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GP Monaco 1982: la prima di Patrese nella corsa più pazza del mondo

Al 71mo GP in carriera, Riccardo Patrese trionfa per la prima volta. Gli ultimi quattro giri del GP di Monaco del 1982 restano scolpiti nella memoria di tutti e nella storia della Formula 1. Storia e numeri del gran premio del Principato.
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Una gara così non si ripeterà mai più. È la 40ma edizione del GP di Monaco, la prima corsa dopo la morte di Gilles Villeneuve. È il gran premio più pazzo del mondo.

La vigilia – Dopo la tragedia di Zolder vengono messe sotto accusa le “minigonne”, le paratie laterali che la Lotus aveva introdotto quattro anni prima e che i commissari avevano accettato forse senza capirle fino in fondo. Perché quando queste bandelle, pensate per creare una depressione e aumentare la velocità, si staccavano dopo un impatto, le macchine diventano ingovernabili. La Ferrari pensa prima di richiamare il “tormentoso e tormentato” Carlos Reutemann, che però rifiuta, anche perché aveva definito il Drake “un primo ministro circondato dai suoi consiglieri” prima di lanciare una carriera politica in Argentina. Si propone anche il fratello di Villeneuve, ma alla fine il Cavallino, per la prima volta dal GP d’Olanda del 1976, si presenta con una sola vettura, quella di “Cicciobello” Pironi.

Le qualifiche – Negli ultimi cinque minuti delle qualifiche, la Renault turbo di René Arnoux soffia la pole position alla Brabham di Riccardo Patrese, tornato a usare la BT49D a motore Ford Cosworth DFV, mentre Nelson Piquet con la la BT50 motorizzata BMW chiude solo tredicesimo, ma si rifarà l’anno successivo. Arnoux toglie proprio al brasiliano il record della pista, migliora il suo tempo di due secondi e mezzo (1:23.28 rispetto all’1:25.71) del 1981, in regime di monogomma Michelin ma senza pneumatici da qualificazione. Solo quinto Pironi, che per molti ha perso nella prima parte di stagione il duello con Villeneuve.

Inizia la gara – Scattano bene Arnoux e Prost, che al secondo giro è già secondo. Al 15° passaggio, il turbo tradisce la Renault del francese che va in testacoda alle Piscine. Il Professore si porta in testa d’autorità ma perde sempre tanto tempo nei doppiaggi. Patrese prova ad attaccarlo, ma invano. “Contro Prost non c'era nulla da fare, onestamente” dirà. “Più volte mi ha lasciato andare sotto ma appena lo raggiungevo allungava nuovamente. Nel superare un doppiato si è anche trovato in difficoltà alla chicane delle Piscine ed ho cercato subito di approfittarne, attaccandolo. Ma lui è stato bravissimo a recuperare. L'unica mia speranza era che si fermasse”. I doppiaggi danneggiano anche Pironi: il ferrarista rovina il muso tentando di doppiare Elio De Angelis. Il duello più interessante vede Keke Rosberg provare per dieci giri a superare Andrea De Cesaris e rischiare una manovra al limite: a pagare è solo la sua sospensione. A dieci giri dalla fine, il sole sparisce dietro le nuvole e inizia a scendere una pioggia leggera ma insistente. La gara sta per trasformarsi in una Wacky Race.

Gara a eliminazione – Prost e Pironi segnalano più volte che la pista sta diventando pericolosa, soprattutto in entrata e in uscita dal tunnel. Il direttore della corsa, Michel Ferry, vorrebbe sospendere il gran premio (come succederà due anni dopo, con la contestata decisione che abortisce la rimonta di Senna sotto il diluvio). Mentre i commissari aspettano ordini, però, a tre giri dalla fine, proprio dopo il tunnel, Prost esce di pista. La bandiera rossa viene riposta, la corsa continua. In testa va proprio Patrese, che però va in testa coda al Loews. La sfortuna che ha caratterizzato i primi anni di carriera sembra colpirlo ancora. Chissà se in quel momento avrà pensato al vestito da sera, che ha messo in valigia per la festa di gala, pensando a una possibile vittoria, o alla presenza di Novella Calligaris, sua compagna quando l’ex campione juniores di nuoto e sci frequentava le piscine. Ora manca un giro e mezzo, e davanti a tutti passa Pironi. Anche la sua gioia però dura poco. Sotto il tunnel, la Ferrari si ammutolisce per un problema elettrico. Primo dovrebbe essere De Cesaris, ma è senza benzina al Mirabeau, poi passa al comandi la Williams di Derek Daly, che si ferma per un tamponamento col motore bloccato.

