F1, Vettel: “Futuro in Ferrari? Perché no”
"Non escludo di poter arrivare un giorno alla Ferrari. Ora sto bene qui in Red Bull, ma nella vita mai dire mai". Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel apre la porta ad un futuro in rosso in un'intervista al quotidiano spagnolo As. Il tedesco, ancora senza vittorie in questa stagione, e in difficoltà nel duello interno con Dani Ricciardo, che gli arriva spesso davanti anche in qualifica ed è già riuscito a vincere il suo primo GP in carriera.
Contento di Ricciardo – L'australiano ha dimostrato di sapersi adattare meglio di Vettel ai nuovi regolamenti, ai nuovi motori ibridi, che a Vettel proprio non piacciono, e al diverso stile di guida che impongono ai piloti. La Red Bull di quest'anno non è ancora all'altezza delle quattro meraviglie targate Newey in questi anni: "colpa" soprattutto del motore Renault, tanto che si è addirittura paventata la possibilità di un divorzio anticipato prima ancora della fine del campionato. Vettel, il pilota che ha cambiato più parti della power unit finora, ha avuto solo parole positive, di elogio per il giovane compagno di squadra e autentica rivelazione di questa stagione, che finora ha raccolto 23 punti più di lui, 83 contro 60. "Daniel sta facendo un grande lavoro, è bello vedere giovani così forti in Formula 1. Sono felice per lui, forse riuscirà a battere i miei record, i primati sono fatti per essere superati», ha detto Vettel. Parole da pilota maturo, che prefigura e in un certo senso si augura una rivalità in grado di accendere i prossimi Mondiali.
Vettel contro Lauda – Il tedesco è tornato a parlare anche di Fernando Alonso e inevitabilmente dello spettacolare duello dal sapore e dal tono vintage che li ha visti protagonisti a Silverstone. Una battaglia ruota a ruota di quelle d'altri tempi, di quelle che mancano nella F1 di oggi e hanno fatto emozionare il pubblico. "Credo che Fernando sia un grande pilota. Questa stagione avremmo voluto lottare per il titolo, ma la Mercedes è troppo forte in questo momento e penso che il nostro scopo sia quello di vincere almeno qualche gara. Il mio obiettivo è quello di ridurre il gap con Hamilton e Rosberg e cercare di batterli il prima possibile". Il duello li ha visti scontrarsi non solo a suon di staccate al limite, ma anche a suon di parole e comunicazioni polemiche via radio. Alonso si lamentava di come Vettel tendeva troppo spesso ad andare con le ruote fuori pista apposta per far aumentare il distacco e attivare il DRS sul rettilineo finale, Vettel protestava di una difesa della posizione fin troppo energica dell'asturiano. Una posizione, quella del tedesco, che Niki Lauda non ha esitato a definire infantile. “Non so cosa abbia dichiarato Lauda" ha detto Vettel, "ma se guardiamo al duello a cui abbiamo dato vita credo sia la cosa meno importante. So che Fernando si lamentava, di conseguenza anch’io ho fatto lo stesso. E’ stato un po’un momento da asilo, ma credo che alla gente sia piaciuto”.
Hockenheim, missione podio – A Hockenheim, conclude, "già arrivare sul podio e vicino alle Mercedes sarebbe un ottimo risultato visto che cerchiamo di migliorare ogni giorno gara dopo gara. Stiamo competendo al massimo livello contro piloti e monoposto fenomenali, non è facile vincere". A giudicare comunque dall'esito delle libere del venerdì, e soprattutto dalla brillantezza delle Red Bull sia in simulazione di qualifica sia sul passo gara, l'obiettivo è tutt'altro che irrealizzabile.