Ferrari in lutto, sulle auto di Vettel e Raikkonen una banda nera per ricordare Marchionne
La Ferrari sbarca in Ungheria con la morte nel cuore: la scomparsa del presidente Marchionne ha lasciato un vuoto enorme negli uomini del Cavallino che, all'Hungaroring, cercheranno una vittoria da dedicare all'ex presidente della Rossa. Poca la voglia di parlare, ancora meno quella di concedersi a telecamere e giornalisti tanto che sia Kimi Raikkonen, che avrebbe dovuto essere in conferenza stampa, sia Maurizio Arrivabene, hanno ottenuto il permesso dalla FIA di non partecipare alla sessione viste le circostanze straordinarie.
Le SF71H con una fascia nera in onore di Sergio Marchionne
Un clima strano quello che aleggia all'interno della scuderia italiana: gli uomini di Maranello, per ricordare la figura di Sergio Marchionne, indosseranno il lutto al braccio così come sono state esposte, nel motorhome, le bandiere a mezz'asta. Anche le monoposto che scenderanno in pista saranno listate a lutto: una banda nera sul muso, infatti, sarà lì a testimoniare lo stato d'animo degli uomini in rosso. Non è la prima volta che le monoposto del Cavallino scendono in pista con il lutto: era già successo nel 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II, e ancor prima nel 2001, a Monza, a pochi giorni dall'attentato alle Torri Gemelle, quando le monoposto corsero con il muso tutto nero.

Un segnale di vicinanza alla famiglia Marchionne, che ha chiesto il rispetto della privacy, un modo elegante per ricordare l'ex numero uno della Rossa che era riuscito, prendendola nel 2014, a riportare la scuderia ai vertici della Formula 1. Un weekend speciale quello che vivranno gli uomini della Ferrari; dopo l'incidente di Hockenheim che ha privato Vettel di una vittoria sicura, in Ungheria il tedesco cercherà di rifarsi non solo per accorciare la distanza da Lewis Hamilton, ma soprattutto per dedicare il trionfo a Sergio Marchionne, l'uomo che più di tutti ha creduto in una Ferrari mondiale.