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GP Giappone 2005, il capolavoro di Raikkonen a Suzuka

Dieci anni fa, Raikkonen vinse partendo 17mo, con un sorpasso storico all’ultimo giro su Giancarlo Fisichella. Storia e numeri del GP del Giappone, che si correrà a Suzuka per la 27ma volta.
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Sono passati dieci anni dal più grande capolavoro di Kimi Raikkonen. A Suzuka, dove la F1 tornerà per la prima volta dall'incidente mortale di Bianchi, quel parte diciassettesimo e chiude primo, ma da due settimane ha già perso il Mondiale 2005 a favore di Fernando Alonso. Solo Prost era riuscito a vincere sette gare in un anno e a non conquistare il titolo. Ma quella di Suzuka, circuito dove per anni si sono decisi i Mondiali piloti e costruttori, rimane una perla, in una gara da batticuore come mai se ne erano viste in stagione, con due sorpassi che entrano nella storia.

Le qualifiche – La pioggia spariglia le carte in griglia. Michael Schumacher, Fernando Alonso e Iceman completano il giro lanciato con la pista fradicia e restano in fondo. Il finlandese perde anche altre dieci posizioni perché ha cambiato il motore. Così, dal terno al lotto del Sol Levante esce Ralf Schumacher, in pole per la sesta volta in carriera: sarà anche l’ultima. In prima fila anche la Honda di Jenson Button, battuta dai rivali della Toyota nel circuito di casa.

La partenza – Ralf Schumacher parte meglio di tutti, anche perché ha la macchina più leggera, ha scelto la strategia delle tre soste. Barrichello, nono in griglia, si tocca con Sato alla prima curva. Finiscono nella ghiaia e devono tornare ai box: il brasiliano della Ferrari cambia la posteriore sinistra e inizia una gara anonima, che chiuderà all’undicesimo posto, ma sol perché Villeneuve è stato penalizzato di 25 secondi, e retrocesso 12°, per aver speronato al primo giro, subito dopo l’ultima curva, la McLaren di Montoya.

Rimonta – Entra così la safety car. Alla ripartenza, Ralf si mantiene al comando ma deve fermarsi prima di tutti e lascia il primo posto a Button, seguito da Fisichella. Il vero spettacolo, però, è nelle retrovie. Fernando Alonso e Kimi Raikkonen si lanciano in una rimonta formidabile a suon di sorpassi e giri veloci, mentre Jarno Trulli e Takuma Sato si toccano alla chicane del triangolo. Michael Schumacher, che ha guadagnato sette posizioni in griglia, fa quel che può, ma finirà settimo, come era partito. Troppo più lenta la Ferrari rispetto a Mclaren e Renault. Il duello si infiamma al giro 19. Alonso esce benissimo dalla Spoon Curve e affianca Schumi alla 130R, una curva aperta da affrontare a 310 kmh in cui si raggiunge una forza laterale superiore ai 3G. L’asturiano è in traiettoria esterna, ma non stacca il piede dall’acceleratore. È un colpo di genio che paga. Il pubblico si entusiasma. Schumi, passato qualche giro più in là anche da Raikkonen sul rettilineo principale, decisamente meno. “Non è il risultato ad abbattermi, quanto la constatazione della nostra impotenza. Ancora una volta non siamo stati abbastanza veloci, nettamente inferiori sia alla McLaren che alla Renault. Il nostro ritmo in gara è stato decisamente deludente” dirà a fine gara. “Io preferivo la Formula Uno di una volta, quella monotona, quando ero io a dettare legge. Come puoi divertirti, se sai già che non sarai in grado di resistere? Essere sorpassato più volte non fa piacere, preferirei il contrario, ma questa è la legge di quest' anno e va accettata, non puoi farci niente. Io ho dato il massimo, mi sono battuto, ma quando chi ti sta dietro è superiore a te in ogni punto del circuito, arrendersi è inevitabile”.

