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GP Gran Bretagna: Ferrari, un passo avanti e due indietro

Dopo due gare, il Cavallino riporta entrambi i piloti in Q3. Raikkonen riesce a chiudere in testa la Q1, ma è solo quinto, davanti a Vettel. Terza pole a Silverstone per Hamilton. Seconda fila tutta Williams. Progressi per Red Bull e Force India, crisi McLaren.
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Cresce il solco tra le Mercedes e le altre. Le Frecce d'Argento monopolizzano la prima fila anche a Silverstone, per la quinta gara di fila, e danno praticamente almeno un secondo a tutti i rivali. Hamilton, grazie a parziali record nel secondo e nel terzo settore, stampa la 46ma pole in carriera, la terza in carriera nel GP di casa e stacca Rosberg di 113 millesimi. Al tedesco, che per Bernie Ecclestone ha la responsabilità di salvare il campionato, non basta il miglior intermedio nel primo settore. La Ferrari, che riporta entrambe le vetture tra le prime 10 dopo due gare, nonostante qualche piccola innovazione, non riesce a migliorare, a progredire tra le varie sessioni di qualifica a parità di gomma. Deve così accontentarsi della terza fila, con Raikkonen quinto e Vettel solo sesto, staccati di 4-5 decimi rispetto alle Williams, che riempiono la seconda fila. La scuderia di Grove, che qui ha che qui ha vinto la prima gara della sua storia con Clay Regazzoni, riporta dopo due anni entrambi i piloti in top-10: Massa strappa proprio in extremis la terza posizione a Bottas, che non era mai partito tra i primi 10 su questo circuito, e per la prima volta riesce a star davanti a un compagno di squadra a Silverstone. In quarta fila Kvyat e Sainz, che era entrato in top-10 al sabato solo a Monaco, in quinta Hulkenberg e Ricciardo.

Raikkonen, gioia e brividi – Raikkonen, osservato speciale a Silverstone, si prende la soddisfazione di chiudere il primo stint con il miglior tempo: è la seconda sessione di qualifica che una Ferrari riesce a chiudere con il primo tempo nel 2015 dopo la pole provvisoria di Vettel nella Q1 in Cina. Ma rischia parecchio in Q2, perché alla Copse mette tutte e quattro le ruote oltre la riga bianca. I commissari avevano preannunciato tolleranza zero per chi cercasse di guadagnare centesimi uscendo troppo oltre il cordolo in uscita alla curva 9, anche se un po' di vento di coda in qualche caso può spingere i piloti ad allargare la traiettoria in quel tratto.  Così è costretto a un ultimo tentativo un po' disperato e riesce ad arpionare il nono tempo che lo promuove comunque in Q3.

Verstappen in orbita Ferrari? – Lo stesso errore stava costando caro anche a Vettel in Q1, con le dure. Ma in chiusura del primo stint si era salvato con un parziale record nel primo settore, con le medie. Cancellati per due volte, per le stesse ragioni, i tempi dei primi due giri lanciati di Verstappen. L'olandese riesce comunque a entrare in Q2 pur lamentando una scarsa trazione, ma partirà solo 13°. "Non riconosco più la macchina rispetto alle libere" si lamenta via radio, "scivola da tutte le parti". Verstappen, che aveva chiuso tra i primi 10 tutte le tre sessioni di libere, dopo sole otto gare in Formula 1 già in orbita Ferrari. "Per Max l’obiettivo è quello di vincere le gare e lottare per il campionato" ha detto papà Jos. Tuttavia, è ancora in una fase della sua carriera in cui per lui è particolarmente importante fare esperienza. Penso che sia difficile sapere se dopo una sola stagione lui sia pronto per tutto questo”. E chissà che le voci di un interessamento per il figlio d'arte non siano anche conseguenza del nuovo assetto della Casa di Maranello che, come ha spiegato Marchionne in occasione della presentazione della nuova versione della 500 a Torino, "quoterà in Borsa probabilmente la holding olandese, con domicilio fiscale in Gran Bretagna", un po' come la FCA, anche se continuerà a restare italiana e pagare le tasse in Italia. "La nostra priorità" ha commentato comunque Arrivabene, "è far bene in pista, non annunciare il pilota dell'anno prossimo".

