluso con il secondo podio stagionale composto da piloti di tre scuderie diverse, il numero 680 nella storia della Ferrari? Ha insegnato che Fernando Alonso rimane il miglior "guidatore" del circus, quando le condizioni si fanno estreme, difficili da interpretare, quando l'abilità e la sensibilità del pilota tornano determinanti, l'asturiano brilla su tutti mentre altri ex campioni del mondo (senza fare nomi Vettel) tendono con troppa facilità a eclissarsi nell'anonima pancia del gruppo. Ha insegnato che servono le condizioni imprevedibili, straordinarie, eccezionali, nel senso etimologico di gare fuori dall'ordinario, di eccezioni rispetto alla norma, perché il Cavallino possa arginare il gap di potenza ed efficienza aerodinamica e andare al di là dei propri limiti. Ha insegnato a tutto il team che quando bisogna rimontare la migliore scelta è osare, fare scelte coraggiose come quella di non fermare Alonso e lasciarlo proseguire per 31 giri con lo stesso treno di gomme soft. Tanto rischiosa questa decisione quanto era stata conservativa, e fallimentare, quella di non mandare in pista Raikkonen ieri negli ultimi giri della Q1. E' lo stesso Alonso ad ammettere che la Ferrari ha bisogno di "gare pazze" per salire sul podio. "Abbiamo rischiato, cercando la vittoria e ci siamo andati vicini" ha spiegato durante la premiazione. "Sono molto soddisfatto e orgoglioso di questo team per il lavoro fatto in una gara come quella di oggi molto difficile".

Incoraggiante Kimi – Il finlandese, sette volte sul podio all'Hungaroring, record che condivide con Michael Schumacher, è il pilota che oggi ha recuperato più posizioni, 10, dopo Lewis Hamilton. Il suo 224° GP in carriera (raggiunto Piquet al dodicesimo posto nella classifica di tutti i tempi) coincide con la miglior gara della sua stagione. Raikkonen ha interpretato tutta la corsa con la determinazione e l’audacia che i tifosi avrebbero voluto vedere in ogni GP ma all'arrivo non sembra aver ancora smaltito la delusione per quell'incomprensibile strategia che l'ha costretto a partire dal 16° posto in griglia. "In partenza abbiamo fatto le cose giuste, ma è chiaro che abbiamo fatto l'errore ieri e questo non l'ha compensato: per questo sono solo sesto", ha commentato Kimi Raikkonen, finito dietro il compagno di squadra per l'undicesima volta su altrettanti GP stagionali (115 a 27 il divario in termini di punti)" «Dei risultati leggermente migliori non cambiano il tutto, semplicemente dobbiamo lavorare meglio e non fare errori stupidi. Dobbiamo migliorare tante piccole cose per essere dove dobbiamo essere", ha concluso. Basta una gara così per concludere che Iceman è tornato? Presto per dirlo, ancor di più per chi anche oggi gli rinfaccia una certa arrendevolezza nel momento in cui si è lasciato bruciare da Hamilton, partito dai box e costretto a un'ulteriore rimonta dopo il testacoda al primo giro. Certo, il divario con Alonso c'è sempre, e si è visto tutto anche nella gara più positiva dell'anno per il Cavallino. Ma che sarebbe successo, come sarebbe andata senza l'errore in qualifica?

Futuro – "Questo risultato è ottimo per il morale, da qui dobbiamo ripartire per tornare dove la Ferrari merita. C'è ancora c'è un lungo cammino da fare ma fa bene ripartire da questi risultati" ha concluso Mattiacci.  A completare una giornata positiva, finita meglio di quanto preventivato anche grazie all'imprevedibilità delle condizioni meteo e ai due ingressi della safety car, sono arrivati gli elogi del presidente Montezemolo, attraverso un tweet rilanciato dal profilo ufficiale del team. “Sono felice per tutti i nostri tifosi, per aver visto una Ferrari protagonista tornare sul podio”. Le vacanze in Ferrari cominciano al meglio. Ora c'è un mese per lavorare prima del GP di Spa. Un mese in cui sviluppare la F14T e pensare al 2015, partendo dagli ultimi giri di questa emozionante domenica magiara.  

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