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F1, Hockenheim: la video-storia del GP di Germania

Le emozioni, i duelli, gli episodi da ricordare nella storia della F1 a Hockenheim. Dalla scazzottata tra Piquet e Salazar nel 1982 al rogo della Benetton di Verstappen nel 1994. Dall’ultima vittoria in carriera di Berger all’epica rimonta di Barrichello nel 2000.
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Domenica si corre la 61ma edizione del Gp di Germania, la 34ma a Hockenheim. In questo viaggio nella memoria, la storia per brevi fotogrammi, le emozioni, i duelli, i protagonisti attesi e meno attesi di quello che un tempo era considerato insieme a Monza il tempio della velocità. Per la prima tappa riportiamo indietro l'orologio della memoria al 1982, quando il "ring" di Hockenheim smette di essere un anello e si trasforma in un quadrato.

1982, la scazzottata Piquet Salazar – Nelson Piquet è stato il primo a soccorrere il ferrarista Didier Pironi (in queste immagini al volante della Tyrrell, nella sua prima stagione in F1) dopo l'incidente durante le prove del sabato a Hockenheim. Sul rettilineo prima del Motodrom, Pironi pensa che la Williams di Derek Daly gli stia dando strada e accelera. Ma con la pista zuppa d'acqua non si accorge che in realtà Daly sta solo sorpassando la McLaren di Prost, che procede pianissimo nascosta in una nuvola d’acqua. Pironi non può evitare il connazionale e letteralmente decolla. Non tornerà più a correre. La domenica, il campione brasiliano della Brabham firma il giro più veloce ma non conclude la gara. Si scontra con Eliseo Salazar, il cileno della ATS, e non la prende benissimo. Per la cronaca, vince la Ferrari del francese Arnoux. 

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1991, il giro perfetto di Mansell – Nigel Mansell conquista la pole nel 1991 con il tempo di 1.37.087. In gara si infiamma la lotta per il quarto posto tra Senna e Prost fino al 38mo giro quando il Professore tenta un attacco deciso e finisce lungo. Mansell domina e celebra la doppietta davanti al compagno di squadra Patrese. Senna resta senza benzina a poche curve dal traguardo e viene classificato settimo, ultimo dei non doppiati.

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1994, il rogo di Verstappen – Nel 1994, un po’ a sorpresa si piazzano in prima fila le Ferrari di Berger e Alesi, che nelle libere del venerdì a causa di un fissaggio difettoso ha perso in corsa una parte della carrozzeria posteriore della 412T2 (qui il video). La gara del francese, però dura pochi metri. Il primo giro è devastante: restano in pista in 13. Al 15mo giro, poi, l'episodio che segna questa edizione. La Benetton di Verstappen, compagno di squadra di Schumacher, prende fuoco al box ma i meccanici riescono a evitare la tragedia. Quattro passaggi più in là si spegne il motore Ford di Schumi e Berger conduce incontrastato fino alla bandiera a scacchi.

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1997, l'ultima vittoria di Berger – Gerhard Berger è uno dei primi a fermarsi nel GP di Germania del 1997 e dopo la sosta si ritrova dietro il compagno di squadra Giancarlo Fisichella. Ma al giro 22 l'attenzione di tutti si sposta sulla lotta per posizioni di retroguardia e scoprono una perla inattesa. È spettacolare il duello tra Jan Magnussen, pilota della Stewart e padre di Kevin oggi alla McLaren -Link macchina con papà-, e il brasiliano della Sauber Norberto Fontana. Il danese ha la meglio, ma è costretto poi al ritiro mentre Fontana chiude nono. 

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La vittoria va a Gerhard Berger, che riporta al successo la Benetton dopo quasi due anni e conquista la decima e ultima vittoria in carriera.

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  A fine gara, c'è spazio anche per un simpatico siparietto. Michael Schumacher, che ha chiuso al secondo posto e riaperto il Mondiale grazie al ritiro del rivale Villeneuve, coinvolto in un incidente con Jarno Trulli, dà un passaggio durante il giro d'onore a Fisichella, allora alla Jordan, che ha rotto il motore proprio all'ultimo giro. 

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2000, la rimonta di Barrichello – Indimenticabile, nel 2000, la prima vittoria in carriera di Rubens Barrichello, che aspetta il 123mo GP in carriera per firmare un’impresa storica. Parte 18mo, sotto il diluvio, e aiutato dalla strategia e da una serie di circostanze fortuite, come l’incidente al via tra Fisichella e Schumacher, ha fatto commuovere tutti, compreso Jean Todt. 

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2001, il duello Panis-Trulli – L'anno successivo si impone Ralf Schumacher e Jacques Villeneuve sale per l'ultima volta sul podio in Formula 1. Ma la gara resta nella memoria per la battaglia di retrovia tra il francese Olivier Panis e Jarno Trulli, rispettivamente alla guida della Bar e della Jordan. 

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2003, l'incidente di Raikkonen – Juan Pablo Montoya conquista nel 2003 la terza delle sue sette vittorie in Formula 1. La corsa è segnata, però, dall'incidente al via a Kimi Raikkonen. Partito male, il finlandese si ritrova affiancato dalla Ferrari di Barrichello, a sua volta stretto in un sandwich tra Iceman e Ralf Schumacher. Il tedesco, al volante della Williams lo stringe, Barrichello si intraversa e colpisce Raikkonen che perde il controllo e si schianta sulle barriere.

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