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F1, Verstappen gela Gasly: “Non conta chi sia il mio compagno di squadra”

L’olandese dopo la decisione della Red Bull di retrocedere il francese in Toro Rosso per fare posto ad Albon: “Peccato per Pierre, ma l’importante è soltanto guadagnare più punti per la squadra”.
A cura di Valeria Aiello
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Max Verstappen, 21 anni / Getty
Max Verstappen, 21 anni / Getty

La Red Bull ha deciso di dare uno scossone a questa pausa estiva, retrocedendo il francese Pierre Gasly in Toro Rosso per fare posto al neo promosso pilota anglo-thailandese Alexander Albon. Un cambio di rotta che, fino alla penultima gara prima della pausa estiva, il GP di Germania vinto da Max Verstappen, sembrava escluso dalle dichiarazioni del consulente della Red Bull, Helmut Marko, che aveva indicato che Gasly avrebbe sicuramente concluso la stagione con il team. Ma dopo l’ultima gara in Ungheria, che per il francese è stata nuovamente al di sotto delle attese, i pareri arrivati dai vertici della Red Bull sono stati molto meno promettenti.

Verstappen gela Gasly

In dodici gare finora disputate, Gasly ha conquistato appena 63 punti contro i 181 messi insieme da Verstappen, completando un primo semestre molto deludente al volante della RB15 dopo una stagione in Toro Rosso e la promozione dopo la partenza di Daniel Ricciardo. Al suo posto, dal GP del Belgio ci sarà dunque Albon che, rispetto al francese, ha ancora meno esperienza in Formula 1, avendo esordito quest’anno in Toro Rosso e completato appena dodici gare.

Sulla retrocessione di Gasly, fanno rumore le parole di Verstappen, arrivato a sua volta in Red Bull quando Daniil Kvjat venne retrocesso in Toro Rosso, e che in un’intervista al quotidiano De Telegraaf non è andato troppo per il sottile. “Certo che è un peccato per Pierre, ma personalmente non mi interessa chi sia il mio compagno di squadra – il commento con cui l’olandese ha gelato l’ormai ex compagno di squadra – .   Si tratta solo di cercare di ottenere prestazioni migliori dalla seconda vettura del team e quindi guadagnare più punti per la squadra”.

In ogni caso, toccherà ad Albon dimostrare di meritarsi la fiducia del team e guadagnarsi il sedile della Red Bull nel 2020. Il team utilizzerà le ultime nove gare per valutare il potenziale di Albon e prendere una decisione in merito al pilota che affiancherà Verstappen nella prossima stagione.

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