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GP di Napoli, il 1° maggio i motori incontrano il panorama di Posillipo (VIDEO e FOTO)

Il GP di Napoli ha ospitato le monoposto dal 1933 al 1962, regalando alla corsa il panorama mozzafiato del Golfo visto da Posillipo.
A cura di Danilo Massa
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“ Il circuito di Posillipo è bello, ma aspro: eliminerà Sighinolfi, Rosier e altri buoni combattenti ”
Cronaca Istituto Luce
C'era un tempo in cui la mappa delle competizioni motoristiche non corrispondeva necessariamente a quella delle produzioni. Abituati agli appuntamenti – di recentissima memoria o attuali – di Monza, Imola, Mugello e Misano, pensare a Napoli quale cornice di un Gran Premio non è facile. Manca l'immediatezza di un ricordo recente di tante monoposto che sgomitano e sfrecciano lungo la collina di Posillipo. Eppure dal 1933 al 1962 nel capoluogo campano si correva la "Coppa Principessa del Piemonte", divenuta poi "Gran Premio di Napoli". Per ricordare i tempi in cui la modernità delle auto sposava l'aggraziata natura della città partenopea, il Classic Car Club Napoli ha organizzato l'evento che mercoledì 1° maggio riporterà le auto d'epoca ad affollare le vie di Posillipo e Mergellina. L'appuntamento è alle 10.00 all'ingresso principale del Parco Virgiliano a Napoli. Alle 11.30 iniziano le gare a cronometro e, a seguire, più di 70 auto percorreranno via Posillipo e il lungomare fino a giungere a Via Nazario Sauro, dove dalle 19 monoposto ed auto d'epoca sportive saranno esposte al pubblico.

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[Ascari nella D50 vince il suo secondo GP di Posillipo. Vedi altri vincitori del circuito di Napoli]

Fino alla Seconda Guerra Mondiale la competizione era ospitata dal Circuito Province Meridionali (ultima gara nel 1939). Dopo il conflitto, a partire dal 1948, la gara cambia nome (da "Coppa Principessa del Piemonte" a "Gran Premio di Napoli") e  si sposta sul circuito cittadino di Posillipo (4,1 chilometri). Iniziano a correre le auto di Formula 2, a cui si aggiungono dal 1954 le competizioni dei sportprototipi e le monoposto di Formula 1, le cui gare però non erano valide per il punteggio del campionato mondiale. Grazie a queste competizioni hanno rombato a Napoli alcune delle vetture più belle e rivoluzionario dell'epoca, nonché campioni indimenticabili, quali Tazio Nuvolari che nel 1934 si aggiudicò la "Coppa Principessa del Piemonte". Chi ha vinto di più a Napoli è stato Nino Farina, che tagliò per primo il traguardo nel 1937 con Carlo Felice Trossi, nel 1952 e nel 1953. Dal 1998, per ricordare il Gran Premio di Napoli, si organizza un raduno motoristico che, quest'anno, si è organizzato per mercoledì 1 maggio.

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