La roulette premia Patrese – Dalla roulette esce vincitore a sorpresa Patrese. “I commissari per liberare la pista, perché la mia macchina era sulla traiettoria, mi hanno spinto indietro” racconta alla Stampa. “Io, favorito dal fatto che la strada era in discesa, ho lasciato che la vettura prendesse velocità, ho inserito la marcia e sono riuscito ad avviare il motore” e tagliare il traguardo per primo. Ma ancora non lo sa, il pilota con in tasca la laurea in scienze politiche, che ha ottenuto la sua prima vittoria dopo 71 gran premi, sul circuito dove ha debuttato in Formula 1 il 22 maggio 1977. “Sono sceso dalla macchina” racconta raggiante “convinto di essermi classificato al massimo terzo, anzi furioso per aver buttato via una possibilità di vittoria al penultimo giro con il testacoda al Mirabeau. Mi sono volati tutti addosso dicendomi che avevo vinto. Non volevo crederci, mi sembrava impossibile. Avevo visto una Williams sfrecciare sulla pista, pensavo ad un successo di Rosberg. Invece con tutta probabilità si trattava di Daly che era doppiato”. La Lotus manda sul podio De Angelis, che festeggia senza sapere bene il risultato. In realtà è quinto, e deve lasciar posto a Pironi e De Cesaris. Il volto stupito di Patrese accanto al principe Ranieri e Grace Kelly fa il giro del mondo. Gli resta anche allora un velo di malinconia e un piccolo rimpianto. “Sarebbe stato bello vincere con la Ferrari”.


GP MONACO – STORIA E NUMERI

Prima edizione a Barcellona: 1950 (vittoria di Fangio su Alfa Romeo)

Gara più lunga a Barcellona: 1950 (3h 13m 18.7s)

Gara più breve a Barcellona: 1984 (1h 01m 07.740s)

Vittorie dalla pole a Barcellona: 27 su 61

Vittoria dalla più bassa posizione in griglia: 14° (Oliver Panis, Ligier, 1996)

Le vittorie Ferrari

1955 Trintignant

1976 Lauda

1977 Scheckter

1979 Scheckter

1981 Villeneuve

1997 M.Schumacher

1999 M.Schumacher

2001 M.Schumacher

ALBO D'ORO PILOTI

Vittorie

6 – Ayrton Senna

5 – Graham Hill, Michael Schumacher

4 – Alain Prost

3 – Stirling Moss, Jackie Stewart

2 – Juan Manuel Fangio, Maurice Trintignant, Niki Lauda, Jody Scheckter, David Coulthard, Fernando Alonso, Mark Webber, Nico Rosberg

1 – Jack Brabham, Bruce McLaren, Denny Hulme, Jochen Rindt, Jean-Pierre Beltoise, Ronnie Peterson, Patrick Depailler, Carlos Reutemann, Gilles Villeneuve, Riccardo Patrese, Keke Rosberg, Olivier Panis, Mika Hakkinen, Juan Pablo Montoya, Jarno Trulli, Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton, Jenson Button, Sebastian Vettel, Nico Rosberg

Pole position

5 – Ayrton Senna

4 – Juan Manuel Fangio, Jim Clark, Jackie Stewart, Alain Prost

3 – Stirling Moss, Niki Lauda, Michael Schumacher

2 – Graham Hill, Nigel Mansell, Mika Hakkinen, Fernando Alonso, Mark Webber, Nico Rosberg

1 – Tony Brooks, Jack Brabham, Emerson Fittipaldi, John Watson, Carlos Reutemann, Jody Scheckter, Didier Pironi, Nelson Piquet, Rene Arnoux, Damon Hill, Heinz-Harald Frentzen, David Coulthard, Juan Pablo Montoya, Ralf Schumacher, Jarno Trulli, Kimi Raikkonen, Felipe Massa, Jenson Button, Sebastian Vettel, Nico Rosberg

ALBO D'ORO COSTRUTTORI

Vittorie

15 – McLaren

8 – Ferrari

7 – Lotus

5 – BRM

3 – Cooper, Tyrrell, Williams, Red Bull

2 – Maserati, Brabham, Benetton, Renault, Mercedes

1 – Alfa Romeo, Wolf, Ligier, Brawn

Pole position

11 – McLaren

9 – Lotus, Ferrari

7 – Williams

4 – Renault

3 – Brabham, Red Bull, Mercedes

2 – Tyrrell

1 – Alfa Romeo, Maserati, Vanwall, Cooper, BRM, Matra, March, Ligier, Benetton, Brawn

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