Iceman show – Davanti, Button perde posizioni e in testa si piazza Giancarlo Fisichella. Raikkonen, che allunga il secondo stint, passa anche Alonso e si ritrova in zona podio. Lo spagnolo sfodera un gran sorpasso su Webber, ma rimane troppo staccato dai battistrada e deve accontentarsi del terzo posto. Il passo di Iceman, però, è troppo superiore rispetto a quello del pilota romano che perde anche un secondo a giro. Tenta una difesa estrema fino all’ultimo passaggio, a qualche migliaio di metri dal traguardo, quando Kimi conclude uno dei sorpassi più belli dell’intera storia della Formula Uno. “Fisico” ha più trazione in uscita dalla chicane del triangolo, ma ha meno velocità nella parte finale del rettilineo principale. Non gli basta nemmeno essere all’interno, nella traiettoria più favorevole alla prima curva. Raikkonen resta all’esterno, posticipa la staccata e lo infila con facilità quasi disarmante. “Quando l' ho visto negli specchietti, ho capito che era finita” commenta Fisichella a fine corsa. “Troppo più veloce di me in rettilineo, troppo superiore in trazione. All' uscita del tornantino mi dava venti metri, come si può resistere ad uno così? Quando l' avversario è così superiore, anche i miracoli sono impossibili. Sarei arrabbiato con me stesso se avessi commesso un errore, se non avessi finito la gara, ma io sono stato perfetto, mi sento la coscienza a posto. Non si poteva resistere”.

Raikkonen, vittoria speciale – Negli anni prima dell’ERS e del KERS, Iceman esalta e si esalta. I circuiti di vecchia generazione lo caricano, ha vinto a Spa più che su qualunque altro tracciato. E Suzuka è una sfida tecnica che gli piace, perché richiede equilibrio e velocità, perché rischiare troppo non paga ma troppa prudenza fa male lo stesso. Perché non c’è niente di così divertente come lottare per la vittoria su un tracciato come Suzuka.

GP GIAPPONE – STORIA E NUMERI

Edizioni: 31a (27 Suzuka, 4 Fuji)

Prima edizione: 1976, Fuji (vittoria di Mario Andretti, Lotus)

Gara più lunga a Suzuka: 1994 (1h 55m 53.532s)

Gara più breve a Suzuka:  2006 (1h 23m 53.413s)

Vittorie dalla pole a Suzuka: 12 su 26

Vittoria dalla più bassa posizione in griglia: 17° (Kimi Raikkonen, McLaren, 2005)

Le vittorie Ferrari

1987 Berger

1997 M.Schumacher

2000 M.Schumacher

2001 M.Schumacher

2002 M.Schumacher

2003 Barrichello

2004 M.Schumacher

ALBO D'ORO PILOTI

Vittorie

6 – Michael Schumacher

4 – Sebastian Vettel

2 – Gerhard Berger, Ayrton Senna, Damon Hill, Mika Hakkinen, Fernando Alonso, Lewis Hamilton 1 – Mario Andretti, James Hunt, Alessandro Nannini, Nelson Piquet, Riccardo Patrese, Rubens Barrichello, Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton, Jenson Button

Pole position

8 – Michael Schumacher

4 – Sebastian Vettel

3 – Ayrton Senna

2 – Mario Andretti, Gerhard Berger, Jacques Villeneuve, Lewis Hamilton

1 – Nigel Mansell, Alain Prost, Rubens Barrichello, Ralf Schumacher, Felipe Massa, Mark Webber, Nico Rosberg

ALBO D'ORO COSTRUTTORI

Vittorie

9 – McLaren

7 – Ferrari

4 – Red Bull

3 – Benetton, Williams

2 – Renault

1 – Lotus, Mercedes

Pole position

9 – Ferrari

6 – McLaren

5 – Red Bull

4 – Williams

2 – Lotus, Benetton

1 – Toyota, Mercedes

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