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GP Germania, festa Mercedes. Hamilton, rimonta da record

Rosberg comanda dal primo all’ultimo giro. Hamilton terzo: non aveva mai recuperato 17 posizioni in carriera. Ancora duelli spettacolari per Alonso, contro Vettel e Ricciardo. Ma deve farsi da parte per risparmiare benzina. Lo spagnolo a punti da 13 gare di fila.
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Deutschland Uber Alles. Rosberg conquista la prima vittoria a Hockenheim, dove non era mai andato oltre l'ottavo posto, e diventa il 47mo pilota nella storia della Formula 1 con almeno 20 podi in carriera. Partito in pole, il tedesco è rimasto sempre in testa, superando i 500 giri al comando in carriera: manca però il giro più veloce che l'avrebbe reso il 44mo a completare l'hat-trick in Formula 1. E' la sua settima vittoria stagionale, e la settima affermazione per un pilota tedesco nel GP di casa. La Germania, inoltre, festeggia il 114mo GP di fila con almeno un pilota a punti, un record all time. Festeggia anche Bottas, al terzo podio consecutivo, e la Williams che dal 2005 non arrivava così spesso nelle prime tre posizione in una stagione. Festeggia soprattutto la Mercedes, sesta scuderia capace di ottenere almeno 9 vittorie in una sola stagione, che in Germania non trionfava dal 1954, dal successo di Juan Manuel Fangio, e  si gode la strabiliante rimonta di Hamilton, partito ventesimo e arrivato terzo, che non aveva mai recuperato più di 16 posizioni in carriera.

Rimonta Hamilton – Spettacolare la gara del britannico, che ritarda il primo pit stop cercando di portarsi sulle due soste per sfruttare le Supersoft nel finale. Il britannico attacca Ricciardo all’interno del tornantino e completa un doppio sorpasso da applausi.

 Eppure Hamilton temeva di dover chiudere una domenica storta quando ha finito per toccarsi al tornante Spitzkehre con Jenson Button, al 257mo GP in carriera (è terzo nella classifica all time a 50 lunghezze da Michael Schumacher), che chiuderà ottavo e si lamenterà della strategia in casa McLaren. “Pensavo mi stesse lasciando passare, è andato larghissimo” si è difeso Hamilton, che ha tentato il sorpasso all'interno, con lo staff ai box via radio. “Ho perso un po' di aderenza all'anteriore”. L'alettone destro subisce qualche danno, i meccanici però escludono di sostituire interamente tutto il muso e preferiscono lavorare sugli sull'elettronica. Il lavoro evidentemente paga perché Hamilton inanella un giro veloce via l'altro e scende anche sotto l'1'20". Sorpassa Alonso, che deve alzare il piede dall'acceleratore per questioni legate alla benzina e poco dopo si ferma montando le Supersoft, e si lancia invano all'inseguimento di Bottas, che percorre gli ultimi 38 giri con lo stesso treno di gomme morbide e all'ultimo giro riesce ancora a far registrare la velocità record di 345 km/h.

Ritiri – Come a Silverstone, finisce al primo giro la corsa di Massa, che si cappotta dopo essere stato tamponato da Magnussen.

Stavo davanti, sono entrato in curva prima di lui” ha detto Massa, “in casi come questo è chi arriva da dietro che deve stare attento. Non ho ancora rivisto le immagini in tv, ma è il pilota che arriva da dietro che deve frenare. In quel punto della pista non possono passare tre macchine una accanto all'altra perciò mi sono fatto un po' indietro per non trovarmi fianco a fianco con Bottas. Sono davvero molto deluso”. Si arrendono anche Grosjean, per un guasto alla pompa dell'acqua, al quarto ritiro stagionale dopo Australia, Cina e Canada; e Kvyat, al quarto forfait nelle ultime cinque gare (nei primi 5 GP era sempre arrivato al traguardo), costretto a parcheggiare la Toro Rosso col motore in fiamme in fondo al rettilineo.

Ritardo inconcepibile – Difficile però capire come mai Charlie Whiting non abbia deciso di mandare immediatamente in pista la safety car dopo che Sutil ha abbandonato la Sauber ferma praticamente sulla griglia di partenza diventando il pilota che si è ritirato più volte in stagione, cinque, insieme a Vergne. Alla fine, tre coraggiosi commissari attraversano la pista e portano via la vettura.

I duelli di Alonso e Raikkonen – Raikkonen conferma di non trovarsi bene in Germania: è andato a punti solo 4 volte in undici GP. La sua corsa è di fatto finita dopo il duello a tre con Alonso e Vettel, dopo la prima sosta del tedesco che rientra in mezzo alle due Ferrari. Ne nasce un altro duello memorabile con Alonso. I tre si sono presentati appaiati al tornantino, con Kimi che prima ha toccato Seb e poi il compagno di squadra. Nel contatto con Vettel, salta un pezzetto dell'alettone anteriore di Raikkonen. Antonio Spagnolo gli chiede via radio: “La macchina è guidabile?”. “Sì, ma non quanto vorrei” risponde Iceman. Alonso, insieme a Hulkenberg l'unico pilota sempre a punti in questa stagione, rinforza un altro piccolo grande primato personale. Ha concluso l'84,4% dei gran premi disputati (191 su 226), la più alta tra tutti quelli che hanno preso parte ad almeno 100 GP. E dà vita allo scoccare della prima metà di gara a un altro bel duello con Vettel, che non ha escluso un suo futuro in Ferrari. Il tedesco esce dai box con le Supersoft in leggero vantaggio su Alonso, che però lo attacca al tornantino grazie all’aiuto del DRS e riesce a guadagnare la sesta posizione. Lo spagnolo prova a tenere il passo del finlandese Bottas, che gli è uscito immediatamente davanti con le Soft dopo la sosta, sempre grazie all'alettone mobile e difende la posizione su Vettel, molto nervoso con il box Red Bull. Rocky Rocquelin gli chiede di risparmiare benzina e il quattro volte campione del mondo risponde infastidito: “Ma insomma, volete che sorpassi Alonso o che risparmi benzina?”. “Per adesso devi risparmiare benzina, Seb!”. Nel finale lo spagnolo, costretto come detto a farsi da parte per le stesse ragioni nei confronti di Hamilton, ingaggia un'altra battaglia scintillante con Ricciardo. Fernando attacca con il DRS al tornantino, ma l'australiano si riprende la posizione in curva otto. Il duello dura oltre un giro, con le scintille che partono dal fondo della RB10 della rivelazione della stagione che ha un assetto evidentemente puntato in avanti. L'australiano, per la prima volta a punti in Germania, arriva però per il secondo GP stagionale dietro al compagno di squadra. Alonso chiude quinto, una specie di abitudine quest'anno. Va a punti da 13 GP di fila, ora non gli resta che sperare che il 13 gli porti un po' di fortuna.

ORDINE DI ARRIVO

1 Rosberg
2 Bottas +20.7s
3 Hamilton
4 Vettel
5 Alonso
6 Ricciardo
7 Hulkenberg
8 Button
9 Magnussen
10 Perez
11 Raikkonen
12 Maldonado
13 Vergne
14 Gutierrez
15 Bianchi
16 Kobayashi
17 Chilton
18 Ericsson

RITIRATI
Sutil
Kvyat
Grosjean
Massa

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