Ferrari, omaggio al Drake nel nome della nuova vettura?

Cresce l'attesa, ancora poche ore e la Ferrari 2018 svelerà al mondo le proprie forme. Una vettura che seguirà le orme già tracciate dal modello precedente; il regolamento, eccezion fatta per l'Halo, non impone stravolgimenti e i progettisti di Maranello hanno lavorato per colmare quelle piccole pecche mostrate nella passata stagione. Il passo sarà più lungo rispetto alla vettura 2017 mentre la livrea rappresenterà un ritorno all'antico con il rosso scuro a dominare eliminando il bianco e qualche sprazzo di grigio a spezzare.

Omaggio al fondatore per la nuova Ferrari

A tenere banco, però, è il nome che sarà scelto per la nuova vettura. La Ferrari, infatti, è l'unica scuderia che non svelato la sigla che identificherà la monoposto per la stagione 2018 limitandosi a far trapelare il nome del progetto – 669 – sul quale lavorano da mesi i progettisti. L'anno scorso la Rossa decise di intitolare la macchina al 70° anniversario della scuderia dimostrando di non sottovalutare le ricorrenze; quest'anno, invece, la nuova vettura che guiderà l'assalto al mondiale di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, stando ad alcuni rumors, potrebbe chiamarsi SF120-H. Un omaggio a Enzo Ferrari, il fondatore del Cavallino che proprio nel 2018 ha festeggiato i 120 anni dalla sua nascita e per il quale la scuderia italiana ha istituito una mostra all'interno del proprio quartier generale.

Un'ipotesi che non è da scartare a priori visto che già in diverse occasioni la Ferrari ha deciso di dedicare le proprie vetture a personaggi che hanno contribuito a creare il mito del Cavallino in Formula 1. Un'altra ipotesi legata al nome è quella che vede la Rossa continuare nel segno della tradizione scegliendo la sigla SF18-H che, oltre a indicare l'anno, potrebbe rappresentare anche il giorno di nascita di Enzo Ferrari. Mancano poche ore al lancio della nuova monoposto, il velo si alzerà giovedì 22 febbraio e ogni curiosità sarà svelata: i tifosi si augurano che sia bella, ma soprattutto che riporti la Ferrari sul tetto del mondo dopo un digiuno che dura ormai da 10 anni.