La questione gomme – Le temperature più elevate rispetto a ieri, 36° sull'asfalto, agevolano le Ferrari che hanno sofferto con le gomme dure. Le Hard, infatti, hanno bisogno di una pista più calda per lavorare al meglio, mentre le medie garantiscono alti livelli di grip molto prima e consentono di guadagnare intorno al secondo a giro. Anche per questo Maurizio Arrivabene ha spiegato ai microfoni della Rai poco prima dell'inizio della Q1, che la strategia della Rossa cercherà "di minimizzare il nostro svantaggio con le dure". Tuttavia, preoccupa un po', anche in previsione della gara, il peggioramento dei migliori tempi di Vettel e Raikkonen, a parità di mescola, tra Q1 e Q2.

Bene Force India e Red Bull – Su un circuito dove tutti, anche i debuttanti, hanno già corso almeno una volta in passato, si risvegliano le scuderie di media classifica. Evidenti i progressi di Sainz, che ha cambiato il motore, è il quarto di questa stagione, e beneficia di un piccolo salto in avanti anche nelle prestazioni: ha infatti gli stessi aggiornamenti di cui ha disposto Verstappen in Canada e in Austria. Il buonissimo quarto posto di Perez in Q1 e di Hulkenberg in Q2 confermano la bontà del lavoro della Force India che qui a Silverstone, come ha spiegato il team principal Fernley, comincia davvero qui a Silverstone la stagione. Paga anche la scommessa delle Red Bull di puntare, come da tradizione, sull'elevato carico aerodinamico per bilanciare nelle poche curve strette lo svantaggio in termini di velocità di punta sui lunghi rettilinei. Promossa, dunque, la nuova ala anteriore, con i tre profili verticali, molto più vicina alle sperimentazioni di impronta Mercedes che al precedente lavoro di Peter Prodromou, l'ex capo progettista della scuderia ora alla McLaren.

Crisi McLaren – Anche se a Woking il suo lavoro non sta certo dando i risultati sperati. Anche nel GP di casa, la McLaren vive un sabato di sole amarezze. Fernando Alonso, che ha avuto qualche problema idraulico prima del via, si è presentato con il telaio nella stessa configurazione del Red Bull Ring, senza le piccole modifiche che si vedono sulla monoposto di Button. Aggiornamenti che non bastano ad evitare il doppio taglio in Q1 e la grande amarezza di partire oltre l'ottava fila per la prima volta nella storia della scuderia a Silverstone. Tuttavia sia Eric Boullier, sia il CEO Jonathan Neale, hanno smentito che la scuderia sia già proiettata già alla stagione 2016. “È troppo presto per pensare di lavorare già sulla macchina dell'anno prossimo" ha spiegato a Autosport, "anche perché le regole sono ancora in evoluzione. Lavoreremo al massimo fino all’ultima gara, anche perché gran parte dei concetti base dell'ala anteriore, del posteriore, del fondo e dei condotti dei freni ce li porteremo dietro nel 2016”.

GP GRAN BRETAGNA, QUALIFICHE – I RISULTATI

1. Hamilton 1:32.248
2. Rosberg 1:32.361
3. Massa 1:33.085
4. Bottas 1:33.149
5. Raikkonen 1:33.379
6. Vettel 1:33.547
7. Kvyat 1:33.636
8. Sainz 1:33.649
9. Hulkenberg 1:33.673
10. Ricciardo 1:33.943
11. Perez 1:34.268
12. Grosjean 1:34.289
13. Verstappen 1:34.502
14. Maldonado 1:34.511
15. Ericsson 1:34.868
16. Nasr 1:34.888
17. Alonso 1:34.959
18. Button 1:35.207
19. Stevens 1:37.364
20. Merhi 1:39.377

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